In effetti il buon Carletto ha sempre avuto solo ottime squadre,quindi una grande base su cui impostare il lavoro,sarebbe stato interessante scoprire cosa avrebbe realizzato con squadre prive di tanti campioni
Però bisogna analizzare la situazione quando arrivò da noi. Io mi ricordo benissimo cosa si diceva e non eravamo certo esaltati come lo siamo stati ex-post, dopo aver vinto tutto due volte: Ancelotti era il perdente, Dida era quello della papera contro il Leeds, Costacurta e Maldini erano bolliti, Gattuso un fabbro, Pirlo e Seedorf scarti dell’Inter, Inzaghi gobbo tuffatore, Sheva scontento perché voleva andare al Real per vincere la CL eccetera eccetera eccetera.
È vero che di base avevamo una rosa di grandissimo talento(nei titolari, perché le seconde linee erano così così) ma tutti si sono affermati o consacrati ai massimi livelli o hanno vissuto una seconda giovinezza proprio in quel Milan. Mettere insieme tutti i pezzi del puzzle per creare una squadra leggendaria, perché quel Milan non ha solo vinto ma è stato Leggenda, non era cosa né semplice né banale. Carletto ci riuscì. Poi è normale che, una volta che hai scritto la Storia del club più prestigioso al Mondo insieme al Real, si ricevano offerte da top club infarciti di campioni.
Tornando IT, spero riesca a vincere tutto anche col Brasile. Staccherebbe qualunque altro allenatore sia mai esistito ed esisterà da qui alla fine di questo Pianeta. Se lo meriterebbe alla grande.