Partita stavolta profondamente condizionata da errori individuali abbastanza seri. Essi non sono casuali, ma derivanti da deficit di personalità agonistica su cui tutti vorranno riflettere per il futuro. Nei fatti il miglior piano tattico, anche il più diligente ed efficace, sembra non servire se, al primo prevedibile cambio di ritmo del match, derivante non da primizie tecniche o soluzioni tattiche, ma da un surplus di agonismo degli avversari, qualcuno va in apnea, e perde il controllo dei propri gesti. È il peccato della gioventù, si dirà, ma allora occorrerà che questi giovani si irribustiscano con queste terribili esperienze, o qualcuno inietti un po' di saper fare per tenere in queste partite. Ed è la seconda che perdiamo quest'anno dalla Juve in questo modo. Non è casuale.
