Milan: casting DS: Burdisso, Tare, Paratici, Modesto..

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E' giusto quello che dici, ma Di Vaio c'era da quando c'è Saputo. Di Vaio c'era con Donadoni, con Pippo Inzaghi e con Mihajlovic. E il Bologna veleggiava, costantemente, in una anonima mediocrità. Casualmente, invece, arriva Sartori, e il Bologna in due anni emerge dall'anonima mediocrità e conquista addirittura la Champions. Corretto dividere i meriti, ma a mio parere c'è qualcuno che di questi meriti è il principale destinatario.
Si ma pure castro c'è dai tempi di zirkzee e ha giocato un anno nascosto dalla luce dei riflettori per poi piano piano prendersi posto e scena.
Noi pretendiamo che gente che non capisce nemmeno l'italiano arrivi e si inserisca da subito.

A bologna i giocatori hanno tempi che a milano avranno mai.
 

-Lionard-

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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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A quanto pare Topo Gigio Furlani si è risentito e ha capito che un ruolo alla "Antonello" è più conveniente. Niente stress, niente colpe, anonimato e soldi che arrivano a fine mese. Fa piacere, era lo scenario che gli aveva prospettato Maldini ma che lui con arroganza aveva rifiutato. Ben arrivato comunque, peccato che tu sia giunto a questa conclusione dopo aver buttato via 2 anni e cancellato la dirigenza dello scudetto.

Ora i veri punti cruciali della questione sono 3 e il nome è paradossalmente quello meno importante:
- Chi sceglie il nuovo DS?
- In base a quali criteri?
- Con quali poteri?

Perchè puoi anche scegliere Berta ma se poi lo inserisci nel team integrato e fondamentalmente lo paghi per assumersi le colpe allora di miglioramenti non se ne vedranno. Qui o la/le proprietà fanno un passo indietro, così come Furlani e Ibrahimovic, e si dà tutto in mano al nuovo DS che dovrà ricostruire da zero o quasi oppure è solo il fumo utile per fingere di cambiare tutto senza cambiare nulla. E occhio a Modesto...
 

Ruuddil23

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Ennesimo casting senza senso con nomi che non c'entrano nulla l'un con l'altro sia per ds che per allenatore.
L'incompetenza e il pressapochismo al potere, in pieno stile Fuffani
 

Jino

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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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Sono arrivato al punto che mi basta arrivi un direttore, basta questo.
 
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Tuttosport in edicola: via al casting DS in casa Milan. La decisione entro l'inizio della primavera. La figura andrà ad interfacciarsi con Ibra e Moncada. L’attesa è tanta per intercettare e capire chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan. È una scelta importante quella che dovrà prendere la dirigenza rossonera, perché si tratta di una fi gura e di un ruolo cruciali per cercare di ricostruire un ambiente e una squadra in controtendenza con quanto visto quest’anno e anche la passata stagione. È un passaggio fondamentale, cruciale, perché la figura del ds milanista si dovrà andare a incastrare dentro gli attuali equilibri del quarto piano di Casa Milan e, chiunque arriverà, vorrà avere voce in capitolo specie sulle scelte che riguardano la costruzione della rosa e sulla guida tecnica. Il mese di marzo, di conseguenza, è la deadline naturale per chiunque sarà chiamato a ricoprire quella carica che, al momento, è vuota e per un club come il Milan assume un ruolo ancora più importante, perché sarebbe quel collante ulteriore tra Milanello e Casa Milan.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, nelle ultime settimane, sono spesso presenti presso il centro sportivo rossonero per stare vicino ai giocatori e all’allenatore, ma è quella figura di campo che serve davvero. Però non ci sono profili in pole position, perché la scelta non è ancora stata fatta, con un novero di nomi che sono quelli emersi ovvero Igli Tare (che aspetta un incarico importante e ha continuato ad aggiornarsi), Fabio Paratici (al quale scade la squalifica a giugno), Andrea Berta (ambito da club di Premier League, tra cui l’Arsenal) e François Modesto, ma occhio ad altri profi li che hanno già lavorato in Italia e che potrebbero essere vagliati, come Nicolas Burdisso che non solo ha fatto un buon lavoro alla Fiorentina pur non da primo, ma è stato anche per tre anni compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Inter. Ma, come detto, ci sono solo suggestioni. La sensazione è che la fase calda inizierà tra un 10-15 giorni, quando anche la situazione di classifi ca attuale del Milan inizierà ad avere una conformazione più chiara, specialmente per quel che concerne la lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League dove i rossoneri devono puntare ad arrivare alla quarta piazza. Dare del tempo alla nuova figura del direttore sportivo di ambientarsi, capire la stanza dei bottoni rossonera e i suoi equilibri per poi iniziare ad agire sarà fondamentale e questo tempo glielo si potrà dare facendo una scelta che non travalichi il mese che sta per iniziare. Un mese importante, cruciale, per la stagione 2025-26 del Milan, quella in cui ci sarà la necessità di ripartire nuovamente e nella quale provare a estirpare quel virus che si è insediato da un anno e mezzo e per il quale non è ancora stata trovata la soluzione.

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Andate affancasting
 
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