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Tuttosport: stasera a Marassi contro un Genoa salvo e senza particolari obiettivi ci sarà una sorta di prova generale in vista della fi nale di Coppa Italia in programma mercoledì 14 maggio a Roma, l’unica gara che ormai interessa al Milan in questo amaro finale di stagione. In campo scenderà quindi la formazione migliore, quella che potrebbe essere scelta anche fra nove giorni. Venerdì, invece, la probabile partita a “nascondino” a San Siro contro quel Bologna che contenderà il trofeo in quel dell’Olimpico proprio ai rossoneri. Sergio Conceiçao non dovrebbe sorprendere. Da qualche settimana ha puntato con decisione sul 3-4-3 (o 3-4-2-1 a seconda di come si posizionano Pulisic e Leao, atteso con nuovo look senza treccine) e sta insistendo su modulo e stessi giocatori per trovare le giuste distanze fra i reparti e quell’equilibrio che da quasi due stagioni manca alla squadra rossonera (e nelle quattro gare in cui il Diavolo ha giocato con la difesa a tre, ha in effetti subito solo un gol con l’Atalanta). Il focus del portoghese, non potrebbe essere altrimenti, è su quella coppa che potrebbe permettergli di chiudere con due successi la sua esperienza di cinque mesi al Milan. Conceiçao sa bene che, nonostante gli attestati pubblici della dirigenza, la sua conferma è appesa a un filo. Un filo che potrebbe diventare leggermente più spesso con la vittoria in Coppa Italia, ma comunque sempre assai facile da recidere. Colpa, al di là del gennaio “turbolento” in quel di Milanello e di un contratto da precario, di un rendimento insufficiente in Champions League (dai possibili ottavi diretti all’eliminazione nei playoff ) e in Serie A. Quel campionato dove da settimane Juventus, Bologna, Lazio, Roma e Fiorentina si giocano un posto in Champions, con i rossoneri tristemente distanti al nono posto: «Che sentimenti provo a vedere le altre squadre che si sfi - dano e si superano settimanalmente? Rammarico, rabbia, delusione: tutto - ha spiegato ieri Conceiçao -. È vero che in campionato va così, però non è vero che non giochiamo per niente, abbiamo la responsabilità di rappresentare un club come il Milan. La gestione la faccio col lavoro giorno per giorno, ora pensiamo al Genoa, poi alle due col Bologna». L'unico dubbio per stasera è relativo al centravanti: Jovic, il titolare designato per l'Olimpico, da due giorni è tornato in gruppo, lasciandosi alla spalle la lombalgia, ed è favorito su Gimenez.
