Chissà cosa ci sarà in ballo nei prossimi mesi. Ricordo che prima del governo Draghi, c'era il bisogno di "moderare" Libero e fu messo Sallusti, in modo che il quotidiano si piegasse di fronte al nuovo Messia. Ora La Verità passa a sto qui che tra l'altro già cacciò Belpietro quando dirigeva Libero (ed è da lì che fondò La Verità), ed ora quest'ultimo si inchina nuovamente al suo badrone con tanto di fior fiori di milioni in saccoccia (viva la dignità!).
Queste mosse non sono mai casuali, evidentemente c'è qualcosa di grosso in arrivo al punto che il giornalismo mainstream non deve creare problemi. E La Verità era l'unico tra i quotidiani importanti che provavano a dare una narrazione diversa a tutto.