Italia: solo 12 convocabili da Milan Juve e Inter. In attacco...

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Il problema che abbiamo in Italia c'è anche negli altri paesi.
Il punto è che non si vuole far emergere quelli bravi,ma vanno avanti solo i procuratori. Gente come Mino Raiola ha rovinato il calcio italiano,ma nessuno lo dice.
Ma non solo lui, la maggior parte dei procuratori sono lestofanti che affossano il proprio assistito in cambio di un ingaggio straordinario e non meritato.
Poi ci sarebbe bisogno pure di premi di valorizzazione..
 
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Però devi considerare che non ci sono neanche italiani top, giovani e meno giovani, che giocano all’estero. E sai benissimo che le squadre straniere mandano gli osservatori un po’ ovunque a partire dalla giovanili e sicuramente l’Italia è tra le mete degli scout. Quindi manca proprio il materiale umano in Italia, non sono i top club italiani a non vederlo.
Questo è un bel discorso ma non credo affatto le cose stiano così.
Non scordiamo che recentemente a mondiali ed europei di categoria inferiori abbiamo fatto bene o molto bene.
Abbiamo anche noi i 15,17enni forti.

Chiediamoci semmai perché, come giustamente dici, i nostri ragazzi non vanno a giocare in giro per l'Europa.
Non vanno o non li vogliono?
 
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Non sono d'accordo, perché questo dovrebbe valere anche per gli altri paesi europei, eppure Spagna, Germania, Francia, Inghilterra se la passano tutte discretamente bene come movimenti.

Sui movimenti non c'è paragone, ma cosi anche sul materiale.

In quei paesi nascono talenti, da noi no.
 
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Il problema che abbiamo in Italia c'è anche negli altri paesi.
Il punto è che non si vuole far emergere quelli bravi,ma vanno avanti solo i procuratori. Gente come Mino Raiola ha rovinato il calcio italiano,ma nessuno lo dice.
Mino Raiola però non aveva in mano solo giocatori italiani...

il calcio in italia si rovina per vari motivi, ma manca materiale,
proprio c'è scarsezza in italia, pesante scarsezza.
 
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La crisi del calcio italiano in un numero abbastanza eloquente. 12, come i giocatori totali convocabili dalle tre big: Milan (solo 4), Inter e Juve. E nessun attaccante, a parte Pio Esposito.

MilanInterJuve_PerNewsletter-1.jpg
Ricordo che per un certo periodo la nazionale andava in giro con Eder e hanno avuto il coraggio di convocare anche Schelotto.
Diciamo che da quando il bacino d'utenza è l'Inter, che è la conclamata squadra di sistema, la nazionale ha collezionato solo figure di melma
 

Lineker10

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La crisi del calcio italiano in un numero abbastanza eloquente. 12, come i giocatori totali convocabili dalle tre big: Milan (solo 4), Inter e Juve. E nessun attaccante, a parte Pio Esposito.

MilanInterJuve_PerNewsletter-1.jpg
Secondo me la Nazionale tornerà ad essere competitiva quando avremo un gruppo di giocatori cresciuti in settori giovanili stranieri oppure che giocano gran parte della loro carriera all'estero.

Se aspettiamo che sia il sistema italiano a migliorare le cose, oppure se pensiamo che questa Serie A possa produrre giocatori di livello per la Nazionale, passeremo generazioni intere ad aspettare.
 

Lineker10

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Attualmente il calcio italiano è in una fase di crisi molto simile a quella vissuta nel secondo dopoguerra, tra anni '50 e anni '60, quando si usciva sempre al primo turno (quattro volte), mentre nel '58 nemmeno ci si qualificò; la soluzione all'epoca fu la chiusura delle frontiere, che riaprirono soltanto quindici anni dopo nel 1980.
Adesso ci troviamo in una situazione praticamente speculare, perché anche a 'sto giro siamo usciti due volte al primo turno, mentre altre due non ci siamo nemmeno qualificati.
Ora, la soluzione non può essere una chiusura diretta delle frontiere, perché con l'UE non è possibile, ma una soluzione simile dovrebbe essere adottata comunque indirettamente, evitando di andare a comprare all'estero, puntando sui nostri giovani, ma come? Non ne ho la più pallida idea.
Innanzitutto hai la maggior parte delle proprietà straniere che se ne strafregano di puntare sui giovani italiani; forse si potrebbe immaginare un sistema di incentivi e disincentivi sull'utilizzo di stranieri ed italiani, non lo so, ma andrebbe presa una decisione forte a livello federale, anche se anche lì mi sembra che non freghi niente a nessuno della situazione.
Resta il fatto che quelli riportati dall'articolo sono dati gravissimi, perché se nemmeno più Milan, Juventus ed Inter sono in grado di rifornire la nazionale, non vedo chi altro dovrebbe farlo.
E' una questione di governance, di sistema e infine di cultura, secondo me.

Quante squadre in Italia puntano seriamente sul proprio settore giovanile per avere giocatori in prima squadra? Quante ne hanno perlomeno 5-6 in rosa che provengono dal proprio settore giovanile? Quante ne hanno piu di 10?
Vado a memoria: nessuna. Neanche una. Neanche quelle di bassa classifica o di Serie B.

