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Tuttosport: Massimiliano Allegri inizia oggi la sua seconda era al Milan, con il primo allenamento a porte chiuse questa mattina, seguito dalla presentazione stampa a Casa Milan alle 13:00. Nel pomeriggio, alle 18:00, dirigerà la seconda seduta a Milanello (ora ribattezzato "Centro Sportivo Milanello powered by Clivet") sul campo esterno, sperando nell'applauso dei tifosi, nonostante l'assenza confermata della Curva Sud, segno di una contestazione ancora aperta.
Allegri, che in passato ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana con il Milan, è carico e determinato a lasciarsi alle spalle il controverso addio alla Juventus. La sua missione è chiara: rilanciare un Milan reduce dall'ottavo posto e fuori dalle coppe europee, puntando al ritorno in Champions League e, non dichiarato ma sottinteso, allo scudetto.
Le sue cinque missioni principali sono:
Ricompattare l'ambiente: Riportare i tifosi verso la squadra dopo anni di sentimenti contrastanti, superando la forte contestazione alla dirigenza e ai giocatori.
Gestire Mike Maignan: Il portiere, corteggiato dal Chelsea e con un contratto in scadenza nel 2026, è stato convinto a restare e sarà ancora il capitano. Allegri, con il preparatore Filippi, dovrà lavorare per fargli ritrovare la sua migliore forma e spingere per il rinnovo.
Far maturare Rafael Leão: Allegri dovrà riuscire a far compiere al portoghese lo "step definitivo" per diventare un top player, rendendolo costantemente decisivo e non solo a intermittenza.
Dare una nuova identità di gioco: Con l'addio di Reijnders e l'arrivo di tre nuovi centrocampisti (Modric, Ricci e, si spera, Jashari), Allegri dovrà plasmare un nuovo centrocampo e adattare il gioco all'assenza di Theo Hernandez e all'arrivo di nuovi terzini
Migliorare la fase difensiva: Il Milan ha subito troppi gol nelle ultime stagioni (190 in 159 partite). Allegri, noto per la sua attenzione alla solidità, dovrà invertire questa tendenza.
Allegri, che in passato ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana con il Milan, è carico e determinato a lasciarsi alle spalle il controverso addio alla Juventus. La sua missione è chiara: rilanciare un Milan reduce dall'ottavo posto e fuori dalle coppe europee, puntando al ritorno in Champions League e, non dichiarato ma sottinteso, allo scudetto.
Le sue cinque missioni principali sono:
Ricompattare l'ambiente: Riportare i tifosi verso la squadra dopo anni di sentimenti contrastanti, superando la forte contestazione alla dirigenza e ai giocatori.
Gestire Mike Maignan: Il portiere, corteggiato dal Chelsea e con un contratto in scadenza nel 2026, è stato convinto a restare e sarà ancora il capitano. Allegri, con il preparatore Filippi, dovrà lavorare per fargli ritrovare la sua migliore forma e spingere per il rinnovo.
Far maturare Rafael Leão: Allegri dovrà riuscire a far compiere al portoghese lo "step definitivo" per diventare un top player, rendendolo costantemente decisivo e non solo a intermittenza.
Dare una nuova identità di gioco: Con l'addio di Reijnders e l'arrivo di tre nuovi centrocampisti (Modric, Ricci e, si spera, Jashari), Allegri dovrà plasmare un nuovo centrocampo e adattare il gioco all'assenza di Theo Hernandez e all'arrivo di nuovi terzini
Migliorare la fase difensiva: Il Milan ha subito troppi gol nelle ultime stagioni (190 in 159 partite). Allegri, noto per la sua attenzione alla solidità, dovrà invertire questa tendenza.
