Maldini:"Ho parlato con Leao. Dobbiamo vincere. Theo e la CL...".

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Maldini a Sky:"La squadra sta abbastanza bene, siamo in fase di preparazione e abbiamo l'obiettivo di essere pronti in 4 gennaio. Giocheremo tante partite ravvicinate, ripeteremo la prima parte di stagione. Essere a Dubai aiuta, abbiamo recuperato qualche infortunato e grazie anche al caldo ci sono le condizioni ideali per doppi allenamenti. Il ritiro è fatto di lavoro, sacrificio e unità, quindi abbiamo riparlato dei nostri obiettivi".

"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
 
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Maldini a Sky:"La squadra sta abbastanza bene, siamo in fase di preparazione e abbiamo l'obiettivo di essere pronti in 4 gennaio. Giocheremo tante partite ravvicinate, ripeteremo la prima parte di stagione. Essere a Dubai aiuta, abbiamo recuperato qualche infortunato e grazie anche al caldo ci sono le condizioni ideali per doppi allenamenti. Il ritiro è fatto di lavoro, sacrificio e unità, quindi abbiamo riparlato dei nostri obiettivi".

"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"
 

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"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
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"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
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"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
"Ho sentito solo Rafa per capire quale offerta intende accettare tra quelle che sono arrivate". :asd:
 

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"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.

Parla come DEVE parlare un dirigente del Milan.
 

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"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
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Swaitak

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Maldini a Sky:"La squadra sta abbastanza bene, siamo in fase di preparazione e abbiamo l'obiettivo di essere pronti in 4 gennaio. Giocheremo tante partite ravvicinate, ripeteremo la prima parte di stagione. Essere a Dubai aiuta, abbiamo recuperato qualche infortunato e grazie anche al caldo ci sono le condizioni ideali per doppi allenamenti. Il ritiro è fatto di lavoro, sacrificio e unità, quindi abbiamo riparlato dei nostri obiettivi".

"Ho sentito solo Leao tra i giocatori impegnati al Mondiale. Non sapevo le abitudini delle loro Nazionali, gli ho lasciato godere questo impegno fantastico che è la partecipazione al Mondiale. Leao ha fatto due gol, non sono poca cosa, pur giocando poco. E' stata un'esperienza alta e di livello. Giroud ed Hernandez sono protagonisti dall'inizio e siamo orgogliosi di vederli titolari e in finale al Mondiale. Fa piacere vedere Theo in questa veste, il merito grande è il suo. Dopo un inizio di carriera folgorante, si era un po' perso. Si è rimesso in gioco al Milan, ha rinunciato a qualcosa e ha ritrovato lo slancio che un giocatore del suo talento deve avere. Può e deve migliorare ancora".

"Del 2022 mi porto dietro la vittoria dello scudetto. L'immagine è la partita con il Sassuolo, che ha chiuso un triennio con un progetto preciso, quello di tornare competitivo. Noi però siamo il Milan e non ci possiamo accontentare di vincere uno scudetto, dobbiamo essere ancora più ambiziosi. L'aspetto economico nel business calcio è determinante, per essere protagonisti dobbiamo avere ricavi da protagonisti".

"Al 2023 arriviamo con qualche infortunato, speriamo di recuperare tutti. Dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono. Saranno sei mesi molto intensi. Dobbiamo affrontarle da Milan e puntare a vincere. La Champions è l'obiettivo più importante e difficile da raggiungere, ma facciamo passo per passo: la partita con il Tottenham dirà tanto di quello che sarà il nostro cammino in Europa"


Paolo Maldini a Milan Tv"La squadra sta abbastanza bene, è una fase di preparazione e abbiamo l’obiettivo di essere pronto il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate, praticamente ripeteremo la prima parte della stagione che poi è stata interrotta dal Mondiale. Il caldo aiuta, aiuta anche il recupero di qualche infortunato, abbiamo trovato le condizioni ideali per fare anche dei doppi allenamenti, cosa che magari quando siamo a Milanello non facciamo poi tanto spesso. Credo che il ritiro sia fatto di lavoro, di sacrificio e anche di unità. Dopo qualche giorno di distacco ci siamo ritrovati, abbiamo cominciato a riparlare di quelli che devono essere i nostri obiettivi”.

"Infortuni? Abbiamo avuto qualche infortunato, speriamo a gennaio di recuperare tutti o quasi tutti. Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Non li ho sentitii i nazionali, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci.Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

"Theo? Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

"Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

"L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.
e che ha detto Leao ? :asd:
 

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