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Dopo l'addio di Fabio Fazio a Rai3 di qualche settimana fa e quello di Coletta di quest'oggi, un'altra illustre(
) presentatrice storica ha deciso di lasciare la Rai, ma questa volta l'ha fatto in assoluta autonomia anche perchè il suo programma IN MEZZ'ORA era tra i pochi già confermati per la prossima stagione.
Per la giornalista si tratta di divergenze di vedute e interessi con l'attuale classe politica
“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni” – dice la conduttrice nella lettera inviata ai nuovi vertici aziendali – “Arrivo alle dimissioni irrevocabili perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”. "D’altre parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. Vi auguro buon lavoro, in attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso che sul calendario è a fine giugno“.

Per la giornalista si tratta di divergenze di vedute e interessi con l'attuale classe politica
“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni” – dice la conduttrice nella lettera inviata ai nuovi vertici aziendali – “Arrivo alle dimissioni irrevocabili perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”. "D’altre parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. Vi auguro buon lavoro, in attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso che sul calendario è a fine giugno“.
