A mio parere un cittadino non deve fare discorsi da economista, deve limitarsi a osservare i dati di fatto:
oggi in una congettura internazionale favorevole, che non sappiamo quanto possa durare, la nostra crescita è praticamente 0
Il nostro debito pubblico è in continua ascesa, nonostante un avanzo primario ormai consolidato da anni, insomma gli interessi sono insostenibili, in questo caso prima delle regole finanziarie devono aver precedenza gli interessi nazionali, insomma non si può far fallire una nazione per permettere ai mercati di arricchirsi ulteriormente, la finanza deve essere lo strumento per regolare l'economia, non la scure che l'abbatte.
Le ricette dei governi da Monti in poi non hanno funzionato, lo spred è calato solo per volontà politica, anche se occorre riconoscere il gran merito di aver spostato buona parte di esso da investitori stranieri.
fortunatamente a oggi solo il 30% del nostro debito pubblico è in mano straniera,
340 miliardi sono in mano alla BCE, ciò significa che vi sono margini di contrattazione sia interna che con l'Europa.
Chiaro che nessuno può chiedere di vedersi cancellati i propri debiti, ma però sicuramente si può trattare sugli interessi e la tempistica di restituzione.
Le misure adottate in questi anni, sono state fortemente penalizzanti per il ceto medio basso, ma praticamente esenti per i poteri forti, le statistiche indicano che i super ricchi si sono ulteriormente arricchiti, di fronte a questo dato è chiaro che decade ogni discorso sull'entità della crisi e sulla richiesta di sacrifici.
In ultima ratio richiedere ai potentati di restituire le ricchezze accumulate agevolandosi della crisi ritengo che sia eticamente ineccepibile.
Insomma ci hanno raccontato un sacco di balle, i problemi non sono le pensioni o il welfare da pagare, ma gli interessi su cui la casta continua ad arricchirsi.
Il resto è noia
PS in tutto questo, forse la famosa terza via cinese potrebbe essere la chiave di tutto, meditate gente, meditate