Milan: Dowley, Moreno e tifosi clienti. Emirates 2027 e 500 mln

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Tuttosport in edicola sul futuro societario del Milan, sulle due nuove figure in società, sul contratto con Emirates che verrà esteso fino al 2027 e sull'obiettivo 500 mln.

Milan: tanti candidati ai Globe Awards QUI -)
Globe Awards: Scaroni, Pioli Maldini e Massara in lizza.

Tuttosport: A guidare il Milan nella nuova era di sviluppo societario, dal prossimo 5 dicembre, ci sarà Giorgio Furlani che succederà a Ivan Gazidis. Un passaggio di testimone importante, con il dirigente milanese che lascerà il fondo Elliott dopo 12 anni da portfolio manager e tanti successi ottenuti con il fondo dei Singer, ma l’opportunità di poter lavorare per la squadra del suo cuore è stata troppo grande per essere messa da parte. Furlani arriverà al timone di una nave che già naviga bene, con una squadra di dirigenti che ha lavorato alacremente alla risalita del Milan come azienda, sollevando i rossoneri da una fase disastrosa dal punto di vista economico-finanziario. Per dare una mano ulteriore alla struttura operativa, arriveranno due manager dei quali Gerry Cardinale si fida molto. Si tratta di Tania Moreno, stratega del marketing applicato allo sport, è vicepresidente degli Arizona Coyotes della Nhl e con un passato alla Mattel e all’emittente televisiva Cbs Sports, e di Mark Dowley, braccio destro di Cardinale e vero e proprio uomo degli sponsor, che in carriera vanta collaborazioni di spessore con Nba, Premier League, Mlb ed è stato anche fautore di accordi con i Rolling Stones, Jay-Z e LeBron James. Trovano conferme, così, le indiscrezioni rilanciate qualche giorno fa da Repubblica sul tema. Della squadra continuerà a far parte Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, che a Business People ha detto (come ampiamente riferito ieri NDR=: «RedBird sta lavorando per assicurare continuità alla gestione Elliott, consolidando gli ottimi risultati sportivi ottenuti nella passata stagione e continuando a investire in tutti gli ambi- ti chiave del club, marketing e analisi dei dati inclusi, con lo scopo di compiere un ulteriore passo in avanti».

Il processo di trasformazione del Milan da una semplice società di calcio a una media & entertainment company è in fase di sviluppo. Il lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Elliott ha stabilizzato il club a livello finanziario, ma anche grazie al team di lavoro guidato da Ivan Gazidis e che verrà ereditato da Giorgio Furlani, si sono fatti i passi verso l’evoluzione del club, che sta guardando in maniera espansionistica a quei 500 milioni di simpatizzanti e tifosi che il Milan ha in giro per il mondo. L’obiettivo è molto chiaro: fidelizzare dei tifosi “anonimi” facendoli diventare dei “customer” veri e propri, con strategie mirate per ogni tipologia di tifoso. L’intrattenimento moderno è in costante evoluzione e il Milan non vuole di certo farsi trovare impreparato. L’avvento del know how di RedBird in materia di massimizzazione dei ricavi nell’ambito sportivo sarà un passaggio fondamentale, perché più il club incassa e più l’area sportiva avrà a disposizione risorse per prendere giocatori forti e trattenere con maggior facilità quelli che ha già in squadra, mantenendo così alto il livello di competitività del Milan in campo nazionale e internazionale. Che poi è la linfa per poter arrivare a nuovi guadagni. Un circolo naturale che GerryCardinale conosce bene ed è per questo motivo che tra gli States e Milano si lavorerà in costante simbiosi. Tante le operazioni già effettuate per allargare sul mercato americano il brand rossonero, basti pensare alla partnership con i New York Yankees che sono anche sottoscrittori dell’investimento-Milan, ma anche per consolidare il marchio in Medio Oriente, dove i rossoneri vantano una delle proprie fan base più ampie. E per far- lo, il brand milanista dovrà creare tendenze che vadano ad intercettare i tifosi-clienti. Non a caso il Milan, negli ultimi anni, ha spinto molto sull’e-commerce per massimizzare le vendite del proprio merchandising.


Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

OBIETTIVO 500 MILIONI La costante crescita del club, che è tornato sui 300 milioni di ricavi come da ultimo bilancio, pone un obiettivo ambizioso per la proprietà e per chi lavora per il Milan. Arrivare ai 500 milioni di ricavi in un periodo di tempo non troppo lungo. Per farlo sarà necessario avere una squadra competitiva e costantemente in Champions League.
 
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Il processo di trasformazione del Milan da una semplice società di calcio a una media & entertainment company è in fase di sviluppo. Il lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Elliott ha stabilizzato il club a livello finanziario, ma anche grazie al team di lavoro guidato da Ivan Gazidis e che verrà ereditato da Giorgio Furlani, si sono fatti i passi verso l’evoluzione del club, che sta guardando in maniera espansionistica a quei 500 milioni di simpatizzanti e tifosi che il Milan ha in giro per il mondo. L’obiettivo è molto chiaro: fidelizzare dei tifosi “anonimi” facendoli diventare dei “customer” veri e propri, con strategie mirate per ogni tipologia di tifoso. L’intrattenimento moderno è in costante evoluzione e il Milan non vuole di certo farsi trovare impreparato. L’avvento del know how di RedBird in materia di massimizzazione dei ricavi nell’ambito sportivo sarà un passaggio fondamentale, perché più il club incassa e più l’area sportiva avrà a disposizione risorse per prendere giocatori forti e trattenere con maggior facilità quelli che ha già in squadra, mantenendo così alto il livello di competitività del Milan in campo nazionale e internazionale. Che poi è la linfa per poter arrivare a nuovi guadagni. Un circolo naturale che GerryCardinale conosce bene ed è per questo motivo che tra gli States e Milano si lavorerà in costante simbiosi. Tante le operazioni già effettuate per allargare sul mercato americano il brand rossonero, basti pensare alla partnership con i New York Yankees che sono anche sottoscrittori dell’investimento-Milan, ma anche per consolidare il marchio in Medio Oriente, dove i rossoneri vantano una delle proprie fan base più ampie. E per far- lo, il brand milanista dovrà creare tendenze che vadano ad intercettare i tifosi-clienti. Non a caso il Milan, negli ultimi anni, ha spinto molto sull’e-commerce per massimizzare le vendite del proprio merchandising.


Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

OBIETTIVO 500 MILIONI La costante crescita del club, che è tornato sui 300 milioni di ricavi come da ultimo bilancio, pone un obiettivo ambizioso per la proprietà e per chi lavora per il Milan. Arrivare ai 500 milioni di ricavi in un periodo di tempo non troppo lungo. Per farlo sarà necessario avere una squadra competitiva e costantemente in Champions League.

Temo che anche noi a breve diventeremo una succursale LGBTADBJASBJHSA (e altre follie americane). Se questo è l'andazzo...
 

