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io invece vado controcorrente, mi spiego..detesto l'Italia e gli italiani per molti motivi svariati, ma su una cosa il popolo italiano l'apprezzo: è uno dei pochi al mondo che ancora si ribella alla cultura ormai inarrestabile del lavoro prima di ogni cosa.
Gli italiani sono uno dei pochi popoli al mondo che ancora si ricorda dell'esistenza dell'OTIUM; gli antichi infatti che erano molto più saggi di noi disprezzavano il lavoro e curavano solo lo spirito e il corpo lasciando al lavoro solo gli schiavi..
Oggi siamo tutti diventati schiavi e ci sentiamo pure svegli, ce ne vantiamo "Lavoro mille mila ore, sono pieno di responsabilità, etc.." che degenerazione e che spreco di vita...
Io disprezzo i popoli come gli asiatici per cui il lavoro è il fine ultimo della vita, che rendono fin dall'infanzia i bambini degli automi, e che studiano e lavorano in media 12-14 ore al giorno...odio la vita frenetica di chi punta solo al successo..
La cosa bella è che poi arriva per tutti il giorno in cui ci si rende conto di aver gettato la propria vita per il reddito..
Purtroppo però ormai sono rimasti in pochi a pensarla così, a volere un mondo dove esistano uomini liberi e non schiavi inconsapevoli..ormai al 90% delle persone a cui faccio sti discorsi nemmeno riescono a coglierne il senso, e anzi una buona parte di loro sa solo rispondere "io amo il mio lavoro, lo faccio volentieri" (poi però vanno in terapia o dormono 3 ore per notte sommersi dai pensieri)..non capiscono che non amano il loro lavoro ma lo status che gli procura.
PS: sul tuo post comunque sono d'accordo, l'Italia è un paese ormai avviato alla morte
Hai usato una definizione quanto meno riduttiva e semplicistica di "Otium": per gli antichi Romani, era ben altro - basta vedere il "De officiis" di Cicerone.