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Il Fatto Quotidiano in edicola oggi, 26 gennaio, pubblica l'inchiesta, dei magistrati di Torino e della FIGC, che fa tremare la Juventus. Si indaga sull'accordo tra il club, quindi Agnelli, e gli ultras. Per garantire la pace e la quiete allo stadio, il club garantiva agli stessi ultras bagarinaggio esclusivo e sugli affari della malavita organizzata. Ecco quello che scrive il prefetto Pecoraro:"Con il dichiarato intento dimantenere l’ordine pubbliconei settori dello stadio occupatidai tifosi ‘ultras’, (Agnelli)non impediva ai tesserati,dirigenti e dipendenti dellaJuventus di intrattenererapporti costanti e duraturicon i cosiddetti ‘gruppi ultras’,anche per il tramite econ il contributo fattivo di esponentidella malavita organizzata,autorizzando lafornitura agli stessi di dotazionedi biglietti e abbonamentiin numero superioreal consentito, anche a creditoe senza presentazione deidocumenti di identità deipresunti titolari, così violandodisposizione di norme dipubblica sicurezza sulla cessionedei tagliandi per assisterea manifestazioni sportivee favorendo, consapevolmente,il fenomeno delbagarinaggio”. L'accusa più grave, però, è quella degli inquirenti sportivi:"Agnelli Hapartecipato personalmente,inoltre, in alcune occasioni, aincontri con esponenti dellamalavita organizzataedella tifoseria‘ultras’". Inoltre, un ex ultras, in un'intercettazione, diceva:"Io vado a trovare il presidenteAndrea Agnelli in ufficioogni tre per due". Il caso Juventus interessaanche la commissione parlamentareAntimafia, che martedìprossimo ascolterà i magistratitorinesi che conduconol’inchiesta.