ISS:"Il virus cambierà nostro futuro".

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Brusaferro, dell'ISS, a Repubblica sul coronavirus e su ciò che ci aspetta in futuro:"Riaperture? Il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere. Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello “stop and go”. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo. Il rallentamento c’è. Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti. Dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti. La sfida da una parte è certamente quella di garantire assistenza in ospedale a chi ne ha bisogno ma dall’altra è anche quella di occuparsi di chi ha pochi sintomi. Questi cittadini devono fare l’isolamento, a casa o in una struttura protetta. Quando saremo a zero casi cosa accadrà? Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus. Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione".

Burioni:"Quando tutto riaprirà (e non sarà a breve) dovremo andare tutti in giro con la mascherina, da cambiare ogni sei ore".
 

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Brusaferro, dell'ISS, a Repubblica sul coronavirus e su ciò che ci aspetta in futuro:"Riaperture? Il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere. Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello “stop and go”. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo. Il rallentamento c’è. Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti. Dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti. La sfida da una parte è certamente quella di garantire assistenza in ospedale a chi ne ha bisogno ma dall’altra è anche quella di occuparsi di chi ha pochi sintomi. Questi cittadini devono fare l’isolamento, a casa o in una struttura protetta. Quando saremo a zero casi cosa accadrà? Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus. Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione".

E' un disastro. Non torneremo più alla vita di prima. Passeranno anni. E quando ci torneremo, non saremo più gli stessi.

Maledetti cinesi.
 

AntaniPioco

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Sono d'accordo con burioni, bisogna distribuire massicce dosi di mascherine alla popolazione intera, con obbligo inderogabile di indossarle quando si esce. Già solo in questo modo il rischio di contagio si abbasserebbe il tanto che basta per riprendere qualche attività...

Fermo restando che come fanno notare in tanti la casa non è un posto sicuro, le famiglie abitano in luoghi che comunque richiedono sempre un po' di promiscuità. Un distanziamento sociale in casa non è del tutto possibile, e spesso un contagiato non rischia più tanto di infettare degli sconosciuti, ma proprio i familiari mentre rimane a casa
 

Milanforever26

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Brusaferro, dell'ISS, a Repubblica sul coronavirus e su ciò che ci aspetta in futuro:"Riaperture? Il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere. Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello “stop and go”. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo. Il rallentamento c’è. Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti. Dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti. La sfida da una parte è certamente quella di garantire assistenza in ospedale a chi ne ha bisogno ma dall’altra è anche quella di occuparsi di chi ha pochi sintomi. Questi cittadini devono fare l’isolamento, a casa o in una struttura protetta. Quando saremo a zero casi cosa accadrà? Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus. Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione".

Burioni:"Quando tutto riaprirà (e non sarà a breve) dovremo andare tutti in giro con la mascherina, da cambiare ogni sei ore".

Sarà la volta buona che caleranno il jolly della "realtà virtuale"..e con sta scusa vivremo tutti da casa..concerti, viaggi, esperienze...uno schifo di finto mondo..mamma mia...

Ma del resto in qualche modo doveva pur finire lo stile di vita degli ultimi anni che era insostenibile a livello ambientale ed economico..

Inizio a temere ci sia qualcosa dietro a tutta sta storia
 

Ruuddil23

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Brusaferro, dell'ISS, a Repubblica sul coronavirus e su ciò che ci aspetta in futuro:"Riaperture? Il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere. Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello “stop and go”. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo. Il rallentamento c’è. Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti. Dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti. La sfida da una parte è certamente quella di garantire assistenza in ospedale a chi ne ha bisogno ma dall’altra è anche quella di occuparsi di chi ha pochi sintomi. Questi cittadini devono fare l’isolamento, a casa o in una struttura protetta. Quando saremo a zero casi cosa accadrà? Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus. Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione".

Burioni:"Quando tutto riaprirà (e non sarà a breve) dovremo andare tutti in giro con la mascherina, da cambiare ogni sei ore".

Terrificante oserei dire
 

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Sarà la volta buona che caleranno il jolly della "realtà virtuale"..e con sta scusa vivremo tutti da casa..concerti, viaggi, esperienze...uno schifo di finto mondo..mamma mia...

Ma del resto in qualche modo doveva pur finire lo stile di vita degli ultimi anni che era insostenibile a livello ambientale ed economico..

Inizio a temere ci sia qualcosa dietro a tutta sta storia

Nel mondo attuale nulla succede per caso.
 

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Spero di sbagliarmi ma sono pronto a scommettere che un vaccino realmente efficace non uscirà mai. O magari solamente tra anni
 

Tifo'o

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Brusaferro, dell'ISS, a Repubblica sul coronavirus e su ciò che ci aspetta in futuro:"Riaperture? Il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere. Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello “stop and go”. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo. Il rallentamento c’è. Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti. Dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti. La sfida da una parte è certamente quella di garantire assistenza in ospedale a chi ne ha bisogno ma dall’altra è anche quella di occuparsi di chi ha pochi sintomi. Questi cittadini devono fare l’isolamento, a casa o in una struttura protetta. Quando saremo a zero casi cosa accadrà? Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus. Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione".

Burioni:"Quando tutto riaprirà (e non sarà a breve) dovremo andare tutti in giro con la mascherina, da cambiare ogni sei ore".

 
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