La Ndranghetus fa valere il suo valore quando non ha rivali. Come nel 2015/2016, quando rimontò un’Inter talmente ridicola da fare 59 goals in tutto il campionato (e la Serie A faceva talmente pena che quella Inter restò in testa fino a Gennaio).
Gli ultimi nove anni non sono la norma, sono stati un’anomalia, mettetevelo in testa.
Basta con questo complesso di inferiorità verso un club che ha vinto nove scudetti di fila solo perché le due milanesi erano andate in default de facto e potevano girare solo coi Ranocchia, Alex, Birsa, Montolivo, Bertolacci, Kuzmanovic, Belfodil, Destro e compagnia.
Senza questo allineamento di pianeti (cioè loro che ritornano competitivi e beneficiano dello stadio proprio quando il calcio milanese entra nel peggior periodo della sua storia ultracentenaria -perché non è mai successo nella sorrida che sia Inter che Milan stessero lontane dalle prime posizioni così a lungo come succeso negli anni 2012-2019) questi nove anni sarebbero stati molto diversi.