Milan: mercato condiviso e no certezze sul budget.

Milanforever26

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Aggiungo al discorso che alternative valide all'orizzonte non se ne vedono. La narrazione per cui Elliott non ha voluto vendere agli sceicchi arabi, misteriosamente nascosti dietro ad un fondo di private equity (Investcorp) con valore patrimoniale inferiore a quello di Elliott, per motivi geopolitici (???) o per pura cattiveria (???) non mi convince. Se diciamo sempre che questi sono degli sciacalli strozzini, per coerenza dovremmo prendere atto che evidentemente Investcorp non ha messo sul piatto una cifra consona. Perchè quei fondi risparmi sarebbero stati poi investiti nel mercato del Milan? Ce lo possiamo raccontare, anche se testate come Bloomberg e Reuters ci dicono che volevano emettere un bel bond da 400-500 milioni che di solito non si associa bene a campagne acquisti faraoniche.

La verità è che Elliott ha messo il Milan sul mercato da un anno abbondante e il dossier rossonero è finito sui tavoli di diversi fondi d'investimento italiani e "ammerigani", non sceicchi, magnati russi e compagnia. Se si fosse presentato un principe saudita disposto a mettere 1,8 miliardi sul piatto, altro che le scene di festa di Gordon sul pullman scoperto. Purtroppo così non è stato non solo per noi ma neanche per i cugini che presto finiranno nelle mani di Oaktree, altro fondo "ammerigano".

Attenzione, RedBird non convince neanche me perchè mi sembrano "untested" (al netto della propaganda mediatica) ma avendo appena vinto uno scudetto non ho neanche nè la voglia nè la forza di entrare in modalità Tafazzi, che non a caso è noto tifoso interista. Tanto noi tifosi non abbiamo nessun potere d'intervento in questa storia. Mi limito però a sorridere ai nomignoli affiliati ad un un uomo che si è laureato a Harvard e Oxford e che ha lavorato per oltre 20 anni a Goldman Sachs. Un conto è chiamarlo speculatore, ma addirittura dipingerlo come macchietta....
Be le battute ci stanno su uno che mette la statua di hulk fuori dalla sede del suo fondo..
Detto ciò per me 20 anni di Goldman e la laurea ad Harvard valgono zero se parliamo di football e per te il pallone è ovale..
Se mi devo operare vado dal dottore, se devo tirare su la casa vado dal muratore.. A ognuno il suo mestiere, questi di calcio sanno zero.. Spero solo sul piano tecnico non cerchino di fare come Gazidis all'inizio
 

Milanforever26

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Non so perché è stata bannata la risposta, di solito abbiamo sempre confronti civili quindi presumo sarà stato frainteso..
Comunque su questo passaggio vedo che ci sono le due linee.. Io sto dalla parte pessimista perché vedo un passaggio inutile che ritarderà (se mai avverrà) il passaggio a qualcuno che compra il Milan perché vuole vincere sul campo..
 

Milanforever26

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Si si non dico il contrario. Alla fine siamo tifosi e vogliamo semplicemente vivere quello che abbiamo appena vissuto.

Sulla questione del budget, il Milan è e sarà gestito con costi proporzionati ai ricavi. Gli utili, come hai scritto, vengono fatti casomai al livello azionario, non nella gestione che di fatto è sempre in rosso. Questo significa che il costo della rosa e il monte ingaggi cresceranno di pari passo coi risultati sportivi.

Il contrario, ovvero aumentare le spese prima dei ricavi, in realtà è stato il primo esperimento di Elliott appena arrivati ed è stato un disastro totale, su tutta la linea. Questo di adesso, ovvero si spende quanto si incassa, si sta dimostrando vincente oltre che virtuoso.

In teoria, Redbird dovrebbero acquistare il Milan proprio perchè ritengono di avere le competenze e i mezzi per aumentare sensibilmente i ricavi, competenze che Elliott non ha. Poi boh, vedremo, ma dal mio punto di vista non ci sono ancora ragioni concrete per essere pessimisti.

