M.Giordano: "Musk non mi piace. Appoggia maternità surrogata, chip nel cervello e fuma canne..."

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Anch'io schifo alcune di quelle cose, forse anche più di quanto le schifi Giordano, e non ho problemi a dirlo.
Ma si fa una valutazione d'insieme nel contesto attuale. Il contesto ed il periodo storico mi spingono a pensare che una persona come Musk, pur con alcuni suoi punti molto bassi, in questo momento potrebbe servire tantissimo.

Comunque è normale che nei giudizi di una persona non sia tutto bianco o nero.
Io sono fortemente anti caccia, ma non per questo mi sento un gretino od un naziambientalista dei centri sociali LOL. Direi che sono all'opposto :asd:
Agli invasati non bisogna mai dare corda, neanche quella volta volta su cento che dicono una cosa che si condivide.
Da una parte abbiamo gli invasati che fanno le crociate contro Omero, la Cappella Sistina ecc, dall’altra abbiamo invasati che fanno le crociate, togliendo i libri dalle biblioteche scolastiche, contro Stephen King, R. R. Martin, Murakami, Orwell ecc. Due facce della stessa medaglia. Da evitare entrambe come la peste.
 

Toby rosso nero

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Agli invasati non bisogna mai dare corda, neanche quella volta volta su cento che dicono una cosa che si condivide.
Da una parte abbiamo gli invasati che fanno le crociate contro Omero, la Cappella Sistina ecc, dall’altra abbiamo invasati che fanno le crociate, togliendo i libri dalle biblioteche scolastiche, contro Stephen King, R. R. Martin, Murakami, Orwell ecc. Due facce della stessa medaglia. Da evitare entrambe come la peste.

La censura dell'arte è SEMPRE da condannare. Da "supporter" di De Santis (lo preferivo a Trump nella corsa), un paio di anni fa feci notare che in Florida c'erano comunque eccessi condannabili e che serviva un freno. Non solo per qualche libro di troppo messo al bando, ma anche per le statue coperte con il pipino di fuori. Nemmeno @7vinte arriverebbe a tanto con Ciao Darwin :asd:

Condivido però il "Don't say gay" act, la battaglia sanguinaria alla Disney e la regolamentazione di certi testi nelle scuole infantili ed elementari. Non consentire il libero accesso a testi di palese indottrinazione gender o ideologicamente malsani (che arte non sono), e laggiù in USA ce ne sono un'infinità, lo trovo giusto. Le leggi di De Santis nascono per questo.
Poi se qualche legislatore ha fatto il furbino ficcandoci dentro nella black list i libri di Stephen King (immagino per vendetta politica), Hemingway o Martin,è assolutamente deprecabile.
Ma anche qui servirebbe il buon senso e la regolamentazione. Da fan esaltato di Martin io stesso chiaramente non farei leggere le pagine con le orge di Daenerys o dei Dothraki che si accoppiano con i cavalli ad un bambino di 6 anni.
Oppure Il Mondo Nuovo di Huxley con i suoi "rudimentali giochi sessuali" tra bambini andrebbe spiegato moooolto bene, quando ce lo fecero leggere alle medie delle domande strane ce le ponevamo, ci scherziamo ancora adesso con i miei amici :asd:
Ricordo che alle elementari lessi di nascosto ai miei genitori il Diario di Laura Palmer di Twin Peaks, in allegato a Tv Sorrisi e Canzoni, aveva le pagine attaccate per i minori, ne rimasi abbastanza turbato.
Non si bruciano o bandiscono i libri come Savonarola, ma una regolamentazione severa e accurata nelle scuole, per quanto di buon senso, ci vuole. Questa cosa la possono fare solo i maestri, i professori, i dirigenti scolastici. E spesso sono esattamente loro il problema.
Quindi io prima dei libri e dei testi, rimuoverei le persone ideologizzate nei posti di competenza. Da qui il mio favore alla "commissione anti-woke" proposta da Musk e Trump, che mira più alle persone che all'arte, in questo momento storico la ritengo una cosa fondamentale.
Se poi degenererà in puritanesimo sarò il primo a condannare gli eccessi.
 
