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Lo Zenit scontento di Spalletti, che rischia l'esonero. Si pensa a Mancini
La dirigenza dello Zenit è molto delusa dall'andamento della squadra. E Luciano Spalletti rischia il posto, soprattutto se non dovesse riuscire a ribaltare il 2-0 subito dal Basilea in Europa League. Se alla fine della stagione dovessero restare a bocca asciutta, i russi daranno il via ad una rivoluzione che riguarderà anche la guida tecnica. Ed è lo stesso Spalletti ad ammetterlo:"Lo Zenit è una squadra grande e forte che dovrebbe ottenere risultati. Se non lo fa, allora è normale che il mio ruolo e il mio lavoro possa essere messo in discussione. L'unica cosa che posso dire con certezza è che non mi dimetterò, perché so che la situazione può essere aggiustata e che questa squadra può vincere". Il club di San Pietroburgo starebbe già pensando al nuovo allenatore: Mancini (che difficilmente verrà riconfermato dal City) è in pole position.
La dirigenza dello Zenit è molto delusa dall'andamento della squadra. E Luciano Spalletti rischia il posto, soprattutto se non dovesse riuscire a ribaltare il 2-0 subito dal Basilea in Europa League. Se alla fine della stagione dovessero restare a bocca asciutta, i russi daranno il via ad una rivoluzione che riguarderà anche la guida tecnica. Ed è lo stesso Spalletti ad ammetterlo:"Lo Zenit è una squadra grande e forte che dovrebbe ottenere risultati. Se non lo fa, allora è normale che il mio ruolo e il mio lavoro possa essere messo in discussione. L'unica cosa che posso dire con certezza è che non mi dimetterò, perché so che la situazione può essere aggiustata e che questa squadra può vincere". Il club di San Pietroburgo starebbe già pensando al nuovo allenatore: Mancini (che difficilmente verrà riconfermato dal City) è in pole position.