Milan e Inter dritte su San Siro. Piano B Sesto o San Donato.

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Come riportato da Tuttosport in edicola, nonostante le parole di ieri di Sgarbi sul vincolo per tutelare San Siro, Milan e Inter tirano dritto sul nuovo stadio. Per i due club si tratta solamente di schermaglie politiche. Oltre alla questione vincolo, a conferma di quanto sia intricata la matassa, c’è pure la notizia dell’ordine del giorno voluto dal Pd per il 22 dicembre dove si chiedono nuove garanzie ai club destinate, se accolte, a modificare in modo importante il progetto (dall’accesso al nuovo stadio, all’aumento della capienza - punto dolente pure per i tifosi -, fino all’aumento del verde previsto nonché la riqualificazione del quartiere). Sempre che si arrivi all’accordo tra Palazzo Marino e i club, l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale dove i “Sì Meazza” si dividono in modo trasversale tra maggioranza e opposizione. Per ora, come sottolineato, Milan e Inter mantengono la barra dritta, anche se, soprattutto da parte rossonera, monta sempre più la voglia di farsi uno stadio tutto da sé: Gerry Cardinale ha visitato l’ex aree Falck a Sesto San Giovanni e sarebbe ritenuta interessante pure un’altra area a San Donato. Sala, dal canto suo, è preoccupato per i costi di gestione di un Meazza senza calcio ma Asm Group, leader mondiale nella gestione di stadi e arene a ottobre ha inviato una lettera in Comune per gestire la Scala del Calcio: altro groviglio in questa telenovela che spacca Milano.
 
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7AlePato7

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Come riportato da Tuttosport in edicola, nonostante le parole di ieri di Sgarbi sul vincolo per tutelare San Siro, Milan e Inter tirano dritto sul nuovo stadio. Per i due club si tratta solamente di schermaglie politiche. Oltre alla questione vincolo, a conferma di quanto sia intricata la matassa, c’è pure la notizia dell’ordine del giorno voluto dal Pd per il 22 dicembre dove si chiedono nuove garanzie ai club destinate, se accolte, a modificare in modo importante il progetto (dall’accesso al nuovo stadio, all’aumento della capienza - punto dolente pure per i tifosi -, fino all’aumento del verde previsto nonché la riqualificazione del quartiere). Sempre che si arrivi all’accordo tra Palazzo Marino e i club, l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale dove i “Sì Meazza” si dividono in modo trasversale tra maggioranza e opposizione. Per ora, come sottolineato, Milan e Inter mantengono la barra dritta, anche se, soprattutto da parte rossonera, monta sempre più la voglia di farsi uno stadio tutto da sé: Gerry Cardinale ha visitato l’ex aree Falck a Sesto San Giovanni e sarebbe ritenuta interessante pure un’altra area a San Donato. Sala, dal canto suo, è preoccupato per i costi di gestione di un Meazza senza calcio ma Asm Group, leader mondiale nella gestione di stadi e arene a ottobre ha inviato una lettera in Comune per gestire la Scala del Calcio: altro groviglio in questa telenovela che spacca Milano.
Spero che i costi siano talmente alti che il piano B si traduca nella dipartita di questi due fondi di menta che sono un ostacolo alle ambizioni e un continuo procrastinare di sogni. Non interessa nulla del Milan, qualora ci riuscissero faranno uno stadio orribile, altro che stadio iconico o cattedrale.
 