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Condivido però il "Don't say gay" act, la battaglia sanguinaria alla Disney e la regolamentazione di certi testi nelle scuole infantili ed elementari. Non consentire il libero accesso a testi di palese indottrinazione gender o ideologicamente malsani (che arte non sono), e laggiù in USA ce ne sono un'infinità, lo trovo giusto. Le leggi di De Santis nascono per questo.
Poi se qualche legislatore ha fatto il furbino ficcandoci dentro nella black list i libri di Stephen King (immagino per vendetta politica), Hemingway o Martin,è assolutamente deprecabile.
Ma anche qui servirebbe il buon senso e la regolamentazione. Da fan esaltato di Martin io stesso chiaramente non farei leggere le pagine con le orge di Daenerys o dei Dothraki che si accoppiano con i cavalli ad un bambino di 6 anni.
Oppure Il Mondo Nuovo di Huxley con i suoi "rudimentali giochi sessuali" tra bambini andrebbe spiegato moooolto bene, quando ce lo fecero leggere alle medie delle domande strane ce le ponevamo, ci scherziamo ancora adesso con i miei amici :asd:
Ricordo che alle elementari lessi di nascosto ai miei genitori il Diario di Laura Palmer di Twin Peaks, in allegato a Tv Sorrisi e Canzoni, aveva le pagine attaccate per i minori, ne rimasi abbastanza turbato.
Non si bruciano o bandiscono i libri come Savonarola, ma una regolamentazione severa e accurata nelle scuole, per quanto di buon senso, ci vuole. Questa cosa la possono fare solo i maestri, i professori, i dirigenti scolastici. E spesso sono esattamente loro il problema.
Quindi io prima dei libri e dei testi, rimuoverei le persone ideologizzate nei posti di competenza. Da qui il mio favore alla "commissione anti-woke" proposta da Musk e Trump, che mira più alle persone che all'arte, in questo momento storico la ritengo una cosa fondamentale.
Se poi degenererà in puritanesimo sarò il primo a condannare gli eccessi.
Ma il problema è che nel momento in cui introduci l’idea che si possano, o addirittura debbano, vietare dei libri, poi chi decide quali vietare e quali no? In base a quali parametri e criteri? Come si stabilisce cosa sia arte o meno? Per dire, per me diverse “opere d’arte” contemporanee sono cahate colossali, ma poi magari vengono gli espertoni a dirmi che sono “opere d’arte” di inestimabile valore storico-culturale, create da un grandissimo artista, un genio, un visionario, che io sono una capra e non capisco e via dicendo.
Capisci che diventa una scelta totalmente arbitraria affidata a chi in un determinato momento decide parametri e criteri. Nel momento in cui accetti che venga vietato il libro di X dal partito Alfa, devi anche essere disposto ad accettare che domani salga al potere il partito Beta che vieta il libro Y.
Per me non va bene e ‘sta gente andrebbe fermata e tenuta ben lontano dai posti di comando perché l’ideologia, di qualsiasi segno e colore, finisce sempre per degenerare. E quando l’ideologia degenera, non ne esce mai nulla di buono.
 

Toby rosso nero

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Ma il problema è che nel momento in cui introduci l’idea che si possano, o addirittura debbano, vietare dei libri, poi chi decide quali vietare e quali no? In base a quali parametri e criteri? Come si stabilisce cosa sia arte o meno? Per dire, per me diverse “opere d’arte” contemporanee sono cahate colossali, ma poi magari vengono gli espertoni a dirmi che sono “opere d’arte” di inestimabile valore storico-culturale, create da un grandissimo artista, un genio, un visionario, che io sono una capra e non capisco e via dicendo.
Capisci che diventa una scelta totalmente arbitraria affidata a chi in un determinato momento decide parametri e criteri. Nel momento in cui accetti che venga vietato il libro di X dal partito Alfa, devi anche essere disposto ad accettare che domani salga al potere il partito Beta che vieta il libro Y.
Per me non va bene e ‘sta gente andrebbe fermata e tenuta ben lontano dai posti di comando perché l’ideologia, di qualsiasi segno e colore, finisce sempre per degenerare. E quando l’ideologia degenera, non ne esce mai nulla di buono.

Non parlo di arbitrarietà, ma di ovvietà.
Un libro così può essere arte per Luxuria, o per un critico letterario del festival di Cannes, ma non può essere accessibile per bambini di una scuola elementare, o stare in una biblioteca infantile senza tremila parental control o avvertimenti.
Io non lo censuro, Luxuria sia libero di acquistarlo privatamente ai suoi nipoti. Voglio evitare che un maestro lo dia in mano a bambini .

9788833142234_0_536_0_75.jpg

E se qualcuno ti dice che sferaebbasta è sublime arte musicale, sei liberissimo di sputargli in faccia, non frenarti :asd:
Così come a quelli che ti dicono che le ciccione nere con la cellulite in bikini sono equivalenti ad Adriana Lima che sfila.

Esistono ancora dei parametri oggettivi, a questo mondo, che si vogliono abbattere in nome di qualcosa che NON è difesa dell'arte. Ripeto, è un problema di persone.
La legge è giusta, l'applicazione a volte no. Che possano degenerare se reinterpretate da esaltati, sono assolutamente con te. Ma certe leggi, soprattutto in USA, sono necessarie.
 
