Credibile. Con l'insediamento del CEO Marcus Kam, Milan China acquisisce autonomia operativa, vigilata dalla Casa Madre. Ora l'epicentro del progetto torna ad essere il club, impegnato su vari fronti: ristrutturazione finanziaria dopo la prima fase successiva al closing, finanziamento del settore sportivo (compravendita dei calciatori), dialogo col cda per i futuri aumenti di capitale, partecipazione in Lega ai processi di nuova governance della stessa, della FIGC, e della gara dei diritti televisivi, avvio dei negoziati con UEFA per il settlement agreement, avvio del progetto del nuovo stadio proprietario con il dialogo aperto con Comune e Regione per la scelta dell'insediamento. Tanta, troppa carne al fuoco, per poter permettersi di cucinarla da Hong Kong. Dai, David, e sotto con l'italiano.