Preoccupati per la stagione alle porte si, ma è un altro discorso. Redbird sul proprio sito scrive che gestisce società sul medio termine, parlando di un orizzonte temporale minimo di dieci anni, la stagione che viene è solo il primissimo passo dal loro punto di vista.
Si ok l'orizzonte ma i rinnovi e il mercato sono imminenti.. Non possiamo perdere il treno proprio ora..
Sul caso Elliott è vero, all'inizio è stato un disastro però li si trattava di creare da zero la base, invece si cercò di rafforzare la base penosa di Mirabelli.. Oggi la base c'è davvero ma la rinforzi prendendo giocatori forti non i Berardi di turno..
Sennò tocca sempre sperare che paolo e Ricky non cannino mai.. Ma sappiamo che è impossibile
 

7AlePato7

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Aggiungo al discorso che alternative valide all'orizzonte non se ne vedono. La narrazione per cui Elliott non ha voluto vendere agli sceicchi arabi, misteriosamente nascosti dietro ad un fondo di private equity (Investcorp) con valore patrimoniale inferiore a quello di Elliott, per motivi geopolitici (???) o per pura cattiveria (???) non mi convince. Se diciamo sempre che questi sono degli sciacalli strozzini, per coerenza dovremmo prendere atto che evidentemente Investcorp non ha messo sul piatto una cifra consona. Perchè quei fondi risparmi sarebbero stati poi investiti nel mercato del Milan? Ce lo possiamo raccontare, anche se testate come Bloomberg e Reuters ci dicono che volevano emettere un bel bond da 400-500 milioni che di solito non si associa bene a campagne acquisti faraoniche.

La verità è che Elliott ha messo il Milan sul mercato da un anno abbondante e il dossier rossonero è finito sui tavoli di diversi fondi d'investimento italiani e "ammerigani", non sceicchi, magnati russi e compagnia. Se si fosse presentato un principe saudita disposto a mettere 1,8 miliardi sul piatto, altro che le scene di festa di Gordon sul pullman scoperto. Purtroppo così non è stato non solo per noi ma neanche per i cugini che presto finiranno nelle mani di Oaktree, altro fondo "ammerigano".

Attenzione, RedBird non convince neanche me perchè mi sembrano "untested" (al netto della propaganda mediatica) ma avendo appena vinto uno scudetto non ho neanche nè la voglia nè la forza di entrare in modalità Tafazzi, che non a caso è noto tifoso interista. Tanto noi tifosi non abbiamo nessun potere d'intervento in questa storia. Mi limito però a sorridere ai nomignoli affiliati ad un un uomo che si è laureato a Harvard e Oxford e che ha lavorato per oltre 20 anni a Goldman Sachs. Un conto è chiamarlo speculatore, ma addirittura dipingerlo come macchietta....
Discutiamo di contenuti, i nomignoli sono un modo per sdrammatizzare, ironizzare, non la porterei avanti questa diatriba sul nomignolo sinceramente.
Io personalmente non vedevo in Investcorp la panacea a tutti i mali e ho sempre affrontato la questione con spirito critico. Altrettanto criticamente però occorre valutare, sempre sulla base delle informazioni in nostro possesso, questi nuovi possibili acquirenti americani che a me non convincono per una serie di dichiarazioni fatte ma non solo. Hanno dichiarato la loro visione di business dello sport, non certo incentrata sul successo sportivo, ma che asseconda logiche finanziarie. Inoltre Cardinale ha manifestato l'intenzione di non voler acquisire una big, ma una squadra che si trova nella fascia tra il sesto e l'undicesimo posto, in cui i tifosi non si aspettano la vittoria a tutti i costi. Senza contare il modo di gestire il Tolosa, bisogna anche capire che ci sono aspetti un po' nebulosi e criptici anche sulla valutazione del Milan: 1,3 miliardi per il 70%. Siamo tutti d'accordo almeno su questo che pare una valutazione stranamente gonfiata e poco aderente alla realtà? Qualche sospetto sulla natura di questo passaggio di proprietà mi sovviene, inutile nasconderlo.
Poi la riflessione su cui pongo l'enfasi è la seguente: abbiamo sempre concepito Elliott come una proprietà che avrebbe dovuto mettere a posto i conti, pertanto abbiamo tollerato un approccio speculativo proprio a tal fine. Però abbiamo anche detto che Elliott avrebbe predisposto il Milan alla cessione a una proprietà diversa, vogliosa di fare crescere la società attraverso gli investimenti. Questa società sarà Redbird o no? Perché dovremmo accettare serenamente per chissà quanti altri anni un'altra proprietà che ha come unico fine quello di speculare ulteriormente, investendo poco e nulla?
 
