Milan in mano ad Elliott o solo un prestito a Redbird?

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E certo, conta tutto meno di zero, tanto chissene chi è il proprietario del Milan, la squadra per cui tifiamo. Si prosegue sulla via del negazionismo, fingendo che vada tutto bene.
Io la mia l’ho giá detta da tempo.
il mio ideale é una proprietá come quelle tedesche o Spagnole, dove i proprietari sono i tifosi stessi, dove la,proprietá non mette un euro e decide solo il managment (che deve essere competente).

Molti vedono la squadra come espressione della proprietá h come ai tempi di Berlusconi.
Io vedo la societá come espressione dei tifosi é se cosí fosse ovunque, avremmo poche rivali.
 
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Io la mia l’ho giá detta da tempo.
il mio ideale é una proprietá come quelle tedesche o Spagnole, dove i proprietari sono i tifosi stessi, dove la,proprietá non mette un euro e decide solo il managment (che deve essere competente).

Molti vedono la squadra come espressione della proprietá h come ai tempi di Berlusconi.
Io vedo la societá come espressione dei tifosi é se cosí fosse ovunque, avremmo poche rivali.
Lo vedi realizzabile un disegno del genere nel nostro calcio e nel nostro paese?
Io affatto, a meno che non lo attui la juve, il vero club nazionale.

A noi viene difficile persino costruire lo stadio perchè abbiamo una politica ostile, laddove altri truccano esami per ottenere passaporti con facilità irrisoria.
 

Djici

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Io la mia l’ho giá detta da tempo.
il mio ideale é una proprietá come quelle tedesche o Spagnole, dove i proprietari sono i tifosi stessi, dove la,proprietá non mette un euro e decide solo il managment (che deve essere competente).

Molti vedono la squadra come espressione della proprietá h come ai tempi di Berlusconi.
Io vedo la societá come espressione dei tifosi é se cosí fosse ovunque, avremmo poche rivali.
Non capisco la risposta che non c'entra nulla.
Hai detto quello che sogneresti. Ok.
Ma la situazione attuale non e quella dei tuoi sogni.
Che facciamo? Va tutto bene? Non si dice mai nulla?
Io situazioni così non le ho mai viste nel mondo del calcio (però è anche vero che i cambi di proprietà delle altre squadre non mi interessano proprio.. ed e facile che c'è ne siano decine di situazioni simili ma non tifando per una di quelle squadre allora non ne ho mai sentito parlare).
 

7AlePato7

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Io la mia l’ho giá detta da tempo.
il mio ideale é una proprietá come quelle tedesche o Spagnole, dove i proprietari sono i tifosi stessi, dove la,proprietá non mette un euro e decide solo il managment (che deve essere competente).

Molti vedono la squadra come espressione della proprietá h come ai tempi di Berlusconi.
Io vedo la societá come espressione dei tifosi é se cosí fosse ovunque, avremmo poche rivali.
Sì ma per arrivare a quel livello occorrono giocatori di livello internazionale, come fai ad attirare sponsor se non investi in giocatori? Qui vogliamo gli sponsor multimilionari, pretendiamo da Emirates che sganci decine e decine di milioni l'anno, ma che messaggio e credibilità restituisce nel mondo una proprietà che, anzichè fare il calciomercato estivo come tutte le società normali, durante l'estate fa parlare di sè per passaggi di propreità e rinnovo dei contratti dei dirigent? Per poter attrarre sponsor devi diventare una realtà competitiva stabile, solo così potrai incrementare il fatturato. Devi essere credibile dal punto di vista degli sponsor, tenerti i giocatori importanti. Guardacaso l'Arsenal è uno dei pochi top team inglesi che a livello di mentalità non è cresciuto negli anni in cui molte realtà sono esplose... e chi ci stava all'Arsenal?
Inutile illudersi se la proprietà è la prima a non voler impegnarsi a cambiare le cose.
 
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Lo vedi realizzabile un disegno del genere nel nostro calcio e nel nostro paese?
Io affatto, a meno che non lo attui la juve, il vero club nazionale.

A noi viene difficile persino costruire lo stadio perchè abbiamo una politica ostile, laddove altri truccano esami per ottenere passaporti con facilità irrisoria.
La vedo l’unica via. Io al proprietario scemo che mette 500 milioni l’anno per competere con le Big non credo.

Credo invece che c’é spazio per sviluppare il prodotto serie A, far crescere il business e costruire gli stadi nuovi e come me lo credono tantissimi investitori stranieri (sono ormai oltre 10 le proprietá nordamericane in Italia) .

I vari fondi americani non investirebbero in Italia se non valutassero che ci sia spazio per sviluppare il business. Non lo fanno certo perché tifano Genoa o Parma o per comprarsi un giocattolo.

penso che la visione del “presidente magnate” nel calcio sia una realtá morta e sepolta (salvo rarissime eccezioni) e che adesso che in Italiamsta scomparendo la moda di possedere una societá per interessi relazionali si apra lo spazio per realizzare quello sviluppo del “sistema” che porterá a prevalere chi lavora meglio ed ha maggior apporto dai tifosi.
 
