Essere a dieci punti dal quarto posto a Gennaio vorrebbe dire essere attorno ai 30 punti (nella peggiore delle ipotesi, perché è tutto da vedere se la quarta farà un girone d’andata da 40 punti, probabilmente ne farà meno. Lo scorso anno ne fece 35, ma diciamo pure che ne faccia di più difficilmente arriverà a 40), cioè fare 21 punti nelle 16 partite rimanenti del girone d’andata.
Quali margini ci sono per una catastrofe simile (vorrebbe dire vincere solo sette delle prossime 16 partite e perderne 9, manco lo scorso anno con uno dei gironi d’andata più disastrosi del dopoguerra, chiuso a 25 punti, perdemmo così tanto, chiudemmo il girone d’andata con 8 sconfitte. Oppure vorrebbe dire vincerne 5 su 16 restanti -meno di una su tre-pareggiarne 6 e perderne 5)?
Chiedo, eh. Perché se il Milan di Ibrahimovic facesse solo 21 punti nelle prossime 16 di campionato, su 48 punti disponibili, parlare di catastrofe sarebbe l’eufemismo degli eufemismi. Sarebbe un disastro di proporzioni gilgameshiane. Riscriveremmo l’epica stessa della sconfitta e del fallimento. Diventeremmo l’incarnazione stessa della barzelletta sportiva.
Ma cosa deve fare questa squadra per guadagnarsi un po’ di credito?