Commisso a Rtv 38 sul futuro di Chiesa:"Fino ad oggi non abbiamo mai ricevuto nessuna offerta per Chiesa. Non ci sono mai state, non è vero che ne abbiamo ricevute, se qualcuno dice che sbaglio mi porti i documenti. Io a Chiesa voglio bene e gli ho promesso che può andare se porta il giusto prezzo. Vediamo cosa succede, c'è anche la possibilità che rimanga".
Un passo in avanti, il giocatore è cedibile, ed anzi, per come emerge implicitamente dalle dichiarazioni di Commisso, ha chiesto lui di essere ceduto, strappando una promessa in tal senso al suo presidente. Ovviamente, chiedere cifre fuori dal mercato equivale a dichiararne indirettamente la incedibilità, quindi occorrerà quotarlo secondo il mercato attuale e la sua situazione contrattuale, che lo vede potenzialmente firmabile da chiunque a zero, o poco più, tra appena quindici mesi. È ora, e non fra tre mesi, che la Fiorentina può realizzare la cifra, 45-50 milioni di euro, o valore equivalente, ragionevolmente ipotizzabile per Chiesa secondo il corrente mercato. Dunque, siamo messi così. Chi può ora, in Italia, comporre una offerta corrispondente, tenuto conto delle proprie possibilità economico-finanziarie, e delle specifiche preferenze della Viola per eventuali giocatori in contropartita? A ben vedere, pochissimi. Per una eccezionale serie di convergenze, anche il Milan. Vincerà chi saprà portare dalla propria parte il giocatore, convincendolo della bontà della propria proposta sportiva ed economica, obbligando alla trattativa Commisso, e riducendo i suoi margini negoziali. Rocco è stato chiaro: portami una squadra con una giusta offerta, e andrai via. Da Francoforte, a Milano, ed infine a Firenze, la strada è dunque tracciata. Muoviamoci.
