Secondo me, l'equivoco è a monte. Bonucci non ha l'attitudine caratteriale per fare il capitano, ma soprattutto non ha le capacità tecniche per fare il capitano. Il capitano non è soltanto quello strilla, che caccia qualche urletto, che fa i discorsi motivazionali, che fa i post da leone sui sociale per poi sfornare prestazioni da pecora in campo. Il capitano è quello che dà l'esempio sul campo, che dà sicurezza agli altri, deve essere un punto di riferimento. Maldini era un capitano. Nesta era un capitano. Noi ne abbiamo avuti tanti di capitani, anche senza fascia. Bonucci sbaglia i tempi di uscita, sbaglia i tempi di intervento, sbaglia nelle marcature, sbaglia perché sentendosi una sorta di regista arretrato molto spesso sale e lascia delle voragini indietro e non ha il passo per recuperare, così come non ce l'ha Romagnoli. E quando sbagli tutte queste cose, la squadra non ti segue quando cacci quei tre-quattro urletti, quando provi a motivarla. Non hai credibilità. Il capitano è capitano prima in campo e poi fuori. E questo qui prende quasi 8 milioni per essere un difensore quasi completamente inaffidabile. Dalla sua ha soltanto l'esperienza di 6 titoli consecutivi in Italia, esperienza che francamente non ha quasi mai mostrato da quando è a Milano, anzi. Per dire, Romagnoli con Paletta sembrava un altro difensore anno scorso. Paletta, una capra che ci lasciava sempre in dieci. Io credo che anche Alessio ne stia risentendo. Speravo tanto che quest'anno avessimo trovato il difensore esperto da affiancargli per fargli fare il definitivo salto di qualità. E invece...
La domanda sorgerebbe spontanea: chi dovrebbe essere il capitano se non lui? Purtroppo, il Milan ad oggi non ha capitani. Per capitano non intendo soltanto quello che porta la fascia, intendo il punto di riferimento del gruppo. Per l'impegno che ci mette, soltanto Cutrone sarebbe un onesto capitano, ma per ovvie ragioni non sarà mai nominato ufficialmente come tale.