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Il CorSera conferma le news precedenti della GDS sull'iter di Cardinale: arrivo a Milano, firma e incontro con Maldini. Poi Gazidis vedrà Paolo ma non avrà certezze sugli investimenti da dargli. Per quanto riguarda il mercato, sarà condiviso: le linee guida resteranno di base le stesse che hanno portato il Diavolo allo scudetto bruciando i tempi, quindi si continuerà a puntare su elementi giovani talentuosi da valorizzare. Un esempio è il belga Charles De Ketelaere, 21 anni, del Bruges, ideale per fare il salto di qualità sulla fascia destra: costa 40 milioni, più di Berardi del Sassuolo, ma rispetto all’italiano ha già maturato una buona esperienza in Champions, dove il Milan quest’anno vuole fare strada. L’ha detto proprio Maldini: in Europa si deve crescere. Botman del Lille resta invece il primo nome per rinforzare la difesa, nonostante l’ingresso in scena del Newcastle. In alternativa Bremer del Torino.

ATTENZIONE COMMENTI SOLO ALLE NOTIZIE
Affermazione totalmente lapalissiana in quanto Elliott rimane come socio di minoranza e quindi per definizione ogni scelta dal closing in poi sarà condivisa.
 

-Lionard-

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Discutiamo di contenuti, i nomignoli sono un modo per sdrammatizzare, ironizzare, non la porterei avanti questa diatriba sul nomignolo sinceramente.
Io personalmente non vedevo in Investcorp la panacea a tutti i mali e ho sempre affrontato la questione con spirito critico. Altrettanto criticamente però occorre valutare, sempre sulla base delle informazioni in nostro possesso, questi nuovi possibili acquirenti americani che a me non convincono per una serie di dichiarazioni fatte ma non solo. Hanno dichiarato la loro visione di business dello sport, non certo incentrata sul successo sportivo, ma che asseconda logiche finanziarie. Inoltre Cardinale ha manifestato l'intenzione di non voler acquisire una big, ma una squadra che si trova nella fascia tra il sesto e l'undicesimo posto, in cui i tifosi non si aspettano la vittoria a tutti i costi. Senza contare il modo di gestire il Tolosa, bisogna anche capire che ci sono aspetti un po' nebulosi e criptici anche sulla valutazione del Milan: 1,3 miliardi per il 70%. Siamo tutti d'accordo almeno su questo che pare una valutazione stranamente gonfiata e poco aderente alla realtà? Qualche sospetto sulla natura di questo passaggio di proprietà mi sovviene, inutile nasconderlo.
Poi la riflessione su cui pongo l'enfasi è la seguente: abbiamo sempre concepito Elliott come una proprietà che avrebbe dovuto mettere a posto i conti, pertanto abbiamo tollerato un approccio speculativo proprio a tal fine. Però abbiamo anche detto che Elliott avrebbe predisposto il Milan alla cessione a una proprietà diversa, vogliosa di fare crescere la società attraverso gli investimenti. Questa società sarà Redbird o no? Perché dovremmo accettare serenamente per chissà quanti altri anni un'altra proprietà che ha come unico fine quello di speculare ulteriormente, investendo poco e nulla?
Quelle famose parole di Cardinale sono state estrapolate da un intervento di due anni fa in un forum economico e non possono essere intese come un business plan inciso nella pietra. Se proprio vogliamo essere precisi si trova facilmente online un'altra intervista del 2022 in cui afferma di "sentirsi pronto per acquisire e gestire direttamente una società sportiva". Potrei anche dirti che in realtà la frase più preoccupante da lui pronunciata è stata "in Europa i tifosi si sentono i veri proprietari dei club e gli investitori sono visti di passaggio" ma in pochi l'hanno ripresa perchè non è tra le citazioni copiate ed incollate dai media.

Sulla valutazione del club nè io nè te possiamo esprimerci non avendo a disposizione nessun dato oggettivo. Un conto è lo sconosciuto Yonghong Li che acquista il Milan a colpi di caparre da 100 milioni dalle Isole Vergini Britanniche, un altro è una cessione societarie tra due fondi d'investimento noti e riconoscibili ed assistiti da primari advisor legali e studi legali.

