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GDS: sarà ancora Santiago Gimenez a guidare l'attacco del Milan nel big match contro la Juventus, nonostante sia ancora a secco di gol in Serie A in questa stagione, avendo segnato una sola rete in Coppa Italia. Massimiliano Allegri, che nutre grande stima per il messicano e lo definisce "un giocatore importante per il lavoro che svolge", lo ha confermato titolare nelle prove tattiche.
Allegri apprezza il lavoro che Gimenez svolge in funzione del nuovo modulo 3-5-2, che richiede una prima punta in grado di legare il gioco, venire incontro, "pulire" palloni e far salire i compagni. Il numero 7 rossonero eccelle in questi compiti: in sette gare ha toccato una ventina di palloni in ricezione e mantiene un'alta precisione nei passaggi (oltre il 90% nella propria metà campo). L'attaccante ha concluso verso la porta in venti occasioni (sette volte nello specchio), ma la mira non è stata finora quella giusta. La sua utilità è stata evidente anche contro il Napoli, dove ha garantito linee di uscita e ha partecipato attivamente alla fase di disturbo della manovra avversaria, a differenza di Leao che ha faticato di più nel sacrificio difensivo.
La partita contro la Juventus è molto sentita per Gimenez, milanista fin da bambino, e un gol contro la Signora cambierebbe il suo momento, dato che lo zero alla voce reti in Serie A gli pesa. Il padre ha riferito a un podcast messicano che, nonostante il rammarico per non aver segnato contro il Napoli, Gimenez è convinto che "presto ci riuscirà anche in campionato. Creando occasioni e giocando con la squadra, si sbloccherà e poi non si fermerà come sempre successo nella sua carriera".
Il messicano, arrivato a gennaio per 28,5 milioni di euro più bonus, si gioca una fetta importante del suo futuro in rossonero: la sua attuale media gol (uno ogni 204 minuti) è peggiore di quella che aveva al Feyenoord (uno ogni 108 minuti). Se non ci sarà un cambio di passo nei prossimi tre mesi, le voci di un addio potrebbero riprendere quota, soprattutto considerando che dopo la sosta la concorrenza di Leao e Nkunku sarà maggiore.
Allegri apprezza il lavoro che Gimenez svolge in funzione del nuovo modulo 3-5-2, che richiede una prima punta in grado di legare il gioco, venire incontro, "pulire" palloni e far salire i compagni. Il numero 7 rossonero eccelle in questi compiti: in sette gare ha toccato una ventina di palloni in ricezione e mantiene un'alta precisione nei passaggi (oltre il 90% nella propria metà campo). L'attaccante ha concluso verso la porta in venti occasioni (sette volte nello specchio), ma la mira non è stata finora quella giusta. La sua utilità è stata evidente anche contro il Napoli, dove ha garantito linee di uscita e ha partecipato attivamente alla fase di disturbo della manovra avversaria, a differenza di Leao che ha faticato di più nel sacrificio difensivo.
La partita contro la Juventus è molto sentita per Gimenez, milanista fin da bambino, e un gol contro la Signora cambierebbe il suo momento, dato che lo zero alla voce reti in Serie A gli pesa. Il padre ha riferito a un podcast messicano che, nonostante il rammarico per non aver segnato contro il Napoli, Gimenez è convinto che "presto ci riuscirà anche in campionato. Creando occasioni e giocando con la squadra, si sbloccherà e poi non si fermerà come sempre successo nella sua carriera".
Il messicano, arrivato a gennaio per 28,5 milioni di euro più bonus, si gioca una fetta importante del suo futuro in rossonero: la sua attuale media gol (uno ogni 204 minuti) è peggiore di quella che aveva al Feyenoord (uno ogni 108 minuti). Se non ci sarà un cambio di passo nei prossimi tre mesi, le voci di un addio potrebbero riprendere quota, soprattutto considerando che dopo la sosta la concorrenza di Leao e Nkunku sarà maggiore.