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Non parlo di arbitrarietà, ma di ovvietà.
Un libro così può essere arte per Luxuria, o per un critico letterario del festival di Cannes, ma non può essere accessibile per bambini di una scuola elementare, o stare in una biblioteca infantile senza tremila parental control o avvertimenti.
Io non lo censuro, Luxuria sia libero di acquistarlo privatamente ai suoi nipoti. Voglio evitare che un maestro lo dia in mano a bambini .

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E se qualcuno ti dice che sferaebbasta è sublime arte musicale, sei liberissimo di sputargli in faccia, non frenarti :asd:
Così come a quelli che ti dicono che le ciccione nere con la cellulite in bikini sono equivalenti ad Adriana Lima che sfila.

Esistono ancora dei parametri oggettivi, a questo mondo, che si vogliono abbattere in nome di qualcosa che NON è difesa dell'arte. Ripeto, è un problema di persone.
La legge è giusta, l'applicazione a volte no. Che possano degenerare se reinterpretate da esaltati, sono assolutamente con te. Ma certe leggi, soprattutto in USA, sono necessarie.
Di oggettivo non esiste nulla quando si parla di queste cose. Ci sono quelli che si eccitano con le donne in carne, coi piedi, ecc ci sono brani musicali cacofonici che per alcuni sono opere d’arte e via dicendo.
È un po’ come sui social: chi decide cosa si possa o non si possa dire? Si tratta sempre e comunque di scelte arbitrarie, per me da rigettare.

A ogni modo, per concludere, mi sembra che spesso si esageri. Io da ragazzino andavo sempre con gli amici in un’edicola che aveva riviste zozze di ogni tipo, e quando dico di ogni tipo ti lascio immaginare, di fianco a quelle del taglio e cucito. Fingendoci grandi appassionati di uncinetto e lavori a maglia, ci soffermavamo sulle suddette riviste, facendoci grasse risate su quelle raffiguranti “donne” con eccessi di carne là ove avrebbe dovuto esserci il traforo del Monte Bianco e facendo pensieri peccaminosi esclusivamente guardando le riviste con le donnine ignude con tutti i pertugi al loro posto.
Per farla breve, mi sembra che gli adulti si facciano troppo menate. O, forse, queste menate sono solo un pretesto per altri fini?
Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe che le biblioteche avessero la più vasta scelta possibile, su qualunque tema. Cosa debbano leggere mia figlia e miei due figli lo decideremo la madre e io fino a quando non saranno abbastanza grandi e maturi per poter scegliere in autonomia. E se allora vorranno leggersi “gender queer”, che non so che roba sia di preciso, mi piacerebbe fossero liberi di farlo.
 

Djici

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Di oggettivo non esiste nulla quando si parla di queste cose. Ci sono quelli che si eccitano con le donne in carne, coi piedi, ecc ci sono brani musicali cacofonici che per alcuni sono opere d’arte e via dicendo.
È un po’ come sui social: chi decide cosa si possa o non si possa dire? Si tratta sempre e comunque di scelte arbitrarie, per me da rigettare.

A ogni modo, per concludere, mi sembra che spesso si esageri. Io da ragazzino andavo sempre con gli amici in un’edicola che aveva riviste zozze di ogni tipo, e quando dico di ogni tipo ti lascio immaginare, di fianco a quelle del taglio e cucito. Fingendoci grandi appassionati di uncinetto e lavori a maglia, ci soffermavamo sulle suddette riviste, facendoci grasse risate su quelle raffiguranti “donne” con eccessi di carne là ove avrebbe dovuto esserci il traforo del Monte Bianco e facendo pensieri peccaminosi esclusivamente guardando le riviste con le donnine ignude con tutti i pertugi al loro posto.
Per farla breve, mi sembra che gli adulti si facciano troppo menate. O, forse, queste menate sono solo un pretesto per altri fini?
Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe che le biblioteche avessero la più vasta scelta possibile, su qualunque tema. Cosa debbano leggere mia figlia e miei due figli lo decideremo la madre e io fino a quando non saranno abbastanza grandi e maturi per poter scegliere in autonomia. E se allora vorranno leggersi “gender queer”, che non so che roba sia di preciso, mi piacerebbe fossero liberi di farlo.

Chi decide?
Allo stesso modo che ci sono film vietati ai minorenni o film SCONSIGLIATI agli under 16 o under 12 si può benissimo fare uguale per i libri.

Non è che ci voglia molto.
I parametri sono abbastanza semplici.
 

Toby rosso nero

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Di oggettivo non esiste nulla quando si parla di queste cose. Ci sono quelli che si eccitano con le donne in carne, coi piedi, ecc ci sono brani musicali cacofonici che per alcuni sono opere d’arte e via dicendo.

