La Maura: stadio e Casa Milan col metodo Cardinale.

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Tuttosport: Un approccio più condiviso per evitare di ripetere gli errori che hanno contribuito allo stallo sul progetto di stadio condiviso con l’Inter a fianco di San Siro. È il metodo che sta seguendo Gerry Cardinale per condurre in porto il tentativo bis, portato avanti dal Milan in autonomia sull’area dell’ippodromo La Maura. Il proprietario rossonero ha intavolato un dialogo con la politica, fatto di incontri con il sindaco Beppe Sala e il governatore Attilio Fontana. Lo dimostra la dinamica della presentazione del progetto del Milan per La Maura entro due settimane. Nell’estate 2019 il club rossonero, insieme all’Inter, era partito senza troppe mediazioni con cubature commerciali molto elevate, finendo per generare la reazione contraria della politica cittadina e dei comitati dei residenti. In questo caso, invece, Cardinale ha scelto una tattica più avvolgente. Il progetto di massima su La Maura dovrà servire a chiarire che il Milan intende puntare soprattutto sullo stadio e sulla sede (ed eventualmente sul centro del settore giovanile e della squadra femminile) con insediamenti commerciali all’interno dell’impianto, non fuori. In questo modo Sala potrà spiegare ai critici che il Milan non intende stravolgere la zona, inserita nel Parco Agricolo Sud.

Vanno in questa direzione anche le parole di Sala: «Il progetto va presentato e non su uno schizzo. Il Milan dirà quali sono le metrature. Per me è decisivo quanto verde rimane e che tipo di parco si può creare. Sono le cose sui cui confrontarsi. Trovo sbagliato l’atteggiamento di chi dice già che non va bene senza aver visto il progetto». Fontana delimita i tempi dopo aver parlato con Cardinale: «La sua volontà è mettere la prima pietra in 2-3 anni». Il fondatore di RedBird evita le forzature con la politica ,ma ha fretta. L’esigenza di non perdere tempo potrebbe spingere a elaborare formule contrattuali flessibili. I terreni de La Maura stanno per essere ceduti da Snaitech alla società immobiliare Fcma. Tra le ipotesi allo studio del Milan c’è anche la possibilità di concordare inizialmente un diritto di superficie con i nuovi proprietari per evitare una doppia compravendita in tempi stretti, con la possibilità di acquistare in un secondo momento.

Del Ben (presidente Parco Sud) a Repubblica:"
Solo un accordo di programma farebbe saltare tutti gli ostacoli.
Ma prima vediamo il pian. Martedì prossimo incontreremo i comitati contrari alla costruzione per spiegare loro quali sono tutti i passaggi necessari. A governare il funzionamento del Parco Agricolo è un regolamento contenuto nel Piano di coordinamento territoriale dell'Ente. Qui si stabilisce che, nel caso di un progetto come quello de La Maura, non si può fare nulla. Un conto sono due campi da tennis per cui si può avanzare una presentazione, un conto sono le volumetrie di uno stadio.
 
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Tuttosport: Un approccio più con- diviso per evitare di ripetere gli errori che hanno contribuito allo stallo sul progetto di stadio condiviso con l’Inter a fian- co di San Siro. È il metodo che sta seguendo Gerry Cardinale per condurre in porto il tentativo bis, portato avanti dal Milan in autonomia sull’area dell’ippodromo La Maura. Il proprietario rossonero ha intavolato un dialogo con la politica, fatto di incontri con il sindaco Beppe Sala e il governatore Attilio Fontana. Lo dimostra la dinamica della presentazione del progetto del Milan per La Maura entro due settimane. Nell’estate 2019 il club rossonero, insieme all’Inter, era partito senza troppe mediazioni con cubature commerciali molto elevate, finendo per generare la reazione contraria della politica cittadina e dei comitati dei residenti. In questo caso, invece, Cardinale ha scelto una tattica più avvolgente. Il progetto di massima su La Maura dovrà servire a chiarire che il Milan intende puntare soprattutto sullo stadio e sulla sede (ed eventualmente sul centro del settore giovanile e della squadra femminile) con insediamenti commerciali all’interno dell’impianto, non fuori. In questo modo Sala potrà spiegare ai critici che il Milan non intende stravolgere la zona, inserita nel Parco Agricolo Sud.

