Milan: dirigenti a rischio. Berta e Paratici in pole.

Giangy

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Tuttosport: nel Milan ora rischia anche i dirigenti. Tre mesi per salvare il salvabile, provare ad entrare in Champions League attraverso una volata molto intensa e complessa e la forte sensazione che, in estate, al Milan ci possa essere una nuova fase di riorganizzazione dirigenziale e una possibile rivoluzione tecnica per quanto concerne panchina e rosa. Insomma, sono praticamente tutti sotto osservazione (anche a Milan Futuro) perché la stagione 2024-25 dei rossoneri, fi no a oggi, è insuffi ciente a livello di obiettivi: fuori dalla lotta scudetto da mesi, eliminati agli spareggi di Champions League dal Feyenoord dopo aver buttato alle ortiche il passaggio diretto agli ottavi di finale perdendo contro la Dinamo a Zagabria, una Supercoppa vinta che ha il giusto valore ma che non salva minimamente una stagione, un cammino in campionato che è stato zoppicante e la Coppa Italia ancora nel mirino. La delusione per esser usciti dall’Europa che conta è ancora tanta, ma è evidente che davanti a questa pochezza di risultati ci possano essere dei cambiamenti strutturali che, almeno sulla carta, dovranno dare una stabilità maggiore ed estirpare quel virus dell’apatia che si è installato a Milanello da dopo lo scudetto. Non è un mistero che il club stia sondando diversi profili per il ruolo direttore sportivo, una figura che manca nella dirigenza milanista e che nel calcio italiano è imprescindibile. Andrea Berta, ex Atletico Madrid, è uno dei due nomi più importanti che sono entrati nei radar milanisti ma su di lui ci sono corteggiamenti anche da parte di alcune big della Premier. L’altro nome di spessore è quello di Fabio Paratici, ex ds della Juventus che vedrà scadere ad ottobre la sua squalifica. Più staccati, a oggi, Igli Tare e François Modesto. La figura del ds, che agirebbe di concerto con l’ad Giorgio Furlani, permetterebbe a Moncada di tornare a fare il capo dello scouting e a Ibrahimovic di fare l’advisor. Anche da questa scelta potrebbe passare il futuro della panchina del Milan, con Sergio Conceiçao che, a sua volta, è legato ai risultati.
Già siamo messi come una polveriera totale, ci manca giusto Paratici ha fare danni.
 

The P

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Paralitici potrebbe candidarsi ad essere il peggiore di sempre.
Ma come si fa? Paratici è stato un disastro come DS alla Juve. Ha fatto danni che ancora stanno pagando.

Ma poi passano da moncada che è un capo scout promosso a ds che non ce la sta facendo, ad uno che ha fatto la stessa identica parabola fallimentare.
 

Franco

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A parte le valutazioni tecniche, ma lo sanno i nostri che Paratici è a processo per falso in bilancio? Se viene condannato andiamo in giro con un pregiudicato a rappresentarci? Spero sia tutto uno scherzo.
 
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Ancora il giornale piemontese, certo i dirigenti del Milan hanno fallito, nessuno lo nega..ma Giuntoli ??? Che ha fatto più danni della grandine per quale oscuro motivo non dovrebbe avere stessa sorte? Ripeto è in atto una campagna mediatica di grandi proporzioni per salvare il brand sabaudo
Giuntoli disastroso peggio dei nostri.
Non è questione di esperienza, non ho ancora visto un dirigente che azzecca tutti i colpi in vita mia.

Manca qualcuno che si assuma la responsabilità, qualcuno che faccia da "padre di famiglia".

Oggigiorno va sempre meno di moda che questo sia il proprietario, anche se sarebbe l' ideale.
Ma da qualche parte deve esserci uno "che ci creda davvero".

Prima c'erano Berlusconi e Galliani, poi per un po' c'è stato Maldini, poi Pioli ha fatto quello che poteva.

Ora abbiamo il vuoto.
 

