Mancini: "Troppi attaccanti stranieri, è problema serio"

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Mancini in conferenza stampa:

"Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutto.
Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare primi.
Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno

Fino a dicembre non sarà semplice. I giocatori hanno i club, ma per noi sarà molto difficile.
Però, come ho detto prima, dobbiamo ritrovare entusiasmo e quella spinta deve darcela il fatto che abbiamo vinto il campionato d'Europa.
Dobbiamo ripartire da questo.
Da quando abbiamo iniziato 4 anni fa a oggi i giocatori italiani sono diminuiti, ma noi non possiamo fare nulla di più rispetto a ciò che sta facendo.
Chiamiamo anche chi è in Serie B, un po' di difficoltà le abbiamo ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada

Passare al 3-5-2 ?
Non scarto a priori questa ipotesi, ma deve esserci una motivazione per cambiare modulo.

La mia paura è che cambiando modulo la squadra si allunghi un po', noi fisicamente non siamo fortissimi e abbiamo bisogno di palleggio.
Ma non è da scartare..

Marco Verratti ha preso un colpo e non ce la fa.
Tonali sembra stare abbastanza bene, ma lo valutiamo tra oggi e domani.
Anche Pellegrini lo valuteremo tra oggi e domani.
Per Politano, invece, non sembra nulla di grave
Credo chiameremo Frattesi
Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che non si sente benissimo, ha bisogno di lavorare due settimane e l'ho lasciato a casa.
Gli altri li ho lasciati a casa perché sono due partite, non volevo chiamarne tantissimi.
Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che tante gare le stanno giocando

No, nessuno è tagliato fuori.
Insigne probabilmente sarebbe venuto, ma ha avuto un problema famigliare molto grave

Sicuramente è anomalo,
purtroppo le grandi squadre da un po' di tempo hanno tanti attaccanti stranieri.
L'unico che è lì da un po' di tempo è Immobile: speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti che possano dare un futuro alla Nazionale.
Non è un problema piccolissimo"
Nelle giovanili già ai miei tempi non c'era meritocrazia, presumo che non sia cambiato, anzi: raccomandazioni a gogò.
Non vi era nemmeno spirito formativo: si prendevano i più grossi, i più maturi. Pressapoco stesso principio andando a prendere i pari-età africani.
Infrastrutture che crollano o si spellano.
Insegnanti stessi poco preparati

Senza contare che oggi i bambini iniziano a 6 anni a smanettare sul cellulare.

Dove vogliamo andare?!
 

Djici

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Questo è uno dei mali assoluti.
Ho visto allenatori o presunti tali dei pulcini giocare per il risultato.

Siamo un paese vecchio , in tutto.
In Belgio non ci sono classifiche prima del under 15 se non sbaglio.
Anzi non riportano nemmeno i risultati su internet delle varie partite.
Proprio perché il risultato NON CONTA.
Conta solo la crescita.
Migliorare i giocatori.

L'anno scorso la squadra di mio figlio le ha prese quasi ogni settimana ?.
Ed io ero contentissimo. Mio figlio alla fine mi chiede perché sono contento.
Gli spiego così che a me dei risultati della squadra non può fregare di meno.
Che quello che contava era la sua crescita.
Non solo tecnica. Non solo fisica. Non solo tattica. Ma anche mentale.
Perché quando stai perdendo 4-0 e stai lottando come un leone a l'ultimo minuto significa che stai crescendo come un piccolo guerriero.
Meglio perdere e imparare una lezione che vincere e non imparare nulla.
Meglio giocare il proprio calcio anche quando sei palesemente inferiore a l'avversario che provare a giocare sugli errori del avversario con il pullman sabato alla porta e pronti a fare male nelle transizioni.
Meglio tentare un dribbling di troppo dove perdi palla e l'avversario va a segnare piuttosto che fare la giocata scolastica solo per non perdere palla.

Ovviamente tutto questo vale solo per i giovani.
Ma se non imparano a quella età quando mai imparano a giocare?

Bisogna sprigionare il talento.
Se hai un cervello che funziona la tattica la impari a qualsiasi età.
Invece a giocare non lo impari di certo a 25 anni.
 

Jino

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Lo stesso Mancini schifa la serie A ed esalta la premier. Beh, li è pieno zeppo di stranieri, tra i migliori al modo...eppure la nazionale inglese è forte... un pò quello che accadeva in Italia anni novanta, avevamo i migliori giocatori stranieri al mondo ed avevamo una nazionale eccezionale....

Basta dare la colpa agli stranieri, sono gli italiani ad esser scarsi, fossero forti emergerebbero.
 

Franco

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Presto non ci saranno più italiani in serie a. In alcune partite già adesso è così.
Via subito il vergognoso decreto crescita: un insulto alle persone che guadagnano 1000 euro al mese. Quello è il primo passo. Poi va alzato il numero di giocatori obbligatori provenienti dal vivaio. E qualcosa può migliorare.
Ma il vero problema non risolvibile è che il calcio in Italia interessa sempre meno. E quindi oltre agli spettatori cala anche il numero di giocatori.
 

Djici

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Mancini che dice che ci sono troppi attaccanti stranieri... Però quando mi fa ridere.
Icardi, Podolski, Palacio, Jovetic, Biabiany, Ljajic...
E tornando più indietro ci metto Ibra Adriano Cruz, Martins, Kallon...

Penso che a parte Balotelli, Osvaldo e Eder non abbia mai avuto attaccanti italiani in anni a l'Inter ?

(Magari ho sbagliato... Non riesco a ricordare tutti i nomi delle melme)
 
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In Belgio non ci sono classifiche prima del under 15 se non sbaglio.
Anzi non riportano nemmeno i risultati su internet delle varie partite.
Proprio perché il risultato NON CONTA.
Conta solo la crescita.
Migliorare i giocatori.

L'anno scorso la squadra di mio figlio le ha prese quasi ogni settimana ?.
Ed io ero contentissimo. Mio figlio alla fine mi chiede perché sono contento.
Gli spiego così che a me dei risultati della squadra non può fregare di meno.
Che quello che contava era la sua crescita.
Non solo tecnica. Non solo fisica. Non solo tattica. Ma anche mentale.
Perché quando stai perdendo 4-0 e stai lottando come un leone a l'ultimo minuto significa che stai crescendo come un piccolo guerriero.
Meglio perdere e imparare una lezione che vincere e non imparare nulla.
Meglio giocare il proprio calcio anche quando sei palesemente inferiore a l'avversario che provare a giocare sugli errori del avversario con il pullman sabato alla porta e pronti a fare male nelle transizioni.
Meglio tentare un dribbling di troppo dove perdi palla e l'avversario va a segnare piuttosto che fare la giocata scolastica solo per non perdere palla.

Ovviamente tutto questo vale solo per i giovani.
Ma se non imparano a quella età quando mai imparano a giocare?

Bisogna sprigionare il talento.
Se hai un cervello che funziona la tattica la impari a qualsiasi età.
Invece a giocare non lo impari di certo a 25 anni.
?
 

hiei87

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Il problema sta nei settori giovanili.
Se i club di serie A non puntano sui giocatori italiani è perché sono scarsi, non per una sorta di razzismo al contrario.
Dai nostri settori giovanili non escono giocatori forti. Né italiani, né stranieri.
 
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