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Ancora il pittoresco avvocato Massimo Lovati, che dopo l'intervista a Corona e le frasi ad i suoi assititi ("ignoranti come capre"), rilascia nuove esilaranti dichiarazioni:
"Ho peccato di ingenuità, Corona mi ha fregato. In estate lui mi aveva detto che voleva realizzare una serie televisiva con personaggi di fantasia. Mi diceva “adesso non vanno più di moda Fedez, la Ferragni, Belen, ma personaggi come te o De Rensis”. Doveva essere una sorta di fiction con protagonista un certo “Gerry la rana” nei panni di un avvocato senza scrupoli, sopra le righe, faccendiere, dedito all’alcol e al gioco d’azzardo.
Non è che l’idea mi convincesse del tutto, ma ho detto proviamo. Lui mi diceva “tu sei il personaggio principale”. “Sei Gerry la rana” e comincia a riprendere la casa, il letto, il frigo vuoto. È stato da me fino alle sei del mattino.
Abbiamo bevuto tanto, e lui mi faceva bere sempre più. Diceva: “Vai a ruota libera”, “di’ quello che vuoi”, “usa parole volgari perché quello era il personaggio”. “Tanto poi faccio taglia e cuci ed elimino i nomi”. E invece..
Nella mia carriera ho avuto a che fare con ogni sorta di delinquente, ma non sono mai stato pugnalato alla schiena in questo modo e con questa cattiveria. Sono stato molto ingenuo, anche se ora non voglio accampare scuse.
Sempio c'è rimasto male.
Vedremo cosa deciderà. Ma se mi caccia, non ne farò una malattia.
È vero, io bevo, anche durante qualche diretta televisiva. Ma sia chiaro: io l’alcol lo sopporto bene»
"Ho peccato di ingenuità, Corona mi ha fregato. In estate lui mi aveva detto che voleva realizzare una serie televisiva con personaggi di fantasia. Mi diceva “adesso non vanno più di moda Fedez, la Ferragni, Belen, ma personaggi come te o De Rensis”. Doveva essere una sorta di fiction con protagonista un certo “Gerry la rana” nei panni di un avvocato senza scrupoli, sopra le righe, faccendiere, dedito all’alcol e al gioco d’azzardo.
Non è che l’idea mi convincesse del tutto, ma ho detto proviamo. Lui mi diceva “tu sei il personaggio principale”. “Sei Gerry la rana” e comincia a riprendere la casa, il letto, il frigo vuoto. È stato da me fino alle sei del mattino.
Abbiamo bevuto tanto, e lui mi faceva bere sempre più. Diceva: “Vai a ruota libera”, “di’ quello che vuoi”, “usa parole volgari perché quello era il personaggio”. “Tanto poi faccio taglia e cuci ed elimino i nomi”. E invece..
Nella mia carriera ho avuto a che fare con ogni sorta di delinquente, ma non sono mai stato pugnalato alla schiena in questo modo e con questa cattiveria. Sono stato molto ingenuo, anche se ora non voglio accampare scuse.
Sempio c'è rimasto male.
Vedremo cosa deciderà. Ma se mi caccia, non ne farò una malattia.
È vero, io bevo, anche durante qualche diretta televisiva. Ma sia chiaro: io l’alcol lo sopporto bene»
