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L'ex rossonero Leonardo intervistato da Cattelan:"Io sono andato all’Inter per Moratti, una persona come lui che mi parla in quel modo e per il rapporto che avevamo… Io non riesco a dire di no. Galliani? Se mi chiamasse per fare qualsiasi cosa io andrei. Sono due persone che hanno inciso tantissimo nelle mie scelte. Difficile capire il rapporto che avevo con Moratti, io ero all’Inter e avevo rapporto con Moratti. Carlotta sua figlia era molto attiva con le organizzazioni no profit e facevamo un sacco di cose insieme. Incontravo Moratti sempre, avevamo un rapporto che durava da 10-15 anni. Sono scelte facili da prendere: vai all’Inter, al Milan, al Psg…
Il Milan di Berlusconi era una macchina perfetta. Galliani ha una visione dell’insieme. Il Milan di Berlusconi e Galliani ha fatto una rivoluzione. Io da allenatore ho avuto un problema con Berlusconi. Non era più il Milan che doveva vincere tutto, doveva essere gestito. Gruppo già maturo che aveva fatto tanto e che andava verso la fine del ciclo. Abbiamo avuto dei problemi ma nessuno può dire nulla a Berlusconi. Faceva tutto con amore e si percepiva. Algoritmo? Non è vero che il Milan è stato il primo. Ha comunicato molto sull’ algoritmo ma si usa da tanti anni. La decisione non può basarsi solo su quello. La sensazione la parte psicologica è molto importante non contano solo i numeri.
Maldini? Io sono molto di parte, sono molto amico di Paolo. Vedo tutto con l’occhio positivo. Paolo al Milan, queste sono storie bellissime. Non ha fatto solo una carriera grandissima da calciatore, siamo tornati al Milan con Elliot e Paolo ha creato un ambiente talmente positivo, lui e Pioli. ha vinto uno scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions. Ma non solo i risultati le persone erano coinvolte. Era una cosa sana.
All’Inter dopo il Triplete? Per me è stato difficile, scelta complicatissima. Ero molto legato al Milan. È vero che ero uscito con un litigio, ma non conta nulla nei 14 anni che sono stato lì. È stato determinante Moratti, io lo adoro, io lo ammiro, è sempre stato così. Mi chiama a casa sua, era quasi mezzanotte, pochi giorni prima di Natale, un contesto allucinante e io accetto. Prima di andare chiamo Galliani e gli dico sta succedendo questo. Io non ti parlo più, lo so ma io volevo dirtelo, e così. Non mi ha dato la benedizione ma il suo silenzio mi ha permesso di essere più libero. Persona che stimo tanto, per me Galliani molto importante, un esempio".
Il Milan di Berlusconi era una macchina perfetta. Galliani ha una visione dell’insieme. Il Milan di Berlusconi e Galliani ha fatto una rivoluzione. Io da allenatore ho avuto un problema con Berlusconi. Non era più il Milan che doveva vincere tutto, doveva essere gestito. Gruppo già maturo che aveva fatto tanto e che andava verso la fine del ciclo. Abbiamo avuto dei problemi ma nessuno può dire nulla a Berlusconi. Faceva tutto con amore e si percepiva. Algoritmo? Non è vero che il Milan è stato il primo. Ha comunicato molto sull’ algoritmo ma si usa da tanti anni. La decisione non può basarsi solo su quello. La sensazione la parte psicologica è molto importante non contano solo i numeri.
Maldini? Io sono molto di parte, sono molto amico di Paolo. Vedo tutto con l’occhio positivo. Paolo al Milan, queste sono storie bellissime. Non ha fatto solo una carriera grandissima da calciatore, siamo tornati al Milan con Elliot e Paolo ha creato un ambiente talmente positivo, lui e Pioli. ha vinto uno scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions. Ma non solo i risultati le persone erano coinvolte. Era una cosa sana.
All’Inter dopo il Triplete? Per me è stato difficile, scelta complicatissima. Ero molto legato al Milan. È vero che ero uscito con un litigio, ma non conta nulla nei 14 anni che sono stato lì. È stato determinante Moratti, io lo adoro, io lo ammiro, è sempre stato così. Mi chiama a casa sua, era quasi mezzanotte, pochi giorni prima di Natale, un contesto allucinante e io accetto. Prima di andare chiamo Galliani e gli dico sta succedendo questo. Io non ti parlo più, lo so ma io volevo dirtelo, e così. Non mi ha dato la benedizione ma il suo silenzio mi ha permesso di essere più libero. Persona che stimo tanto, per me Galliani molto importante, un esempio".