J.Jesus:"Qualsiasi cosa detta contro un nero è razzismo ora"

[A.C Milan 1899]

Se dici “*****” a un nero è razzismo, punto. Non gli ha deto “scemo” o “pirlone”. Gli ha detto proprio “*****”, che è una parola che solitamente, almeno dalle mie parti, non viene usata per insultare un bianco o un asiatico, ma quelle persone che hanno la pelle più scura. Dai, ragazzi, su. Se neanche dire “*****” per insultare un nero è razzismo, allora cosa lo è? È una parola che non devi dire. Così come non devi deri “*******” a una donna, “muso giallo” a un asiatico o “saponetta” a un ebreo. Sono insulti che insultano una persona non perché fanno o dicono qualcosa di sbagliato, ma perché hanno etnia o sesso diverso dal nostro.

Voglio vedere voi se in giro per il mondo vi chiamassero “mafioso”.

Ma per piacere, era romeno e conosceva poco l’inglese, nella sua lingua manco esiste da quello che sentito la differenza tra nero e *****. Che doveva fare? Anche parlare nella propria lingua madre deve essere punito, adesso? Dai, smettiamola con ste robe da social justice warriors.

 

[Magnus_Marcus]

Mi dispiace ma non puoi avere un'opinione diversa, finirà in qualche lager

 

[IDRIVE]

Ha perfettamente ragione. Premetto che sulla vicenda ho letto tre righe, ma parlo in generale e dico la mia sul fatto che veramente stiamo passando il limite, ma stavolta per eccesso. Seguo il basket da 30 anni, e fino a pochi anni fa, i (bravissimi) giocatori neri, sia nelle telecronache che negli articoli venivano familiarmente chiamati "Black" o "Colored", tipo: "Grande prova in area dei due Colored di Pesaro", oppure: "Due tiri liberi per il Black di Milano", il tutto senza alcuna malizia, ma solo grazie al colorito (ecco, vedete? non ci vuole nulla... ahahaha) linguaggio del basket. Se nel forum ci sono altri ragazzi che seguono la palla a spicchi sanno cosa sto dicendo. Nel senso: il giocatore che sta battendo i due tiri liberi (e che è un mio fratello, beninteso) ha la pelle nera, lo chiamo "black", che problema c'è? Come devo chiamarlo, "Yellow"? Eppure siamo arrivati al punto anche in questo caso si rischiano le carte bollate e il tribunale.

 

[willcoyote85]

Se dici “*****” a un nero è razzismo, punto. Non gli ha deto “scemo” o “pirlone”. Gli ha detto proprio “*****”, che è una parola che solitamente, almeno dalle mie parti, non viene usata per insultare un bianco o un asiatico, ma quelle persone che hanno la pelle più scura. Dai, ragazzi, su. Se neanche dire “*****” per insultare un nero è razzismo, allora cosa lo è? È una parola che non devi dire. Così come non devi deri “*******” a una donna, “muso giallo” a un asiatico o “saponetta” a un ebreo. Sono insulti che insultano una persona non perché fanno o dicono qualcosa di sbagliato, ma perché hanno etnia o sesso diverso dal nostro.

Voglio vedere voi se in giro per il mondo vi chiamassero “mafioso”.

partita sospesa?

 

[dottor Totem]

Mentre tutti sono arrabbiati contro il quarto uomo per l'episodio di ieri sera a Parigi(https://www.milanworld.net/ass-arbitro-frase-razziste-psg-basaksehir-gara-sospesa-vt97348.html ), l'allenatore del Benfica - Jorge Jesus - va contro corrente.

"Va molto di moda parlare di razzismo, ma io come libero cittadino ho il diritto di pensarla alla mia maniera. Per esprimere un giudizio completo dovrei sapere cosa è successo esattamente ieri a Parigi, ma diciamo che oggi qualsiasi cosa dici su un nero viene sempre presa come un segnale di razzismo. Se dici la stessa cosa su un bianco, allora non è razzismo. Ormai nel mondo ha preso piede un certo tipo di pensiero".

