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Dal 2009 il primo ministro Netanyahu non ha mai trovato qualcuno che lo deponesse, ma ieri è arrivato questo momento e dopo varie elezioni senza un vincente netto sono stati gli accordi parlamentari a voltare pagina.
Ben otto partiti si sono alleati per una nuova maggioranza che porta il Likud all'opposizione.
Si tratta di una rivoluzione che dagli anni novanta è avvenuta solo dalla primavera 1999 a quella 2001 con il breve governo Barak, per il resto è il partito di governo fisso nella storia politica israeliana.
Nella prima parte di legislatura il premier sarà Bennett, ex ministro della difesa, e poi Lapid che stavolta è riuscito.
Ira dei sostenitori di "Bibi", anche con violenza che ha ricordato la vicenda Trump.
Lo stesso primo ministro non si rassegna dichiarando che si dovrà rovesciare questo governo truffa.
Ad ogni modo pesa un grosso errore di valutazione, ovvero aver perso consenso invitando un leader arabo musulmano a far parte di un'ipotetica coalizione pur di restare al governo.
Mai nella destra israeliana era successo, questo ha tradito certi suoi elettori e fornito un assist per questa nuova maggioranza che peraltro ha forti componenti di destra comunque in un paese dove la sinistra sostanzialmente non esiste o quasi.
Ora però per lui si riapre la questione processuale con rischio di galera per corruzione, non ci saranno più impegni di governo a cui appellarsi e neanche il covid per rinviare avendo vaccinato tutta la popolazione
In questi giorni è stato nominato anche il nuovo presidente israeliano.
Ben otto partiti si sono alleati per una nuova maggioranza che porta il Likud all'opposizione.
Si tratta di una rivoluzione che dagli anni novanta è avvenuta solo dalla primavera 1999 a quella 2001 con il breve governo Barak, per il resto è il partito di governo fisso nella storia politica israeliana.
Nella prima parte di legislatura il premier sarà Bennett, ex ministro della difesa, e poi Lapid che stavolta è riuscito.
Ira dei sostenitori di "Bibi", anche con violenza che ha ricordato la vicenda Trump.
Lo stesso primo ministro non si rassegna dichiarando che si dovrà rovesciare questo governo truffa.
Ad ogni modo pesa un grosso errore di valutazione, ovvero aver perso consenso invitando un leader arabo musulmano a far parte di un'ipotetica coalizione pur di restare al governo.
Mai nella destra israeliana era successo, questo ha tradito certi suoi elettori e fornito un assist per questa nuova maggioranza che peraltro ha forti componenti di destra comunque in un paese dove la sinistra sostanzialmente non esiste o quasi.
Ora però per lui si riapre la questione processuale con rischio di galera per corruzione, non ci saranno più impegni di governo a cui appellarsi e neanche il covid per rinviare avendo vaccinato tutta la popolazione
In questi giorni è stato nominato anche il nuovo presidente israeliano.