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Te credo che è arrivato solo all'Italia, le letterine se le scambiano Malagò e Bach
In realtà una situazione scabrosa non diversa è già capitata alla Bielorussia, ma lì la questione è molto ampia.
Purtroppo Bach non è riuscito a dimostrare nel dettaglio dove e come questa autonomia del CONI viene meno, perché finché il presupposto fisso è che c'è autonomia solo se chi mette i soldi non può controllare dove finiscono, allora il problema è di chiara lettura per tutti.
Fin quando le motivazioni del mancato rispetto della Carta Olimpica sono: "è così, non va bene, vi sospendiamo, cambiate legge, punto", il confronto non è alla pari.
Infine è ovvio ed evidente che al momento devono confermare le Olimpiadi, per fare scappare il più tardi possibile gli sponsor. Ma c'è ancora tanta strada da fare e non dipende certo solo dalle pressioni del CIO.
Si rischia di non poter far partecipare molti paesi magari ancora in difficoltà con la pandemia, e soprattutto gli atleti devono a prescindere rendere conto alle regole sovrane dei rispettivi paesi in tutto il mondo.
Gli interessi del governo giapponese e del CIO sono alti, per me si faranno per questi motivi. Ma i dubbi ci sono ancora eccome e comunque si rischia edizioni monche tipo Los Angeles e Mosca.
Altro che Malagò e Spadafora
Io non amo entrare in questione politica su questi schermi, perché il clima è fomentato e di sicuro non mi metto a parlarne su MilanWorld
Ma occhio che Conte ci azzecca proprio zero, o comunque il nome ed il cognome di questo intoppo è tutt'altro e risiede nel precedente Governo Conte: Giancarlo Giorgetti.
Se siamo qui a questo stallo, è solo per lui e per la sua riforma.
Amico mio, sai come me che il PdC è responsabile dell'indirizzo politico generale.
Ergo, se non ha messo una toppa a questa faccenda, la colpa è di Conte.
Onori e oneri