Grande inutile coraggio di Jesus.
L'episodio di ieri mette solo in mostra una leggerezza da parte del quarto uomo.
È stato chiaro fin da subito che non ci fosse una connotazione dispregiativa nell'utilizzo della parola "negru" pronunciata dall'arbitro ma un malinteso linguistico su cui hanno fondato una rivendicazione che francamente si può considerare pretestuosa.
Escludendo l'offesa a sfondi razziali è rimasta comunque una individuazione sulla base della pelle che bisogna considerarlo razzista. O almeno è quello che cercano i media di imporre.
Se tra un mucchio di gente indico un asiatico e dico "cinese" o "filippino" sto esprimendo razzismo? Sarò al massimo superficiale ma la connotazione razzista non la vedo.
Quello che vedo è al posto di dibattimenti pacati e costruttivi su questi argomenti un razzismo al contrario che provoca solo inutili e sterili scontri verbali.

 

[claudiop77]

Allora pretendo la parità di diritti per pelati, bassi, grossi, brutti, ecc...

Ci sono ambienti in cui purtroppo il razzismo è dilagante e non è solo una parola sbagliata. Non andiamo a cercarlo dove non c'è.

Questa è una leggerezza, ci può anche stare una sospensione ma senza demonizzarlo.
In altri casi invece c'è ignoranza (tipo gli ultras che provocano l'avversario con offese di tutti i tipi).

Il razzismo, quello vero, è un'altra cosa.

 

[AntaniPioco]

Si rischia la vita professionale a dire cose del genere oggi, massima stima

 

[hakaishin]

Se dici “*****” a un nero è razzismo, punto. Non gli ha deto “scemo” o “pirlone”. Gli ha detto proprio “*****”, che è una parola che solitamente, almeno dalle mie parti, non viene usata per insultare un bianco o un asiatico, ma quelle persone che hanno la pelle più scura. Dai, ragazzi, su. Se neanche dire “*****” per insultare un nero è razzismo, allora cosa lo è? È una parola che non devi dire. Così come non devi deri “*******” a una donna, “muso giallo” a un asiatico o “saponetta” a un ebreo. Sono insulti che insultano una persona non perché fanno o dicono qualcosa di sbagliato, ma perché hanno etnia o sesso diverso dal nostro.

Voglio vedere voi se in giro per il mondo vi chiamassero “mafioso”.

Stai un po’ mischiando capre e cavoli
Il quarto uomo ROMENO, parlando nella sua lingua, per indicare la persona da espellere ha detto NEGRU che in romeno vuol dire NERO e non *****. Già questo fa tutta la differenza del mondo

Poi cosa c’entra mafioso? Mafioso è un’illazione, se non ne hai le prove come fai ad indicare uno dicendo “quello mafioso “?

Dai per cortesia..basta ciarpame stile pd

 

[hakaishin]

Grande inutile coraggio di Jesus.
L'episodio di ieri mette solo in mostra una leggerezza da parte del quarto uomo.
È stato chiaro fin da subito che non ci fosse una connotazione dispregiativa nell'utilizzo della parola "negru" pronunciata dall'arbitro ma un malinteso linguistico su cui hanno fondato una rivendicazione che francamente si può considerare pretestuosa.
Escludendo l'offesa a sfondi razziali è rimasta comunque una individuazione sulla base della pelle che bisogna considerarlo razzista. O almeno è quello che cercano i media di imporre.
Se tra un mucchio di gente indico un asiatico e dico "cinese" o "filippino" sto esprimendo razzismo? Sarò al massimo superficiale ma la connotazione razzista non la vedo.
Quello che vedo è al posto di dibattimenti pacati e costruttivi su questi argomenti un razzismo al contrario che provoca solo inutili e sterili scontri verbali.

Infatti punita l’intera Romania e va ammonita la lingua romena che dovrà immediatamente cambiata la parola NEGRU con una parola buonista per poter definire il colore nero che a sua volta non potrà mai più essere chiamato colore nero ma colore indefinito di pari dignità al bianco

 

[sottoli]

Ma per piacere, era romeno e conosceva poco l’inglese, nella sua lingua manco esiste da quello che sentito la differenza tra nero e *****. Che doveva fare? Anche parlare nella propria lingua madre deve essere punito, adesso? Dai, smettiamola con ste robe da social justice warriors.

Ma sì dai, ha ragione.
Se dici bianco a un bianco non si incazza.
Ma se usi un termine raziale, tipo crucco a un tedesco, mangiaspaghetti a un italiano, o bucodelcucroccante a un francese, o musogiallo a un cinese vuoi che non si incazzi?
È perché stai insultandolo in base alla sua etnia e non alla sua personalità (al netto del discorso sulla lingua rumena di ieri che mi sembra un po' too much come attaccamento al razzismo)