Sulla nuova proprietà io da mesi sostengo che c'era la probabilità di finire ad un altro fondo e così è stato. Consiglio di mettersi l'animo in pace perchè l'investitore che tu descrivi non arriverà a breve purtroppo. Se non sarà RedBird, sarà un altro fondo d'investimento con politiche simili. Sul fatto di "investire poco" si potrebbe discutere. RedBird non accetterà passivi da 50 milioni per finanziare 2 colpi di mercato importanti ma neanche venderà i top player ogni anno per incrementare gli utili. Certo anche io trovo assurdo il ragionamento di aspettare che i ricavi crescano prima di investire perchè nel contesto della Serie A è molto difficile che ciò accada ma purtroppo una proprietà disposta ad investire più di un miliardo di euro per l'acquisto della società ed accolarsi anche ingenti passivi di bilancio ogni anno per renderci competitivi con Real e Liverpool non c'è. Quindi, come dici tu, possiamo anche non "accettare" questo cambio di proprietà ma nel concreto dubito Elliott o RedBird si impressioneranno molto. E io condivido la tua frustrazione sia ben chiaro, la penso esattamente come te, ma non trovo neanche utile flagellarsi ancora prima di sapere cosa accadrà e per di più dopo aver appena conquistato lo scudetto più esaltante della nostra storia. Ricordiamo i tempi dei trionfi in Europa ma ricordiamoci anche del tempi oscuri del Giannino. Direi che rispetto a 3 anni fa, quando eravamo una barzelletta derisi da tutti, oggi possiamo dirci soddisfatti, no?
 

Lineker10

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Si ok l'orizzonte ma i rinnovi e il mercato sono imminenti.. Non possiamo perdere il treno proprio ora..
Sul caso Elliott è vero, all'inizio è stato un disastro però li si trattava di creare da zero la base, invece si cercò di rafforzare la base penosa di Mirabelli.. Oggi la base c'è davvero ma la rinforzi prendendo giocatori forti non i Berardi di turno..
Sennò tocca sempre sperare che paolo e Ricky non cannino mai.. Ma sappiamo che è impossibile
Si ma bisogna anche sfatare il mito che la proprietà decida gli acquisti.
Loro fissano le direttive e i paletti, oltre che il budget, poi pero le decisioni vengono prese dalla direzione sportiva ovvero Gazidis Maldini Massara and co.

Non è che un domani Cardinale dice no Botman preferisco Acerbi. Non funziona cosi.

Ovvio che se la società dovesse prevedere un acquisto non previsto o extra budget, allora per forza verrebbe coinvolto il CDA perchè servirebbe l'approvazione ad un eventuale aumento di capitali. Ma se i nostri si muovono entro i paletti possono fare quello che ritengono meglio, in questo senso cambia poco se il Milan è di Elliott di Redbird o di Sandokan.

Prima di Elliott avevamo una gestione alla buona, dove il capo decideva tutto, mettendo becco pure nello schema di gioco... ma con le proprietà moderne non funziona cosi.
 

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Il CorSera conferma le news precedenti della GDS sull'iter di Cardinale: arrivo a Milano, firma e incontro con Maldini. Poi Gazidis vedrà Paolo ma non avrà certezze sugli investimenti da dargli. Per quanto riguarda il mercato, sarà condiviso: le linee guida resteranno di base le stesse che hanno portato il Diavolo allo scudetto bruciando i tempi, quindi si continuerà a puntare su elementi giovani talentuosi da valorizzare. Un esempio è il belga Charles De Ketelaere, 21 anni, del Bruges, ideale per fare il salto di qualità sulla fascia destra: costa 40 milioni, più di Berardi del Sassuolo, ma rispetto all’italiano ha già maturato una buona esperienza in Champions, dove il Milan quest’anno vuole fare strada. L’ha detto proprio Maldini: in Europa si deve crescere. Botman del Lille resta invece il primo nome per rinforzare la difesa, nonostante l’ingresso in scena del Newcastle. In alternativa Bremer del Torino.