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Non capisco la risposta che non c'entra nulla.
Hai detto quello che sogneresti. Ok.
Ma la situazione attuale non e quella dei tuoi sogni.
Che facciamo? Va tutto bene? Non si dice mai nulla?
Io situazioni così non le ho mai viste nel mondo del calcio (però è anche vero che i cambi di proprietà delle altre squadre non mi interessano proprio.. ed e facile che c'è ne siano decine di situazioni simili ma non tifando per una di quelle squadre allora non ne ho mai sentito parlare).
Tutte le,societá tedesche (tranne il Lipsia che ha un’esenzione) e il 90% delle,spagnole sono cosí.
Eppure non muoiono.
Eppure non hanno il seguito mondiale del Milan.

Le inglesi hanno tutte proprietá che incassano dividenti dalle proprie squadre (UTD docet), non hanno proprietá che mettono denaro (tranne due/tre eccezioni tipo City o NUFC). Al li ite si indebitano per poi rientrare.

Siamo noi ad avere una visione distorta.
Non ci serve avere proprietari che compensano le perdite, ci servono proprietari con una visione e che sviluppino il business.
 
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La vedo l’unica via. Io al proprietario scemo che mette 500 milioni l’anno per competere con le Big non credo.

Credo invece che c’é spazio per sviluppare il prodotto serie A, far crescere il business e costruire gli stadi nuovi e come me lo credono tantissimi investitori stranieri (sono ormai oltre 10 le proprietá nordamericane in Italia) .

I vari fondi americani non investirebbero in Italia se non valutassero che ci sia spazio per sviluppare il business. Non lo fanno certo perché tifano Genoa o Parma o per comprarsi un giocattolo.

penso che la visione del “presidente magnate” nel calcio sia una realtá morta e sepolta (salvo rarissime eccezioni) e che adesso che in Italiamsta scomparendo la moda di possedere una societá per interessi relazionali si apra lo spazio per realizzare quello sviluppo del “sistema” che porterá a prevalere chi lavora meglio ed ha maggior apporto dai tifosi.
ah , aspetta : quindi tu parli di crescita di tutto il movimento calcistico nazionale.

Ti riporto coi piedi sottoterra : noi siamo fermi ad italia 90.
A tutti i livelli.

Su una cosa però concordo e cioè che il nostro calcio oggi è come un terreno dopo il maggese.
 
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Sì ma per arrivare a quel livello occorrono giocatori di livello internazionale, come fai ad attirare sponsor se non investi in giocatori? Qui vogliamo gli sponsor multimilionari, pretendiamo da Emirates che sganci decine e decine di milioni l'anno, ma che messaggio e credibilità restituisce nel mondo una proprietà che, anzichè fare il calciomercato estivo come tutte le società normali, durante l'estate fa parlare di sè per passaggi di propreità e rinnovo dei contratti dei dirigent? Per poter attrarre sponsor devi diventare una realtà competitiva stabile, solo così potrai incrementare il fatturato. Devi essere credibile dal punto di vista degli sponsor, tenerti i giocatori importanti. Guardacaso l'Arsenal è uno dei pochi top team inglesi che a livello di mentalità non è cresciuto negli anni in cui molte realtà sono esplose... e chi ci stava all'Arsenal?
Inutile illudersi se la proprietà è la prima a non voler impegnarsi a cambiare le cose.
Negli ultimi anni al Milan sono arrivati:
Maignan, Tomori, Kjaer, Hernandez, Tonali, Bennacer, Leao, Giroud, Ibrahimovic. Grandi giocatori o che sono diventati grandi giocatori. E altri cosí ne arriveranno quest anno.

Se vai su Transfermarkt (che non é la Bibbia, ma é un indicatore importante), La Rosa del Milan vale quasi 600 milioni, in passato ne valeva 200. Questo ti dice che questa politica, anche se non punta a giocatori fatti e finiti, nel tempo di riempie la rosa di giocatori che tutti ha che gli sponsor) vogliono.

mi sai dire un momento in cui questo é accaduto al Milan dal 2011 in poi?

A me sembra che questa sia un apolitica vincente, che alla lunga permetta di avere campioni nella nostra squadra, certo diventati campioni da noi e non arrivati come tali, ma questo per me é un ulteriore valore aggiunto.

Molti l’anno scorso ci davano quinti o sesti, perché non siamo abituati a considerare la crescita di valore/rendimento dei giocatori giá in rosa come un fattore di aumento di competitivitá, ma i vari Leao, Tonali, Krunic e Kalulu hanno dimostratomil contrario e altri lo faranno quest anno.

Se poi il mercato invece che essere fatto da Botman, Pobega, Sanches, Adli, Dekat o Lang é Origi, sará fatto da Acerbi, Berardi, Pobega e Adli, mi ricrederó e saliró sulla scialuppa dei delusi.
 
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ah , aspetta : quindi tu parli di crescita di tutto il movimento calcistico nazionale.

Ti riporto coi piedi sottoterra : noi siamo fermi ad italia 90.
A tutti i livelli.

Su una cosa però concordo e cioè che il nostro calcio oggi è come un terreno dopo il maggese.
Esatto.
E molti stanno comprando trattori e semenze.

Concentrarsi sul comprare al mercato il grano buono perché alla fine il tuo obbiettivo é avere il pane buono in tavola é una visione miope, che tappa l’esigenza del momento ma non risolve alla lunga i tuoi problemi.

Piú trattori, semenze, fertilizzanti, meno grano giá pronto.
 
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