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Da fare copia-incolla e mettere come risposta agli Juventini quando sui social mettono il link dei vari dizionari della lingua italiana dove si spiega il significato della parola "plusvalenza", per poi condirla con l'immancabile "Quindi? Dov'è il reato? Le plusvalenze le fanno tutti". Chiaro che "le plusvalenze le fanno tutti", anzi, è compito dei manager fare più plusvalenze possibili, anzi, più ne fanno e più sono bravi. Il problema è quando le plusvalenze le fai tarocche, e di conseguenza risultano poi tarocchi anche i bilanci.Secondo quanto emerge dalle motivazioni la Juventus ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione. Nel merito la Corte ha ritenuto che la Juve abbia commesso l'illecito analizzando la documentazione proveniente dai dirigenti del club con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, dalle intercettazioni inequivoche e dalle ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture.
In merito alla sanzione del -15 la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione emersa nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A.
La Corte riferisce di ”impressionante mole di documenti giunti dalla Procura della Repubblica di Torino che ha evidenziato l'intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori”
Sulla punizione per la solo Juventus la Corte ha specificato che per le plusvalenze "non sussistono evidenze dimostrative specifiche per le altre società".
In merito alle intercettazioni: Rilevantissime sono poi le intercettazioni telefoniche o ambientali (e le acquisizioni documentali) citate dalla Procura federale.
La GDS scrive di una sentenza di ben 37 pagine.
In aggiornamento