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7AlePato7

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Quelle famose parole di Cardinale sono state estrapolate da un intervento di due anni fa in un forum economico e non possono essere intese come un business plan inciso nella pietra. Se proprio vogliamo essere precisi si trova facilmente online un'altra intervista del 2022 in cui afferma di "sentirsi pronto per acquisire e gestire direttamente una società sportiva". Potrei anche dirti che in realtà la frase più preoccupante da lui pronunciata è stata "in Europa i tifosi si sentono i veri proprietari dei club e gli investitori sono visti di passaggio" ma in pochi l'hanno ripresa perchè non è tra le citazioni copiate ed incollate dai media.

Sulla valutazione del club nè io nè te possiamo esprimerci non avendo a disposizione nessun dato oggettivo. Un conto è lo sconosciuto Yonghong Li che acquista il Milan a colpi di caparre da 100 milioni dalle Isole Vergini Britanniche, un altro è una cessione societarie tra due fondi d'investimento noti e riconoscibili ed assistiti da primari advisor legali e studi legali.

Sulla nuova proprietà io da mesi sostengo che c'era la probabilità di finire ad un altro fondo e così è stato. Consiglio di mettersi l'animo in pace perchè l'investitore che tu descrivi non arriverà a breve purtroppo. Se non sarà RedBird, sarà un altro fondo d'investimento con politiche simili. Sul fatto di "investire poco" si potrebbe discutere. RedBird non accetterà passivi da 50 milioni per finanziare 2 colpi di mercato importanti ma neanche venderà i top player ogni anno per incrementare gli utili. Certo anche io trovo assurdo il ragionamento di aspettare che i ricavi crescano prima di investire perchè nel contesto della Serie A è molto difficile che ciò accada ma purtroppo una proprietà disposta ad investire più di un miliardo di euro per l'acquisto della società ed accolarsi anche ingenti passivi di bilancio ogni anno per renderci competitivi con Real e Liverpool non c'è. Quindi, come dici tu, possiamo anche non "accettare" questo cambio di proprietà ma nel concreto dubito Elliott o RedBird si impressioneranno molto. E io condivido la tua frustrazione sia ben chiaro, la penso esattamente come te, ma non trovo neanche utile flagellarsi ancora prima di sapere cosa accadrà e per di più dopo aver appena conquistato lo scudetto più esaltante della nostra storia. Ricordiamo i tempi dei trionfi in Europa ma ricordiamoci anche del tempi oscuri del Giannino. Direi che rispetto a 3 anni fa, quando eravamo una barzelletta derisi da tutti, oggi possiamo dirci soddisfatti, no?
Soddisfatti... NI amico rossonero. Lo stesso Paolo Maldini a chiare lettere ha fatto intendere che quanto concluso finora non è facilmente replicabile e soprattutto non ripetibile. Molti qui sostenevano che quella del Milan fosse una vera e propria ricetta, alcuni addirittura avevano teorizzato che Maldini e Massara facessero una valutazione di un determinato giocatore e se la richiesta superava la valutazione ci si ritirava dalla trattativa per ragioni di coerenza. Maldini invece ha fatto capire con l'intervista che in realtà semplicemente i limiti di budget era talmente stringenti e netti che non ci si poteva discostare. Abbiamo visto naufragare trattative per due o tre milioni (Konè, Faivre), acquisti impellenti procrastinati all'anno successivo per ridurre all'osso l'esborso di denaro (Adli) e ingaggiati ripieghi in cui Maldini e Massara non credevano (Bakayoko, Ballo Tourè ad esempio) per assenza di risorse. Quindi alla luce di ciò, ti dico che il risultato è stato straordinario, ma certamente non assecondato e non favorito dall'atteggiamento eccessivamente rinunciatario della proprietà. E anziché addossare la nomea di pessimisti ai tifosi, vorrei invece dare un'altra interpretazione: è Elliott che di fatto è stato pessimista perché temeva che se la squadra non fosse entrata in Champions non avrebbe recuperato un possibile investimento, quindi hanno preferito la via più sicura, ma certamente meno rischiosa per le loro finanze. Non hanno avuto fiducia in Maldini e Massara, perché una proprietà che da fiducia investe. Questa è la mia chiave di lettura.
Io non faccio drammi, semplicemente spiego il motivo per cui in molti non siamo entusiasti dell'arrivo di Redbird, perché mi capita di leggere (non da te) che non si capisce il motivo dello scetticismo e/o pessimismo nei confronti di questi americani.
 
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