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Il processo di trasformazione del Milan da una semplice società di calcio a una media & entertainment company è in fase di sviluppo. Il lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Elliott ha stabilizzato il club a livello finanziario, ma anche grazie al team di lavoro guidato da Ivan Gazidis e che verrà ereditato da Giorgio Furlani, si sono fatti i passi verso l’evoluzione del club, che sta guardando in maniera espansionistica a quei 500 milioni di simpatizzanti e tifosi che il Milan ha in giro per il mondo. L’obiettivo è molto chiaro: fidelizzare dei tifosi “anonimi” facendoli diventare dei “customer” veri e propri, con strategie mirate per ogni tipologia di tifoso. L’intrattenimento moderno è in costante evoluzione e il Milan non vuole di certo farsi trovare impreparato. L’avvento del know how di RedBird in materia di massimizzazione dei ricavi nell’ambito sportivo sarà un passaggio fondamentale, perché più il club incassa e più l’area sportiva avrà a disposizione risorse per prendere giocatori forti e trattenere con maggior facilità quelli che ha già in squadra, mantenendo così alto il livello di competitività del Milan in campo nazionale e internazionale. Che poi è la linfa per poter arrivare a nuovi guadagni. Un circolo naturale che GerryCardinale conosce bene ed è per questo motivo che tra gli States e Milano si lavorerà in costante simbiosi. Tante le operazioni già effettuate per allargare sul mercato americano il brand rossonero, basti pensare alla partnership con i New York Yankees che sono anche sottoscrittori dell’investimento-Milan, ma anche per consolidare il marchio in Medio Oriente, dove i rossoneri vantano una delle proprie fan base più ampie. E per far- lo, il brand milanista dovrà creare tendenze che vadano ad intercettare i tifosi-clienti. Non a caso il Milan, negli ultimi anni, ha spinto molto sull’e-commerce per massimizzare le vendite del proprio merchandising.


Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

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Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

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Tuttosport: A guidare il Milan nella nuova era di sviluppo societario, dal prossimo 5 dicembre, ci sarà Giorgio Furlani che succederà a Ivan Gazidis. Un passaggio di testimone importante, con il dirigente milanese che lascerà il fondo Elliott dopo 12 anni da portfolio manager e tanti successi ottenuti con il fondo dei Singer, ma l’opportunità di poter lavorare per la squadra del suo cuore è stata troppo grande per essere messa da parte. Furlani arriverà al timone di una nave che già naviga bene, con una squadra di dirigenti che ha lavorato alacremente alla risalita del Milan come azienda, sollevando i rossoneri da una fase disastrosa dal punto di vista economico-finanziario. Per dare una mano ulteriore alla struttura operativa, arriveranno due manager dei quali Gerry Cardinale si fida molto. Si tratta di Tania Moreno, stratega del marketing applicato allo sport, è vicepresidente degli Arizona Coyotes della Nhl e con un passato alla Mattel e all’emittente televisiva Cbs Sports, e di Mark Dowley, braccio destro di Cardinale e vero e proprio uomo degli sponsor, che in carriera vanta collaborazioni di spessore con Nba, Premier League, Mlb ed è stato anche fautore di accordi con i Rolling Stones, Jay-Z e LeBron James. Trovano conferme, così, le indiscrezioni rilanciate qualche giorno fa da Repubblica sul tema. Della squadra continuerà a far parte Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, che a Business People ha detto (come ampiamente riferito ieri NDR=: «RedBird sta lavorando per assicurare continuità alla gestione Elliott, consolidando gli ottimi risultati sportivi ottenuti nella passata stagione e continuando a investire in tutti gli ambi- ti chiave del club, marketing e analisi dei dati inclusi, con lo scopo di compiere un ulteriore passo in avanti».

Il processo di trasformazione del Milan da una semplice società di calcio a una media & entertainment company è in fase di sviluppo. Il lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Elliott ha stabilizzato il club a livello finanziario, ma anche grazie al team di lavoro guidato da Ivan Gazidis e che verrà ereditato da Giorgio Furlani, si sono fatti i passi verso l’evoluzione del club, che sta guardando in maniera espansionistica a quei 500 milioni di simpatizzanti e tifosi che il Milan ha in giro per il mondo. L’obiettivo è molto chiaro: fidelizzare dei tifosi “anonimi” facendoli diventare dei “customer” veri e propri, con strategie mirate per ogni tipologia di tifoso. L’intrattenimento moderno è in costante evoluzione e il Milan non vuole di certo farsi trovare impreparato. L’avvento del know how di RedBird in materia di massimizzazione dei ricavi nell’ambito sportivo sarà un passaggio fondamentale, perché più il club incassa e più l’area sportiva avrà a disposizione risorse per prendere giocatori forti e trattenere con maggior facilità quelli che ha già in squadra, mantenendo così alto il livello di competitività del Milan in campo nazionale e internazionale. Che poi è la linfa per poter arrivare a nuovi guadagni. Un circolo naturale che GerryCardinale conosce bene ed è per questo motivo che tra gli States e Milano si lavorerà in costante simbiosi. Tante le operazioni già effettuate per allargare sul mercato americano il brand rossonero, basti pensare alla partnership con i New York Yankees che sono anche sottoscrittori dell’investimento-Milan, ma anche per consolidare il marchio in Medio Oriente, dove i rossoneri vantano una delle proprie fan base più ampie. E per far- lo, il brand milanista dovrà creare tendenze che vadano ad intercettare i tifosi-clienti. Non a caso il Milan, negli ultimi anni, ha spinto molto sull’e-commerce per massimizzare le vendite del proprio merchandising.


Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

OBIETTIVO 500 MILIONI La costante crescita del club, che è tornato sui 300 milioni di ricavi come da ultimo bilancio, pone un obiettivo ambizioso per la proprietà e per chi lavora per il Milan. Arrivare ai 500 milioni di ricavi in un periodo di tempo non troppo lungo. Per farlo sarà necessario avere una squadra competitiva e costantemente in Champions League.
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Non sono un appassionato di NFL ma a me sembra impossibile che una squadra di calcio come il Milan ( Bayern /Man U / Psg/ Arsenal etc etc) non abbia un indotto superiore a una franchigia tipo i Green Bay...che giocano 15 partite all'anno + eventuali playoff in USA con una concorrenza spietata con altri team..
Se il mondo calcio si sveglia veramente a livello di marketing/ sponsor/ fidelizzazioni....e non sbagliano scelte ( tipo mondiale in Qatar) nel giro di pochi anni la NFL e la NHL le supereremo tranquillamente.
 

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Tuttosport in edicola sul futuro societario del Milan, sulle due nuove figure in società, sul contratto con Emirates che verrà esteso fino al 2027 e sull'obiettivo 500 mln.

Milan: tanti candidati ai Globe Awards QUI -)
Globe Awards: Scaroni, Pioli Maldini e Massara in lizza.

Tuttosport: A guidare il Milan nella nuova era di sviluppo societario, dal prossimo 5 dicembre, ci sarà Giorgio Furlani che succederà a Ivan Gazidis. Un passaggio di testimone importante, con il dirigente milanese che lascerà il fondo Elliott dopo 12 anni da portfolio manager e tanti successi ottenuti con il fondo dei Singer, ma l’opportunità di poter lavorare per la squadra del suo cuore è stata troppo grande per essere messa da parte. Furlani arriverà al timone di una nave che già naviga bene, con una squadra di dirigenti che ha lavorato alacremente alla risalita del Milan come azienda, sollevando i rossoneri da una fase disastrosa dal punto di vista economico-finanziario. Per dare una mano ulteriore alla struttura operativa, arriveranno due manager dei quali Gerry Cardinale si fida molto. Si tratta di Tania Moreno, stratega del marketing applicato allo sport, è vicepresidente degli Arizona Coyotes della Nhl e con un passato alla Mattel e all’emittente televisiva Cbs Sports, e di Mark Dowley, braccio destro di Cardinale e vero e proprio uomo degli sponsor, che in carriera vanta collaborazioni di spessore con Nba, Premier League, Mlb ed è stato anche fautore di accordi con i Rolling Stones, Jay-Z e LeBron James. Trovano conferme, così, le indiscrezioni rilanciate qualche giorno fa da Repubblica sul tema. Della squadra continuerà a far parte Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, che a Business People ha detto (come ampiamente riferito ieri NDR=: «RedBird sta lavorando per assicurare continuità alla gestione Elliott, consolidando gli ottimi risultati sportivi ottenuti nella passata stagione e continuando a investire in tutti gli ambi- ti chiave del club, marketing e analisi dei dati inclusi, con lo scopo di compiere un ulteriore passo in avanti».

