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Ricardo Kakà al Corsera
Ricardo Kakà sul calcio italiano e sul livello della Serie A
«La mia ex squadra come del resto tutto il vostro movimento sta attraversando un buon momento. Dopo anni in cui c’era solo la Juventus a dominare in Italia e far voce la voce grossa in Europa, quest’anno tre squadre italiane su otto sono arrivate fra le prime otto di Champions League. Premier League a parte, credo che la A sia il torneo più competitivo. Nella Liga trionfano sempre solo Real e Barcellona, in Ligue 1 prevale il Psg, la Bundesliga è del Bayern. In Italia ci sono sei squadre in corsa per tre posti in Champions».
Ricordi e consigli dopo l’Euroderby Milan-Inter vissuto nel 2005
«Restare concentrati. Ogni dettaglio conta, è importante la gestione delle emozioni. C’era elettricità nell’aria, la città sembrava in attesa dell’evento. La gente non parlava d’altro».
Campioni di ieri, campioni di oggi: Kakà su Giroud e Ibrahimovic
«Ma anche nella squadra attuale ci sono giocatori di esperienza. Giroud che ha vinto con la Francia o Ibrahimovic che vive tanto lo spogliatoio, aiutano i giovani».
Kakà sui risultati raggiunti da Paolo Maldini versione dirigente
«Osservando i suoi comportamenti da giocatore e valutando la sua professionalità e la sua intelligenza, si intuiva che qualsiasi cosa avesse fatto ci avrebbe messo impegno e passione. Avere come punto di riferimento un giocatore che ha vinto tanto e il cui nome è legato alla storia del Milan conta. Un ragazzo guarda Paolo che ha sollevato cinque Champions e si convince “voglio essere come lui”».
Un consiglio per Charles De Ketelaere
«I paragoni non mi sono mai piaciuti. La mia storia è già stata scritta, intravvedere delle similitudini comporta una responsabilità in più. Se avessi la possibilità gli direi di andare in campo con la mente libera, facendo quelle giocate che gli hanno procurato l’interesse del Milan».
E due battute su Rafael Leao
«Di sistemare al più presto la questione della multa. Mi piace da impazzire e vorrei che restasse al Milan. La causa con lo Sporting Lisbona credo che influisca anche sul rendimento. È comprensibile: come puoi andare in campo e non pensarci?».
Kakà sulle armi di Milan e Inter per vincere l’Euroderby
«Se recupera la velocità di Rafa, e l’opportunismo di Giroud. L’interista da contenere è Lautaro. Gli basta poco per orientare la partita».
La finale si giocherà ad Istanbul…
«Non solo si ripete il derby ma è identica la sede della finale. E, se si ricorda, allo stadio Ataturk si sarebbe dovuto giocare nel 2020 ma poi l’evento fu rinviato per la pandemia. Se poi il Milan incontrasse il Real di Ancelotti sarebbe ancora più magico. Il 10 giugno è anche il compleanno di Carlo!».
Ricardo Kakà sul calcio italiano e sul livello della Serie A
«La mia ex squadra come del resto tutto il vostro movimento sta attraversando un buon momento. Dopo anni in cui c’era solo la Juventus a dominare in Italia e far voce la voce grossa in Europa, quest’anno tre squadre italiane su otto sono arrivate fra le prime otto di Champions League. Premier League a parte, credo che la A sia il torneo più competitivo. Nella Liga trionfano sempre solo Real e Barcellona, in Ligue 1 prevale il Psg, la Bundesliga è del Bayern. In Italia ci sono sei squadre in corsa per tre posti in Champions».
Ricordi e consigli dopo l’Euroderby Milan-Inter vissuto nel 2005
«Restare concentrati. Ogni dettaglio conta, è importante la gestione delle emozioni. C’era elettricità nell’aria, la città sembrava in attesa dell’evento. La gente non parlava d’altro».
Campioni di ieri, campioni di oggi: Kakà su Giroud e Ibrahimovic
«Ma anche nella squadra attuale ci sono giocatori di esperienza. Giroud che ha vinto con la Francia o Ibrahimovic che vive tanto lo spogliatoio, aiutano i giovani».
Kakà sui risultati raggiunti da Paolo Maldini versione dirigente
«Osservando i suoi comportamenti da giocatore e valutando la sua professionalità e la sua intelligenza, si intuiva che qualsiasi cosa avesse fatto ci avrebbe messo impegno e passione. Avere come punto di riferimento un giocatore che ha vinto tanto e il cui nome è legato alla storia del Milan conta. Un ragazzo guarda Paolo che ha sollevato cinque Champions e si convince “voglio essere come lui”».
Un consiglio per Charles De Ketelaere
«I paragoni non mi sono mai piaciuti. La mia storia è già stata scritta, intravvedere delle similitudini comporta una responsabilità in più. Se avessi la possibilità gli direi di andare in campo con la mente libera, facendo quelle giocate che gli hanno procurato l’interesse del Milan».
E due battute su Rafael Leao
«Di sistemare al più presto la questione della multa. Mi piace da impazzire e vorrei che restasse al Milan. La causa con lo Sporting Lisbona credo che influisca anche sul rendimento. È comprensibile: come puoi andare in campo e non pensarci?».
Kakà sulle armi di Milan e Inter per vincere l’Euroderby
«Se recupera la velocità di Rafa, e l’opportunismo di Giroud. L’interista da contenere è Lautaro. Gli basta poco per orientare la partita».
La finale si giocherà ad Istanbul…
«Non solo si ripete il derby ma è identica la sede della finale. E, se si ricorda, allo stadio Ataturk si sarebbe dovuto giocare nel 2020 ma poi l’evento fu rinviato per la pandemia. Se poi il Milan incontrasse il Real di Ancelotti sarebbe ancora più magico. Il 10 giugno è anche il compleanno di Carlo!».