UDG

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Tuttosport: nel Milan ora rischia anche i dirigenti. Tre mesi per salvare il salvabile, provare ad entrare in Champions League attraverso una volata molto intensa e complessa e la forte sensazione che, in estate, al Milan ci possa essere una nuova fase di riorganizzazione dirigenziale e una possibile rivoluzione tecnica per quanto concerne panchina e rosa. Insomma, sono praticamente tutti sotto osservazione (anche a Milan Futuro) perché la stagione 2024-25 dei rossoneri, fi no a oggi, è insuffi ciente a livello di obiettivi: fuori dalla lotta scudetto da mesi, eliminati agli spareggi di Champions League dal Feyenoord dopo aver buttato alle ortiche il passaggio diretto agli ottavi di finale perdendo contro la Dinamo a Zagabria, una Supercoppa vinta che ha il giusto valore ma che non salva minimamente una stagione, un cammino in campionato che è stato zoppicante e la Coppa Italia ancora nel mirino. La delusione per esser usciti dall’Europa che conta è ancora tanta, ma è evidente che davanti a questa pochezza di risultati ci possano essere dei cambiamenti strutturali che, almeno sulla carta, dovranno dare una stabilità maggiore ed estirpare quel virus dell’apatia che si è installato a Milanello da dopo lo scudetto. Non è un mistero che il club stia sondando diversi profili per il ruolo direttore sportivo, una figura che manca nella dirigenza milanista e che nel calcio italiano è imprescindibile. Andrea Berta, ex Atletico Madrid, è uno dei due nomi più importanti che sono entrati nei radar milanisti ma su di lui ci sono corteggiamenti anche da parte di alcune big della Premier. L’altro nome di spessore è quello di Fabio Paratici, ex ds della Juventus che vedrà scadere ad ottobre la sua squalifica. Più staccati, a oggi, Igli Tare e François Modesto. La figura del ds, che agirebbe di concerto con l’ad Giorgio Furlani, permetterebbe a Moncada di tornare a fare il capo dello scouting e a Ibrahimovic di fare l’advisor. Anche da questa scelta potrebbe passare il futuro della panchina del Milan, con Sergio Conceiçao che, a sua volta, è legato ai risultati.
Cardinale, si dovrebbe mettere in ginocchio e richiamare Maldini (che qualcosa di buono aveva fatto) o Sartori e licenziare tutti gli altri che hanno fatto solo casini.
 
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Tuttosport: nel Milan ora rischia anche i dirigenti. Tre mesi per salvare il salvabile, provare ad entrare in Champions League attraverso una volata molto intensa e complessa e la forte sensazione che, in estate, al Milan ci possa essere una nuova fase di riorganizzazione dirigenziale e una possibile rivoluzione tecnica per quanto concerne panchina e rosa. Insomma, sono praticamente tutti sotto osservazione (anche a Milan Futuro) perché la stagione 2024-25 dei rossoneri, fi no a oggi, è insuffi ciente a livello di obiettivi: fuori dalla lotta scudetto da mesi, eliminati agli spareggi di Champions League dal Feyenoord dopo aver buttato alle ortiche il passaggio diretto agli ottavi di finale perdendo contro la Dinamo a Zagabria, una Supercoppa vinta che ha il giusto valore ma che non salva minimamente una stagione, un cammino in campionato che è stato zoppicante e la Coppa Italia ancora nel mirino. La delusione per esser usciti dall’Europa che conta è ancora tanta, ma è evidente che davanti a questa pochezza di risultati ci possano essere dei cambiamenti strutturali che, almeno sulla carta, dovranno dare una stabilità maggiore ed estirpare quel virus dell’apatia che si è installato a Milanello da dopo lo scudetto. Non è un mistero che il club stia sondando diversi profili per il ruolo direttore sportivo, una figura che manca nella dirigenza milanista e che nel calcio italiano è imprescindibile. Andrea Berta, ex Atletico Madrid, è uno dei due nomi più importanti che sono entrati nei radar milanisti ma su di lui ci sono corteggiamenti anche da parte di alcune big della Premier. L’altro nome di spessore è quello di Fabio Paratici, ex ds della Juventus che vedrà scadere ad ottobre la sua squalifica. Più staccati, a oggi, Igli Tare e François Modesto. La figura del ds, che agirebbe di concerto con l’ad Giorgio Furlani, permetterebbe a Moncada di tornare a fare il capo dello scouting e a Ibrahimovic di fare l’advisor. Anche da questa scelta potrebbe passare il futuro della panchina del Milan, con Sergio Conceiçao che, a sua volta, è legato ai risultati.
parere vostro su Berta?

basta che non porti Simeone perchè stacco col Milan...dico sul serio.

lui NO
 
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Ripeto: sarebbe interessante, visto anche che si parla di Ruttosporc, fare un confronto fra quello che la stampa dice di noi e quello che si dice della Juve.

