E' un'operazione da grandissimi dal punto di vista del business ma da mediocri nei piani : prendi un giovane, lo formi (nel frattempo non vinci nulla) e quando lo porti a un buon livello lo vendi per ripartire da zero con un nuovo giocatore?
Ma siamo il milan o l'ajax?
Djerry, senza offesa, questo modo di fare calcio non è da big.
Ma siamo nel 2018, siamo in Italia, siamo nella serie A disperata coi diritti tv più bassi di tutti e siamo "questo" Milan.
Io capisco l'ideale di grandeur che dovrebbe sempre appartenerci, ma come dice Julio Velasco "se la realtà è come è e non come vorresti che fosse, ti devi adattare a questa realtà".
Se non comprendiamo e non ci adattiamo all'abisso che il mercato internazionale scava nei confronti del nostro italiano, a cui persino la Juve deve rendere conto, e se non notiamo che pure all'interno dello stesso noi per mille motivi rincorriamo e non siamo considerabili come big, allora non usciremo mai proprio da quella mediocrità che citi.
Ebbene sì: due-tre anni da Ajax o Tottenham o Arsenal, flirtando coi primi 4 posti senza alcuna pretesa di vincere qualcosa, sono ciò che servono per tornare a fare il Milan.
Che sarà comunque nella migliore delle ipotesi un modo diverso di essere big rispetto ad anni fa, come appunto anche la Juve dimostra.
A margine, non c'è niente di mediocre a sostituire Jorginho con Fabian Ruiz, guadagnandoci pure. Perché poi il segreto è sempre come reinvesti quei soldi.
P.S.: preceduto nel concetto da [MENTION=293]juventino[/MENTION]