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Sebbene non se ne parli granchè sui media, con l'ormai avvenuto passaggio di proprietà dell'Inter dai cinesi agli americani, gli investimenti del PCC nel mondo del calcio europeo lanciati nel 2015-2016 perdono la squadra più importante ancora in loro possesso.
Nel 2023, i cinesi sono usciti anche dal West Bromwich e dallo Slavia Praga, tra gli ultimi club che controllavano interamente.
Queste uscite precipitose, che lasciano puntualmente squadre in pessime condizioni economiche, fanno seguito alle moltissime avvenute negli scorsi anni, a partire dalla clamorosa escussione del Milan nel 2018 ad opera di Elliott, senza dimenticare soggetti importanti come Aston Villa, Nizza, Southampton, Parma, ADO Den Haag e diverse altre.
Da segnalare anche la passata partecipazione del 20% di Wanda Group nell'Atletico Madrid, venuta meno da diversi anni.
Ad oggi, la ormai ristretta compagnia di club europei di proprietà cinese comprende appena 4 club.
1) Wolverhampton Wanderers (Premier League - Fosun International)
Il Wolverhampton, venuta meno l'inter, è sicuramente il principale "gioiello della corona" ancora in mani cinesi e con una salda presenza in Premier League; il colosso Fosun ha infatti acquisito il club nel 2016, garantendo al club l'ininterrotta presenza in Premier dal 2018 dopo diversi anni di assenza, e anche una qualificazione EL nel 2019-2020.
Nonostante siano nella lega più ricca e famosa del mondo, la proprietà sta affrontando grattacapi finanziari non da poco, e infatti già si discute la vendita di Josè Sa e Pedro Neto, tra i giocatori più importanti, per "ragioni finanziarie"
Che il club sia da anni di fatto subappaltato in maniera vergognosa a Mendes e la sua cricca, che ne hanno annullato l'identità e reso una colonia di portoghesi controllati dalla sua agenzia, è ulteriore indicazione che qualcosa non va.
2) Espanyol (Segunda Division - Rastar Group (HK))
Dopo più di 25 anni in massima serie, dal 2020 la squadra si barcamena tra prima e seconda divisione, con una proprietà distante e in difficoltà che fa riferimento ad Hong Kong subentrata nel 2016 e in cerca di una via di uscita.
Si è qualificata ai playoffs e potrebbe tornare in liga a fine stagione, cosa che dovrebbe renderla più appetibile
3) Granada (Primera Division - Desports)
Club che ricordiamo per la passata presidenza Pozzo, che ne aveva garantito la permanenza fissa in Liga, è passato in mano al colosso sportivo cinese Desports nel 2016.
Ad oggi naviga in cattive acque ed è appena retrocesso in segunda division, con proprietario irreperibile dal 2022.
4) Reading (League One - Dai Yongge)
Caso praticamente unico nel panorama calcistico europeo, il Reading è l'ultimo club cinese controllato da un privato e non da un grande gruppo.
Come era facile capire, è anche di gran lunga il club cinese che se la passa peggio: dopo l'arrivo del nuovo e misterioso proprietario Dai Yongge nel 2017, il club ha continuato a macerare nei bassifondi della seconda divisione inglese fino alla retrocessione in League One al termine della scorsa stagione.
Il club si trova ora nella bassa classifica e attanagliato da una gravissima crisi finanziaria, con proprietario sparito e pieno di debiti che da chissà dove ha recentemente svenduto ad un club concorrente, il Wycombe, il centro sportivo del club per pagare i debiti con i fornitori.
Ad oggi, a fortissimo rischio fallimento per la disperazione dei tifosi che hanno lanciato una campagna social per denunciare una situazione che fa rabbia a chiunque ami il calcio.
Ad onor di cronaca, va segnalata anche una residua partecipazione cinese nel Manchester City: un misero 1%, diluito negli anni, che fa ancora riferimento al colosso cinese CITIC.
Nel 2023, i cinesi sono usciti anche dal West Bromwich e dallo Slavia Praga, tra gli ultimi club che controllavano interamente.
Queste uscite precipitose, che lasciano puntualmente squadre in pessime condizioni economiche, fanno seguito alle moltissime avvenute negli scorsi anni, a partire dalla clamorosa escussione del Milan nel 2018 ad opera di Elliott, senza dimenticare soggetti importanti come Aston Villa, Nizza, Southampton, Parma, ADO Den Haag e diverse altre.
Da segnalare anche la passata partecipazione del 20% di Wanda Group nell'Atletico Madrid, venuta meno da diversi anni.
Ad oggi, la ormai ristretta compagnia di club europei di proprietà cinese comprende appena 4 club.
1) Wolverhampton Wanderers (Premier League - Fosun International)
Il Wolverhampton, venuta meno l'inter, è sicuramente il principale "gioiello della corona" ancora in mani cinesi e con una salda presenza in Premier League; il colosso Fosun ha infatti acquisito il club nel 2016, garantendo al club l'ininterrotta presenza in Premier dal 2018 dopo diversi anni di assenza, e anche una qualificazione EL nel 2019-2020.
Nonostante siano nella lega più ricca e famosa del mondo, la proprietà sta affrontando grattacapi finanziari non da poco, e infatti già si discute la vendita di Josè Sa e Pedro Neto, tra i giocatori più importanti, per "ragioni finanziarie"
Che il club sia da anni di fatto subappaltato in maniera vergognosa a Mendes e la sua cricca, che ne hanno annullato l'identità e reso una colonia di portoghesi controllati dalla sua agenzia, è ulteriore indicazione che qualcosa non va.
2) Espanyol (Segunda Division - Rastar Group (HK))
Dopo più di 25 anni in massima serie, dal 2020 la squadra si barcamena tra prima e seconda divisione, con una proprietà distante e in difficoltà che fa riferimento ad Hong Kong subentrata nel 2016 e in cerca di una via di uscita.
Si è qualificata ai playoffs e potrebbe tornare in liga a fine stagione, cosa che dovrebbe renderla più appetibile
3) Granada (Primera Division - Desports)
Club che ricordiamo per la passata presidenza Pozzo, che ne aveva garantito la permanenza fissa in Liga, è passato in mano al colosso sportivo cinese Desports nel 2016.
Ad oggi naviga in cattive acque ed è appena retrocesso in segunda division, con proprietario irreperibile dal 2022.
4) Reading (League One - Dai Yongge)
Caso praticamente unico nel panorama calcistico europeo, il Reading è l'ultimo club cinese controllato da un privato e non da un grande gruppo.
Come era facile capire, è anche di gran lunga il club cinese che se la passa peggio: dopo l'arrivo del nuovo e misterioso proprietario Dai Yongge nel 2017, il club ha continuato a macerare nei bassifondi della seconda divisione inglese fino alla retrocessione in League One al termine della scorsa stagione.
Il club si trova ora nella bassa classifica e attanagliato da una gravissima crisi finanziaria, con proprietario sparito e pieno di debiti che da chissà dove ha recentemente svenduto ad un club concorrente, il Wycombe, il centro sportivo del club per pagare i debiti con i fornitori.
Ad oggi, a fortissimo rischio fallimento per la disperazione dei tifosi che hanno lanciato una campagna social per denunciare una situazione che fa rabbia a chiunque ami il calcio.
Ad onor di cronaca, va segnalata anche una residua partecipazione cinese nel Manchester City: un misero 1%, diluito negli anni, che fa ancora riferimento al colosso cinese CITIC.