Milan: Li alla disperata ricerca di fondi. Ma Elliott...

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edoardo

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Li sarà un incompetente testa di legno ma non capisco come mai Elliott gli è stato dietro sin dall'inizio.Questa è roba di finanza e scatole cinesi,spero solo che Elliott ci porti un nuovo proprietario all'altezza del blasone della squadra.Quel berlusca ha rovinato tutto quello che di buono aveva fatto e sembra di rivivere i tempi di farina.
 

koti

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

Ecco il documento


ecco-vediamo.png
Comunque grazie a dio che c'è Elliot, che è una garanzia, altrimenti credo si sarebbe rischiato grosso.
 

MaschioAlfa

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Comunque grazie a dio che c'è Elliot, che è una garanzia, altrimenti credo si sarebbe rischiato grosso.

Possiamo ringraziare veramente il buon dio ed Elliot.
Non oso immaginare senza i paletti imposti dal fondo nel non svalutare tutti gli asset della società ac Milan (giocatori compresi) cosa sarebbe potuto succedere....
Altri dieci anni di parametri zero e di mercati alla tre giorni del condor.
 

Ruuddil23

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

Ecco il documento


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Bene, e fu così che vennero i nodi al pettine. Quindi da come scrive Festa nulla hanno a che vedere i 10 mln richiesti entro ieri con la scadenza del 4 aprile, cosa ampiamente preventivata e già stabilita. Quindi si deduce che Li abbia rotto un convenants, ergo questo comporterebbe delle conseguenze, quali non ci è dato sapere attualmente, anche se si potrebbero fare delle ipotesi.
A questo punto va bene tutto, ma quanto meno Festa la faccia ce la sta mettendo, con tanto di documenti! A me sembra l'unico giornalista che porta qualcosa come prova di ciò che afferma e conosce, il beneficio del dubbio gli va concesso. E non capisco sinceramente chi lo critica, parlando di cose vecchie. Ma chi lo dice che la Jie Ande non faceva più parte dei beni di Li? c'è un documento che lo attesta? se c'è bene, che lo si faccia vedere così da sbugiardare Festa e chi afferma il contrario, altrimenti si tratta di chiacchiere, le stesse chiacchiere di cui si accusa chi sostiene ipotesi differenti da quelle di regime con un Li forte finanziariamente con alle spalle chissà quanti soci occulti cinesi e facoltosi. Bene si portino le prove che la Jie Ande non fa parte dei documenti a garanzia del patrimonio di Li. Non ci sono alternative o si accettano tutte le ipotesi, senza fare dell'inutile ironia, oppure ad oggi l'unico che ha portato prove è Festa, e tutte il resto sono chiacchiere, sia quelle con cinesi facoltosi dietro Li, che quelle con il nano ecc ecc.

Circa un anno fa, quando prese in pieno l'ultimo rinvio del closing, mi sono ricreduto su Festa, mentre prima avevo fatto parte della massa che lo additava come antimilanista. Quando si sbaglia lo si riconosce, non si continua a lottare contro i mulini a vento. Non capisco perché venga dai più dileggiato, quando ha sempre parlato con cognizione di causa e prove alla mano. Ovviamente non ha azzeccato sempre tutto ma è stato quello che si è avvicinato di più alla verità dall'inizio di questa intricata matassa (e probabilmente ci sono anche cose che non può dire). Si vede che fa più comodo credere ai vari Palomba e Campopiano.
 

danjr

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Io dico solo che in questi giorni c’è stato fuoco incrociato a raffica su Lì s non c’e Stato uno straccio di comunicato. A questo punto è palese che sia stato anche fuoco amico a colpire il presidente.
Ps il Monaco in mezz’ora ha detto uscire un comunicato che smentiva voci di corridoio
 

Aron

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Circa un anno fa, quando prese in pieno l'ultimo rinvio del closing, mi sono ricreduto su Festa, mentre prima avevo fatto parte della massa che lo additava come antimilanista. Quando si sbaglia lo si riconosce, non si continua a lottare contro i mulini a vento. Non capisco perché venga dai più dileggiato, quando ha sempre parlato con cognizione di causa e prove alla mano. Ovviamente non ha azzeccato sempre tutto ma è stato quello che si è avvicinato di più alla verità dall'inizio di questa intricata matassa (e probabilmente ci sono anche cose che non può dire). Si vede che fa più comodo credere ai vari Palomba e Campopiano.

Tra l'altro anche Palomba ha fatto intendere di essere più aperto all'ipotesi Elliott
 
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