Il solito rassicurante, gioviale, pacifico, Macron rilascia una circolare del governo da diffondere agli ospedali francesi:
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Gli ospedali civili francesi devono essere pronti ad accogliere un afflusso importante di soldati feriti per una potenziale guerra.
I preparativi devono essere completati entro marzo 2026.
Agendo in coordinamento con la Nato e l’Unione europea, la Francia si dovrà preparare ad affrontare il ricovero, a livello nazionale, di 100 pazienti al giorno per 60 giorni consecutivi, con
picchi di attività che possono raggiungere 250 pazienti al giorno per tre giorni consecutivi."
La ministra della salute:
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Ricordiamoci il COVID. Non c’erano parole abbastanza dure per criticare l’impreparazione del paese. È del tutto normale che il paese anticipi le crisi. Fa parte della responsabilità delle amministrazioni centrali."
E non si parla solo di soldati francesi. La Francia prevede anche la creazione di centri medici nei pressi delle stazioni degli autobus e dei treni, degli aeroporti e dei porti
per consentire il reinserimento dei soldati stranieri nei loro paesi di origine.