Vanno in questa direzione anche le parole di Sala: «Il progetto va presentato e non su uno schizzo. Il Milan dirà quali sono le metrature. Per me è decisivo quanto verde rimane e che tipo di parco si può creare. Sono le cose sui cui confrontarsi. Trovo sbagliato l’atteggiamento di chi dice già che non va bene senza aver visto il progetto». Fontana delimita i tempi dopo aver parlato con Cardinale: «La sua volontà è mettere la prima pietra in 2-3 anni». Il fondatore di RedBird evita le forzature con la politica ,ma ha fretta. L’esigenza di non perdere tempo potrebbe spingere a elaborare formule contrattuali flessibili. I terreni de La Maura stanno per essere ceduti da Snaitech alla società immobiliare Fcma. Tra le ipotesi allo studio del Milan c’è anche la possibilità di concordare inizialmente un diritto di superficie con i nuovi proprietari per evitare una doppia compravendita in tempi stretti, con la possibilità di acquistare in un secondo momento.
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Vanno in questa direzione anche le parole di Sala: «Il progetto va presentato e non su uno schizzo. Il Milan dirà quali sono le metrature. Per me è decisivo quanto verde rimane e che tipo di parco si può creare. Sono le cose sui cui confrontarsi. Trovo sbagliato l’atteggiamento di chi dice già che non va bene senza aver visto il progetto». Fontana delimita i tempi dopo aver parlato con Cardinale: «La sua volontà è mettere la prima pietra in 2-3 anni». Il fondatore di RedBird evita le forzature con la politica ,ma ha fretta. L’esigenza di non perdere tempo potrebbe spingere a elaborare formule contrattuali flessibili. I terreni de La Maura stanno per essere ceduti da Snaitech alla società immobiliare Fcma. Tra le ipotesi allo studio del Milan c’è anche la possibilità di concordare inizialmente un diritto di superficie con i nuovi proprietari per evitare una doppia compravendita in tempi stretti, con la possibilità di acquistare in un secondo momento.

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Vanno in questa direzione anche le parole di Sala: «Il progetto va presentato e non su uno schizzo. Il Milan dirà quali sono le metrature. Per me è decisivo quanto verde rimane e che tipo di parco si può creare. Sono le cose sui cui confrontarsi. Trovo sbagliato l’atteggiamento di chi dice già che non va bene senza aver visto il progetto». Fontana delimita i tempi dopo aver parlato con Cardinale: «La sua volontà è mettere la prima pietra in 2-3 anni». Il fondatore di RedBird evita le forzature con la politica ,ma ha fretta. L’esigenza di non perdere tempo potrebbe spingere a elaborare formule contrattuali flessibili. I terreni de La Maura stanno per essere ceduti da Snaitech alla società immobiliare Fcma. Tra le ipotesi allo studio del Milan c’è anche la possibilità di concordare inizialmente un diritto di superficie con i nuovi proprietari per evitare una doppia compravendita in tempi stretti, con la possibilità di acquistare in un secondo momento.

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Vanno in questa direzione anche le parole di Sala: «Il progetto va presentato e non su uno schizzo. Il Milan dirà quali sono le metrature. Per me è decisivo quanto verde rimane e che tipo di parco si può creare. Sono le cose sui cui confrontarsi. Trovo sbagliato l’atteggiamento di chi dice già che non va bene senza aver visto il progetto». Fontana delimita i tempi dopo aver parlato con Cardinale: «La sua volontà è mettere la prima pietra in 2-3 anni». Il fondatore di RedBird evita le forzature con la politica ,ma ha fretta. L’esigenza di non perdere tempo potrebbe spingere a elaborare formule contrattuali flessibili. I terreni de La Maura stanno per essere ceduti da Snaitech alla società immobiliare Fcma. Tra le ipotesi allo studio del Milan c’è anche la possibilità di concordare inizialmente un diritto di superficie con i nuovi proprietari per evitare una doppia compravendita in tempi stretti, con la possibilità di acquistare in un secondo momento.

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Ma prima vediamo il pian. Martedì prossimo incontreremo i comitati contrari alla costruzione per spiegare loro quali sono tutti i passaggi necessari. A governare il funzionamento del Parco Agricolo è un regolamento contenuto nel Piano di coordinamento territoriale dell'Ente. Qui si stabilisce che, nel caso di un progetto come quello de La Maura, non si può fare nulla. Un conto sono due campi da tennis per cui si può avanzare una presentazione, un conto sono le volumetrie di uno stadio.
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Ma è questa?
 

gabri65

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Ma è questa?

Sì, è questa. C'è un'altra area sulla destra non ripresa dalla foto, sempre facente parte del complesso.

Ma sarebbe da notare la scarsa densità di costruzioni, e quindi di abitanti. Il "polmone verde" lo chiamano. Ci saranno 20 alberi in croce.

Come fai a non dire che tutte le catene umane sono organizzate in malafede dai soliti criminali maledetti, il solito cancro che attanaglia il paese da oltre 30 anni, quelli che vanno sotto il nome di democratici progressisti.
 
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