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Non è che Trump sia scemo o avesse tutti i torti su tutto.Che poi tanti ironizzano su Trump, ma lui è stato il primo a definire quello che facevano gli USA in politica estera come nulla più che un gigantesco spreco di soldi per non ottenere nulla, e infatti appena le truppe si sono ritirate in 4 giorni è tornato tutto come prima. Se anche fossero stati 100 anni solo coi fucili puntati non avrebbero cambiato niente, solo sprecato vite, risorse e denaro per non cambiare nulla e ha avuto ragione, come del resto pensano tutti i repubblicani, i quali hanno sempre detto che invece che buttare soldi nei paesi esteri l'america farebbe prima ad investire sulla sicurezza interna e sulle infrastrutture.
Però un miliardario, plurifallito che paga meno tasse di una commessa di Starbucks qualche problema di credibilità lo ha. Per sé stesso e per chi rappresenta.
Non assolverei i repubblicani, perché le porcherie estere in medio oriente le hanno cominciate i Bush. Con loro, il "pericoloso idealismo" tipico dei democratici era diventato un argomento repubblicano.
Idealismo è qualsiasi vaneggiamento di missione civilizzatrice.
Che poi cosa si vuole civilizzare? Senza la cultura arabo islamica, quella greco romana sarebbe mai emersa?
Avete mai letto i nomi delle stelle?
Se vuoi civilizzare il medio oriente con una cultura bi-trimillenaria alle spalle (per quanto in ritirata), cosa dovresti fare con l'Africa?
Certo, c'erano i Clinton quando partirono i primi bombardamenti in risposta agli assalti alle ambasciate.
Ma stiamo parlando del paese in cui un presidente, ex generale, denunciò l'esistenza del complesso militare industriale che fin dagli anni '60 infiltrava la politica e guidava le scelte.
Le elezioni USA ormai muovono troppi soldi, è una plutocrazia più che una democrazia.
E gli americani sono fra i più ignoranti che vi siano sulla terra, zero consapevolezza di quello che hanno combinato in giro per il mondo e di come vengono percepiti.
E quante volte hanno finito per creare il prossimo mostro che gli si rivolta contro?
Quante volte si può sbagliare nel considerare alleato (occasionale) quello che è un nemico permanente?
È vero che la politica la fai giorno per giorno, con i partner che di volta in volta trovi, ma ci voleva un genio per capire che se togli una dittatura in Iraq finisci per favorire l'Iran?
E del Pakistan? Quanto ti sei potuto fidare in tutta la guerra contro il terrorismo?
E gli Stinger per abbattere gli elicotteri d'assalto Sovietici, agli Afghani e prime milizie radicali islamiste chi li diede?
Questo al netto delle relazioni pericolose fra famiglia Saud e vertici USA prima, durante e dopo 9/11.
Lasciarli nel loro brodo e difendere la civiltà come la intendiamo noi a casa nostra.
Ah, comunque Cinesi e Talebani amiconi , al pari di Cinesi e Iraniani. Basta non parlare dei centri di rieducazione per gli Uiguri.
Niente di nuovo sotto al cielo.
La Francia guidata da un cardinale era alleata con monarchie protestanti.
È la politica bellezza!