Il processo di trasformazione del Milan da una semplice società di calcio a una media & entertainment company è in fase di sviluppo. Il lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Elliott ha stabilizzato il club a livello finanziario, ma anche grazie al team di lavoro guidato da Ivan Gazidis e che verrà ereditato da Giorgio Furlani, si sono fatti i passi verso l’evoluzione del club, che sta guardando in maniera espansionistica a quei 500 milioni di simpatizzanti e tifosi che il Milan ha in giro per il mondo. L’obiettivo è molto chiaro: fidelizzare dei tifosi “anonimi” facendoli diventare dei “customer” veri e propri, con strategie mirate per ogni tipologia di tifoso. L’intrattenimento moderno è in costante evoluzione e il Milan non vuole di certo farsi trovare impreparato. L’avvento del know how di RedBird in materia di massimizzazione dei ricavi nell’ambito sportivo sarà un passaggio fondamentale, perché più il club incassa e più l’area sportiva avrà a disposizione risorse per prendere giocatori forti e trattenere con maggior facilità quelli che ha già in squadra, mantenendo così alto il livello di competitività del Milan in campo nazionale e internazionale. Che poi è la linfa per poter arrivare a nuovi guadagni. Un circolo naturale che GerryCardinale conosce bene ed è per questo motivo che tra gli States e Milano si lavorerà in costante simbiosi. Tante le operazioni già effettuate per allargare sul mercato americano il brand rossonero, basti pensare alla partnership con i New York Yankees che sono anche sottoscrittori dell’investimento-Milan, ma anche per consolidare il marchio in Medio Oriente, dove i rossoneri vantano una delle proprie fan base più ampie. E per far- lo, il brand milanista dovrà creare tendenze che vadano ad intercettare i tifosi-clienti. Non a caso il Milan, negli ultimi anni, ha spinto molto sull’e-commerce per massimizzare le vendite del proprio merchandising.


Non c’è solo l’algoritmo legato ai database dei giocatori (che poi vengono scelti dall’area sportiva in totale autonomia), ma c’è anche un’analisi costante dei dati legati all’extra campo. Lo scopo, nemmeno tanto nascosto, è quello di far fare un ulteriore salto in avanti al Milan in tutti gli ambiti, migliorando strutture e infrastrutture già esistenti (il tema stadio è caldissimo nella mente di Cardinale), con un occhio di riguardo alle strategie digitali e, in questo senso, va letto la creazione degli “Studios” di Casa Milan, che hanno facilitato e la produzione di contenuti. Ovviamente non è tutto un fattore numerico e analitico, ci sono anche le capacità umane dei manager che lavorano per il Milan che stanno portando a tante nuove partnership commerciali, volte a migliorare l’attuale portafoglio sponsor. È assai probabile che nel corso della tournée a Dubai, il Milan annunci il rinnovo di contratto fino al 2027 con Emirates per la sponsorizzazione di maglia con l’importo che salirà a circa 30 milioni all’anno. In più si aspettano nuove e importanti partnership globali e locali, che aiuteranno il fatturato rossonero a crescere ancora.

OBIETTIVO 500 MILIONI La costante crescita del club, che è tornato sui 300 milioni di ricavi come da ultimo bilancio, pone un obiettivo ambizioso per la proprietà e per chi lavora per il Milan. Arrivare ai 500 milioni di ricavi in un periodo di tempo non troppo lungo. Per farlo sarà necessario avere una squadra competitiva e costantemente in Champions League.
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Temo che anche noi a breve diventeremo una succursale LGBTADBJASBJHSA (e altre follie americane). Se questo è l'andazzo...
Ma anche fosse?

AA parte chi apprezzerebbe la cosa (ad esempio me). Ma agli altri a cui non frega nulla di questi argomenti, se la cosa porta tifosi, guadagni, giocatori forti e vittorie.... qual' è il problema?
 
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