La giornalista Monica Colombo sul Milan:"Ci sarebbe il materiale per una serie su Netflix a proposito della ricerca del DS del Milan. Ci sono state tante fughe in avanti, con più candidati in pole in diversi momenti della primavera. Paratici è naufragato per la questione della squalifica, Tare è stato incontrato da Furlani dopo essere stato il preferito da Ibrahimovic e Cardinale. Cardinale poi ha incontrato Paratici, il che significa che era lui il preferito per una serie di motivi. La sensazione è che considerando esitazioni (Tare) e bocciature (Paratici), affari sfumati (Berta), il favorito sembra essere Tony D'Amico dell'Atalanta. Nel caso in cui Gasperini resti a Bergamo potrebbe crescere il partito di chi è incline a privarsi di Tony D'Amico. Il management potrebbe restare lo stesso qualora il Milan dovesse vincere la Coppa Italia".
"L'allenatore? Con Tony D'Amico l'allenatore che ha più chance di arrivare è Sarri anche per una questione di agenti. Sarri aveva rifiutato prima di Natale per il fatto che gli si proponeva un contratto di sei mesi. Per lui sarebbe l'occasione della carriera, era già vicino 10 anni fa con Galliani. Non credo ad un'ipotesi di De Zerbi o di Conte. Alcune sue uscite al Milan non sarebbero tollerate. Ancelotti si può vedere a Milano solo come direttore dell'area tecnica e suo figlio come allenatore. Capello è fuori dal giro da molto tempo. Albertini lo farebbe molto volentieri, ma ha così tante competenze che sarebbe difficile trovargli una collocazione".
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Senza Champions mi aspetto pochissima roba sul versante allenatore (e ancor meno sul mercato...). Uno mezzo emergente, un bollito o uno esperto da mezza classifica.
Sarri mi sembra già troppo (a prescindere che sia adatto o meno alle nostre esigenze).
Vedo che nessuno parla di Thiago Motta. Da nuovo profeta del calcio due anni fa è passato ad allenatore fresco di esonero e dalle capacità dubbie per una big. Pista che personalmente non escludo, se trovano un accordo economico per uno stipendio molto più basso rispetto a quanto percepiva alla Juve e se Thiago Motta ha sete di "vendetta".
Ma alla fine penso che il profilo del prossimo tecnico sia un allenatore italiano (dopo i due flop di Fonseca e Conceicao sarebbe sorprendente che ci riprovino con uno straniero), che sta facendo bene in Serie A o in Serie B, che costa poco e che non sbatte i piedini.