Non sono per niente d'accordo, ero d'accordo con te sulla potenziale degenerazione estrema delle leggi ma abbiamo idee radicalmente opposte sul resto e non credo possa esserci conciliazione dei punti di vista, se la pensi così.
Quelli si chiamano feticismi o gusti estremi.
Se cadessero elementi di oggettività nel patrimonio artistico o culturale si assisterebbe ad una involuzione, e non ad un'evoluzione. So che sei progressista ma questo non è miglioramento della specie. Allineare tutto allo stesso livello è decadentismo.
Mozart non può essere Sferaebbasta e Adriana lima in bikini non può essere Rosy Bindi in bikini, abbi pazienza.
Quelli sono trend economici. Roba per fare soldi, per seguire mode, non per elevare l'intelletto umano.
Addirittura i cavernicoli rappresentavano le donne in carne per simboleggiare la maternità... un concetto. Un'idea. Un sentimento.
Le modelle deformi in bikini ed esempio di pessima salute icosa mi rappresentano, se non un'inclusività che segue un'ideologia USA del momento?
Ci sono certo casi nella storia come i quadri di Picasso che da scarabocchi hanno dato vita a genere artistici, ma dietro c'è comunque un contesto storico di patrimonio artistico con mille sfacettature e correnti sopravvissute alla prova dei secoli.
La "corrente" delle ciccione in bikini è terminata in 2 anni, appena le aziende hanno cominciato a fallire. Quella dei trapper, sono curioso... credo che tra cinque secoli ancora si parlerà di Mozart, se non lo cancellano, ma ho qualche dubbio che a parità di libertà si parlerà di sferaebbasta.

Poi se a qualcuno piace il fetish o la cacofonia, mica li perseguito o li censuro, massima libertà. Semplicemente vanno considerati per quelli che sono: eccessi da non imporre come elementi universali di bellezza e armonia.

PS. E certo che i tuoi figli da maggiorenni o aìadolescenti consapevoli saranno liberissimi di leggersi quelle robe queer, ma per l'appunto prima c'è una responsabilità di educazione di valori, del genitore e dei maestri. Se ritieni da genitore di assumerti tale responsabilità anche da minorenni, da privato, lo puoi fare e la responsabilità è tua.
In una scuola pubblica con centinaia di altri bambini, quella responsabilità estrema nessuno deve assumersela.
Se no, come esempio che hai fatto, facciamo direttamente vedere i pornazzi ai bambini nelle scuole, prima ancora che sappiano farsi le pippe, e facciamoci tutti delle risate.
Credo che l'umanità possa essere un po' migliore di così, anche se probabilmente si incammina verso l'estinzione.
 

Milanforever26

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Solo io leggendo le affermazioni di Giordano me lo sono immaginato mentre le pronuncia con quella voce da gallina stridula?
Per me un uomo che parla in quel modo non è degno di essere ascoltato per più di tre secondi
 

Sam

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Che Elon Musk sia ormai sia bistrattato dallo star system, che vira prevalentemente a "sinistra", per il suo sostegno a Donald Trump oltre alle posizioni anti-woke, è un dato di fatto e neanche più fa notizia.

Ma se poi a criticare il CEO di Tesla è un giornalista autorevole, delle stesse idee (di destra e pro-Trump), come Mario Giordano, le cose cambiano e c'è sicuramente più curiosità nel sentire il parere.

Giordano, a La Verità, rispondendo ad un lettore che gli ha chiesto della polemica tra Musk e Mattarella, ha affermato: "...detto che Musk ha ragione a criticare i giudici e aggiunto che è un genio, amico di Trump, etc ect, posso sommessamente confermare...che quest’uomo che fa figli con la maternità surrogata, fuma canne in pubblico, ci vuole mandare su Marte e si prepara a impiantarci microchip nel cervello, non mi piace nemmeno un po’? Scusate eh, ma io resto fuori dal coro".

In merito alla maternità surrogata, Giordano fa riferimento, pur senza specificarlo, all'ottavo figlio di Musk dal nome Exa Dark Sideræl, il secondo avuto con la cantante Grimes, nato proprio tramite utero in affitto, reso reato universale in Italia dal governo Meloni.

E sulle "canne in pubblico" si intende la nota ospitata che Musk ebbe da Joe Rogan nel 2018 in cui, durante l'intervista, si fece filmare in diretta mentre fumava marijuana.
Mario Giordano, La Verità, Elon Musk…

C’è un così elevato concentrato di lerciume, che se ci si sofferma per un po’ più di tempo sull’articolo c’è il rischio di rimanerne contaminati.
 
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