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Come riportato da Tuttosport in edicola, nonostante le parole di ieri di Sgarbi sul vincolo per tutelare San Siro, Milan e Inter tirano dritto sul nuovo stadio. Per i due club si tratta solamente di schermaglie politiche. Oltre alla questione vincolo, a conferma di quanto sia intricata la matassa, c’è pure la notizia dell’ordine del giorno voluto dal Pd per il 22 dicembre dove si chiedono nuove garanzie ai club destinate, se accolte, a modificare in modo importante il progetto (dall’accesso al nuovo stadio, all’aumento della capienza - punto dolente pure per i tifosi -, fino all’aumento del verde previsto nonché la riqualificazione del quartiere). Sempre che si arrivi all’accordo tra Palazzo Marino e i club, l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale dove i “Sì Meazza” si dividono in modo trasversale tra maggioranza e opposizione. Per ora, come sottolineato, Milan e Inter mantengono la barra dritta, anche se, soprattutto da parte rossonera, monta sempre più la voglia di farsi uno stadio tutto da sé: Gerry Cardinale ha visitato l’ex aree Falck a Sesto San Giovanni e sarebbe ritenuta interessante pure un’altra area a San Donato. Sala, dal canto suo, è preoccupato per i costi di gestione di un Meazza senza calcio ma Asm Group, leader mondiale nella gestione di stadi e arene a ottobre ha inviato una lettera in Comune per gestire la Scala del Calcio: altro groviglio in questa telenovela che spacca Milano.
In Egitto per costruire le piramidi ci hanno messo meno tempo.
 

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Come riportato da Tuttosport in edicola, nonostante le parole di ieri di Sgarbi sul vincolo per tutelare San Siro, Milan e Inter tirano dritto sul nuovo stadio. Per i due club si tratta solamente di schermaglie politiche. Oltre alla questione vincolo, a conferma di quanto sia intricata la matassa, c’è pure la notizia dell’ordine del giorno voluto dal Pd per il 22 dicembre dove si chiedono nuove garanzie ai club destinate, se accolte, a modificare in modo importante il progetto (dall’accesso al nuovo stadio, all’aumento della capienza - punto dolente pure per i tifosi -, fino all’aumento del verde previsto nonché la riqualificazione del quartiere). Sempre che si arrivi all’accordo tra Palazzo Marino e i club, l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale dove i “Sì Meazza” si dividono in modo trasversale tra maggioranza e opposizione. Per ora, come sottolineato, Milan e Inter mantengono la barra dritta, anche se, soprattutto da parte rossonera, monta sempre più la voglia di farsi uno stadio tutto da sé: Gerry Cardinale ha visitato l’ex aree Falck a Sesto San Giovanni e sarebbe ritenuta interessante pure un’altra area a San Donato. Sala, dal canto suo, è preoccupato per i costi di gestione di un Meazza senza calcio ma Asm Group, leader mondiale nella gestione di stadi e arene a ottobre ha inviato una lettera in Comune per gestire la Scala del Calcio: altro groviglio in questa telenovela che spacca Milano.
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Maravich49

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Quanto facciamo pietà noi italiani... Siamo la barzelletta del mondo.
Allucinante.
Da quando si è iniziato a parlare del nuovo stadio, in Europa ne sono stati fatti e rifatti non so già quanti.
É una roba ridicola.
Poi vogliono prendere gli europei del 2032... Ma che si prendano un sambucone molinari curativo, mentecatti.
 
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Quanto facciamo pietà noi italiani... Siamo la barzelletta del mondo.
Allucinante.
Da quando si è iniziato a parlare del nuovo stadio, in Europa ne sono stati fatti e rifatti non so già quanti.
É una roba ridicola.
Poi vogliono prendere gli europei del 2032... Ma che si prendano un sambucone molinari curativo, mentecatti.
Sempre detto che è più probabile faccia la juve il secondo stadio che noi il primo.
Segnatevi queste parole.

La juve ne farà un altro da 55 mila spettatori .
 

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ilPresidente

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Cardinale + Elliot = Pagliacci ?
P.S. prima di rispondere considerare il contesto e L’oggettività. Ad oggi non c’è un progetto definitivo, non c’è certezza dell’area di edificazione e non c’è certezza l’Inter poi trovi i soldi per partecipare

pensate che ridere se il comune desse l’ok e all’ultimo l’Inter si sfilasse ????

Parole parole parole
Se le mettessimo insieme tutte ci uscirebbe quasi quasi uno stadio
 
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