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Tuttosport in edicola: ci sono giocatori che non ti accorgi di quanto sono importanti fino a quando non ti mancano. Oppure, fino a quando ritornano. La bella notizia che arriva da Marsiglia ha il sorriso di Simon Kjaer. Otto mesi dopo l’infortunio, il danese ha dato risposte importanti in campo. Fugate le nubi dei pessimisti, quelli che ‘e se poi vista la gravità dello stop non torna come prima?’: a vederlo sembra essere ancora un giocatore che in rossonero può fare la differenza. Kjaer con Tomori e Kalulu, quando stanno tutti bene, è un trio di centrali da leccarsi i baffi, per quanto fatto vedere. Allora sbiadisce anche il dispiacere per aver visto deviare verso il Newcastle un Sven Botman che a lungo è stato un desiderio di mercato del Milan. L’olandese, giovane di fisico e prospettiva, sarebbe stato un profilo da mettere sullo stesso livello del duo anglo-francese Tomori-Kalulu, affermatisi come titolari nella passata stagione. Anche perché, se fosse andato in porto l’affare, l’esborso sarebbe stato oneroso (acquisto da oltre 30 milioni di euro). La proprietà del Milan, però, ha sempre avuto presente che a Milanello, mentre il mercato cominciava a muoversi, Kjaer continuava il suo percorso di guarigione. Con barba e capelli sempre più lunghi, quasi stesse scontando una condanna a starsene lontano dal campo. Ora ha dato un taglio netto a entrambi, quasi si volesse presentare al meglio anche dal punto di vista estetico sul campo, da vero principe della difesa. Quello che avevano imparato a conoscere i tifosi del Milan e che anche ai piani alti Elliott non aveva scordato. Quando la trattativa per Botman si è raffreddata, a spingere il piede sul pedale del freno è stata proprio la proprietà rossonera. Che avrebbe dissentito rispetto al direttore dell’area tecnica Maldini, il primo regista nel voler portare a Milano il gigante ex Lille. Alla fine ha prevalso l’input arrivato da Elliott: fiducia a Kjaer. Che senza l’arrivo di Botman sarebbe rimasto la terza opzione in rosa, mentre con l’arrivo dell’olandese avrebbe perso i gradi in gerarchia. Una dimostrazione di stima che, visto quanto dimostrato dal giocatore specie nell’amichevole di Marsiglia, dovrebbe essere ampiamente ripagata con le prestazioni sul campo. Sul fronte del mercato, poi, si andrà a completare il reparto con un altro giocatore giovane, che vada a coprire la casella della quarta scelta, con Kjaer fermo nella gerarchia. Magari, anzi, toccherà proprio a lui svezzarlo e sgrezzarlo, con l’eventualità che ne esca un altro Tomori. La certezza però resta il biondo centrale, al quale a questo punto non resta che tornare a incantare in rossonero anche in gara ufficiale.