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Bel post. Scientificamente la questione è parecchio complessa. Se poi al problema di mancanza sufficiente di conoscenza biologica ci aggiungiamo le ideologie è finita, in particolare a livello popolare, dove si riscontra un terrore puro e sorprendente relativo al tema del genere: tanta gente ha un fortissimo bisogno di alzarsi la mattina sapendo che a sto mondo di umani esistono i maschi e le femmine, punto. Il trans è visto con sommo spavento, qualcosa in fondo in fondo di incomprensibile e aberrante. Il bello è che i più spaventati sono quelli autoproclamatisi maschi alpha. Chissà come mai. Eppure i trans non sono un esercito di licantropi che attaccano le città di notte. Io che ho già vissuto diversi anni, finora non ho mai avuto realmente a che fare con tali creature. Potrei morire senza mai averci a che fare.Personalmente fatico sempre a credere a questi complotti, ma rispetto l'opinione altrui. Ma sulla Khelif, e sulla conclusione di Mazzuucco "che voleva gli sport maschili e femminili rigorosamente separati uno dall'altro", qualcosa la voglio aggiungere: mi sembra, come spesso mi accade di leggere, una analisi superficiale, che punta sempre alla pancia di chi legge. Come distinguiamo maschi da femmine? Fenotipicamente ovviamente non basta, visto che nessuno pare dubitare che la Khelif abbia organi sessuali femminili, e nonostante questo dovrebbe, secondo molti, essere esclusa dai combattimenti con le donne. Genotipicamente? Quindi in presenza di un cromosoma xy un individuo si identifica come maschio, mentre con xx e' femmina? Se fosse cosi', e fosse confermata la presenza del cromosoma y nell'atleta algerina, allora costei non potrebbe combattere con le donne. Ma la faccenda e' un poco piu' complessa. In realta' e' il gene sry il responsabile della formazione dei testicoli nel corso dello sviluppo embrionale, e quindi della determinazione del fenotipo maschile. Ma per una serie di ragioni che potete trovare, ci possono essere casi di zigoti XX (femmina , dunque) che porta con se' il gene sry, e quindi avremo un individuo con cromosomi XX (genotipicamente femmina), ma con i testicoli (fonotipicamente maschio), piu' piccoli e che, se ben ricordo, non produce spermatozoi. E questo con chi puo' gareggiare? Se abbiamo detto che solo gli xx possono essere dichiarate femmine, allora costei, dotata di apparato maschile, dovrebbe gareggiare con le donne. Accade anche il contrario, zigota xy, genotipicamente femmina, privo del gene sry, e che quindi sviluppa le ovaie (fenotipicamente donna). E dunque? Se fossi il legislatore potresti allora dire, se xx E ovaie, donna, se xy E testicoli, uomo, ma come chiarisci le altre situazioni. Come fai a privare del diritto a praticare sport ad un individuo semplicemente per una combinazione genetica rara? Immaginate ciascuno di noi in una condizione simile, avete una anomalia genetica di cui non siete responsabili, e avete il talento per praticare uno sport ad alti livelli, ma a causa di un norma carente non potete farlo, perche' non sapete con chi gareggiare. A mio parere una societa' civile, ha l'obbligo di trovare una soluzione.
L'altro grande classico associato è vedere gente informata su questi temi che se gli chiedi un parere rispondono con tanti "dipende", "per quello che ne sappiamo", "forse" e svariati condizionali;
se invece chiedi a certi ignorantoni informati, forse, tramite post su facebook letti la sera al villaggio turistico, vedrai come rispondono in modo netto, risoluto e definitivo