Io mi ricordo dentro questo forum cosa si diceva del mercato della juve. Li invidiavamo.
Ad oggi siamo virtualmente sotto 2 punti e abbiamo una Supercoppa in più.

Cosa si dice di Giuntoli e Motta? Che ne sarà del loro mercato dato che hanno un bilancio disastrato e hanno speso 200+ milioni? Riusciranno a trattenere Kolo Muani, Kalulu, Veiga e tutti gli altri?

Penso sia in atto un accanimento mediatico senza precedenti, sempre nei confronti della stessa squadra.
 
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Tuttosport: nel Milan ora rischia anche i dirigenti. Tre mesi per salvare il salvabile, provare ad entrare in Champions League attraverso una volata molto intensa e complessa e la forte sensazione che, in estate, al Milan ci possa essere una nuova fase di riorganizzazione dirigenziale e una possibile rivoluzione tecnica per quanto concerne panchina e rosa. Insomma, sono praticamente tutti sotto osservazione (anche a Milan Futuro) perché la stagione 2024-25 dei rossoneri, fi no a oggi, è insuffi ciente a livello di obiettivi: fuori dalla lotta scudetto da mesi, eliminati agli spareggi di Champions League dal Feyenoord dopo aver buttato alle ortiche il passaggio diretto agli ottavi di finale perdendo contro la Dinamo a Zagabria, una Supercoppa vinta che ha il giusto valore ma che non salva minimamente una stagione, un cammino in campionato che è stato zoppicante e la Coppa Italia ancora nel mirino. La delusione per esser usciti dall’Europa che conta è ancora tanta, ma è evidente che davanti a questa pochezza di risultati ci possano essere dei cambiamenti strutturali che, almeno sulla carta, dovranno dare una stabilità maggiore ed estirpare quel virus dell’apatia che si è installato a Milanello da dopo lo scudetto. Non è un mistero che il club stia sondando diversi profili per il ruolo direttore sportivo, una figura che manca nella dirigenza milanista e che nel calcio italiano è imprescindibile. Andrea Berta, ex Atletico Madrid, è uno dei due nomi più importanti che sono entrati nei radar milanisti ma su di lui ci sono corteggiamenti anche da parte di alcune big della Premier. L’altro nome di spessore è quello di Fabio Paratici, ex ds della Juventus che vedrà scadere ad ottobre la sua squalifica. Più staccati, a oggi, Igli Tare e François Modesto. La figura del ds, che agirebbe di concerto con l’ad Giorgio Furlani, permetterebbe a Moncada di tornare a fare il capo dello scouting e a Ibrahimovic di fare l’advisor. Anche da questa scelta potrebbe passare il futuro della panchina del Milan, con Sergio Conceiçao che, a sua volta, è legato ai risultati.
Sarebbe una mossa troppo intelligente per la nostra proprietà
Paratici esattamente per cosa? Per i danni causati a Torino e Londra?
 

nybreath

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Giuntoli disastroso peggio dei nostri.

Non sono d accordo su Giuntoli, fa i suoi danni come tutti, ma è la causa degli attivi di bilancio del napoli, Koulibaly Kim Kvara...

Per me tra l altro ha costruito un gruppo alla juve, che se hanno pazienza 2-3 anni faranno benissimo, hanno preso tanti giovani con potenziale davvero importante.

Sull aspetto economico non parlo, non credo che abbiamo abbastanza informazioni per capire cosa possono fare, che progetto anno, durata etc, sicuramente non ha senso giudicare un DS per 1 anno.
 
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