Non la vedo così semplice poichè ritengo che anche per la "mera" interdizione non bastino moto perpetuo e brutale forza fisica. Bakayoko alla prestanza atletica abbina uno sviluppato senso tattico, tempismo nei contrasti, gioco aereo (in chiave difensiva ed offensiva) ed una (quantomeno) dignitosa padronanza tecnica che ne fanno complessivamente (diversamente da Kessié) un calciatore determinante.
Potendo scegliere, oggi, Bakayoko è quello che occupa il ruolo in questione con maggiore consapevolezza: normale, essendo sempre e solo stato impiegato davanti alla difesa. Se però, come indica l'articolo, il francese non volesse restare in Italia, credo che le basi per lavorare sull'ivoriano ci siano.
Kessié è un calciatore tatticamente ancora in divenire. Però ha già occupato, in carriera, tutti i ruoli della difesa (nasce difensore centrale, ruolo nel quale ha giocato sia in patria che in Serie B, a Cesena) e di centrocampo. Va senza dubbio indirizzato e inquadrato, ma le basi ci sono già e sono senza dubbio molto buone. Tecnicamente non è inferiore a Bakayoko, hanno certamente due stili molto diversi, ma dovuti soprattutto a una conformazione fisica e una resa atletica differente.
C'è chi addirittura auspicherebbe l'utilizzo di Frank come incursore fra le linee, ma visione di gioco, fantasia e abilità offensive sono doti che o hai o non hai.