Guardiamo la Spagna invece.
Real e Barca da sempre puntano sulla propria cantera, ne fanno un proprio fiore all'occhiello e elemento chiave della propria identità.
Ma non solo loro.

L'Athletic Bilbao come noto ha solo giocatori baschi in rosa della prima squadra e in tutti i settori giovanili, e ha come obiettivo principale quello di produrre giocatori del proprio territorio. E' obiettivo che viene prima di vincere, addirittura, che rispetto all'identità basca è un obiettivo molto molto secondario.
Poi c'è la Real Sociedad, che non è radicale come l'Athletic ma ha il medesimo obiettivo identitario basco e territoriale.

Poi ci sono Villarreal, Valencia, Atletico Madrid, Espanyol, Osasuna, Celta Vigo: tutte società che investono tanto nel settore giovanile e che anche si identificano con la propria comunità. Anche per loro avere giocatori del proprio territorio è obiettivo primario.

Ora, tutte queste società che ho citato hanno come minimo 6 o 7 giocatori del proprio settore giovanile. Alcune di queste ne hanno piu di 15-20 addirittura.

Tradotto vuol dire che il CT della Spagna, solo pescando nella Liga, ha un bacino enorme nel quale scegliere i migliori.
Poi ci sono quelli che giocano all'estero ovviamente, perchè la Spagna i propri campioni li esporta anche (insieme agli allenatori).
Un bacino enorme e fiorente.

Eppure hanno normative speciali per ottenere questo? No. Anzi, loro sono i pionieri di una certa logica, quella della nota legge Beckham e sono grandi importatori di stranieri.

Qual è dunque l'elemento chiave? E' il sistema di gestione, è l'obiettivo che si pone la Liga come lega e ciascuna società poi nello specifico.

Per me se cerchiamo il problema del calcio italiano lo troviamo tutto qui dentro. E' una questione prima di tutto culturale, poi di conseguenza di politica del calcio.
 
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E' una questione di governance, di sistema e infine di cultura, secondo me.

Quante squadre in Italia puntano seriamente sul proprio settore giovanile per avere giocatori in prima squadra? Quante ne hanno perlomeno 5-6 in rosa che provengono dal proprio settore giovanile? Quante ne hanno piu di 10?
Vado a memoria: nessuna. Neanche una. Neanche quelle di bassa classifica o di Serie B.

Guardiamo la Spagna invece.
Real e Barca da sempre puntano sulla propria cantera, ne fanno un proprio fiore all'occhiello e elemento chiave della propria identità.
Ma non solo loro.

L'Athletic Bilbao come noto ha solo giocatori baschi in rosa della prima squadra e in tutti i settori giovanili, e ha come obiettivo principale quello di produrre giocatori del proprio territorio. E' obiettivo che viene prima di vincere, addirittura, che rispetto all'identità basca è un obiettivo molto molto secondario.
Poi c'è la Real Sociedad, che non è radicale come l'Athletic ma ha il medesimo obiettivo identitario basco e territoriale.

Poi ci sono Villarreal, Valencia, Atletico Madrid, Espanyol, Osasuna, Celta Vigo: tutte società che investono tanto nel settore giovanile e che anche si identificano con la propria comunità. Anche per loro avere giocatori del proprio territorio è obiettivo primario.

Ora, tutte queste società che ho citato hanno come minimo 6 o 7 giocatori del proprio settore giovanile. Alcune di queste ne hanno piu di 15-20 addirittura.

Tradotto vuol dire che il CT della Spagna, solo pescando nella Liga, ha un bacino enorme nel quale scegliere i migliori.
Poi ci sono quelli che giocano all'estero ovviamente, perchè la Spagna i propri campioni li esporta anche (insieme agli allenatori).
Un bacino enorme e fiorente.

Eppure hanno normative speciali per ottenere questo? No. Anzi, loro sono i pionieri di una certa logica, quella della nota legge Beckham e sono grandi importatori di stranieri.

Qual è dunque l'elemento chiave? E' il sistema di gestione, è l'obiettivo che si pone la Liga come lega e ciascuna società poi nello specifico.

Per me se cerchiamo il problema del calcio italiano lo troviamo tutto qui dentro. E' una questione prima di tutto culturale, poi di conseguenza di politica del calcio.
Non sottovalutare i problemi economici.
I club italiani non potendo e non volendo programmare fanno solo speculazione.

Il nostro calcio è morto.

Ma sono dinamiche che noi su questi lidi denunciamo da lustri.


Il brand è salvo e saltiamo sul brand.
 

Lineker10

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Non sottovalutare i problemi economici.
I club italiani non potendo e non volendo programmare fanno solo speculazione.

Il nostro calcio è morto.

Ma sono dinamiche che noi su questi lidi denunciamo da lustri.


Il brand è salvo e saltiamo sul brand.
Il calcio spagnolo sotto codesto aspetto non è messo tanto meglio, anzi.

Per il resto si, lo diciamo ormai da tanto tempo.

La prima società ad essere morta e sepolta è proprio il nostro Milan, che oggi non rappresenta piu nulla. E' un nome vuoto che non si identifica con niente.
Il Milan è solo un mezzo per uno scopo e ormai siamo in buona compagnia, molte società sono gestite come noi.
 
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