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Intervista esclusiva realizzata da Sky a Clarence Seedorf. Non concordata con la società. Ecco le parole dell'olandese:
"Ho rispetto per il Signor Galliani. Mi ha dato fiducia e lo ringrazio. Io non voglio il suo posto. Non voglio fare l'AD ma solo fare l'allenatore. Gli ho chiesto di stare più vicino alla squadra. Qualche volta è venuto. Altre sarà stato occupato Non mi serve un tutor ma i consigli di Galliani sono sempre benvenuti. Come detto, volevo io la sua vicinanza. Ho un ottimo rapporto con lui. Non ho alcun problema con Balotelli. Il suo gesto di stizza dopo la sostituzione a Roma? Sono gesti che ho visto tante volte. Non ci sono problemi. Io gli faccio critiche costruttive. Non faccio critiche per la stampa. I giornalisti non dovrebbero preoccuparsi così tanto di Mario. Facendo così, non lo aiutano. Pazzini? Lo apprezzo tanto. E' importante che per la squadra. Le mie scelte sono solo tattiche. Il modulo? Ora giochiamo con un 4-1-4-1 ma il modulo non è importante. Conta la filosofia. ".
Seconda parte dell'intervista:
"Spogliatoio diviso? E' falso e lo dicono anche i numeri. Il dialogo con i giocatori c'è stato da subito. Dall'inizio. Qualche volta li chiamo io. Qualche volta vengono loro. Nessuno mi ha mai chiesto di giocare di più o di voler essere protagonista. E non ci sono mai state lamentele. Io non ho cambiato nessun atteggiamento e non sono stato normalizzato. Quando sento certe cose mi offendo. Io sono un uomo di squadra che mette la sua personalità a disposizione della squadra e della società. Qualcuno vuole descrivermi in modo diverso e questo mi sorprende molto. Si parla tanto degli italiani e del cattivo rapporto che io avrei con loro. Che non li faccio giocare. Ma se andiamo a vedere i numeri, ci accorgiamo che hanno giocato più minuti di tutti. Montolivo è il terzo giocatore più impiegato. Perchè, invece, la stampa non riconosce i meriti di questa squadra che è venuta fuori da una situazione delicata e che sta facendo numeri dignitosi?".
"Se tornassi indietro risponderei senza dubbi alla chiamata di Berlusconi. Ho lasciato una carriera importante. Ed ho lasciato tutto perchè ho sentito la fiducia della società. Nelle parole e nei fatti. I fatti dicono che ho un contratto di due anni. Ora bisogna finire questa stagione e preparare la prossima. Avendo lasciato una carriera da un giorno all’altro credo che sia una cosa fondamentale aver capito che c’è questo supporto, non ho bisogno di una riconferma ogni settimana"
"Ho rispetto per il Signor Galliani. Mi ha dato fiducia e lo ringrazio. Io non voglio il suo posto. Non voglio fare l'AD ma solo fare l'allenatore. Gli ho chiesto di stare più vicino alla squadra. Qualche volta è venuto. Altre sarà stato occupato Non mi serve un tutor ma i consigli di Galliani sono sempre benvenuti. Come detto, volevo io la sua vicinanza. Ho un ottimo rapporto con lui. Non ho alcun problema con Balotelli. Il suo gesto di stizza dopo la sostituzione a Roma? Sono gesti che ho visto tante volte. Non ci sono problemi. Io gli faccio critiche costruttive. Non faccio critiche per la stampa. I giornalisti non dovrebbero preoccuparsi così tanto di Mario. Facendo così, non lo aiutano. Pazzini? Lo apprezzo tanto. E' importante che per la squadra. Le mie scelte sono solo tattiche. Il modulo? Ora giochiamo con un 4-1-4-1 ma il modulo non è importante. Conta la filosofia. ".
Seconda parte dell'intervista:
"Spogliatoio diviso? E' falso e lo dicono anche i numeri. Il dialogo con i giocatori c'è stato da subito. Dall'inizio. Qualche volta li chiamo io. Qualche volta vengono loro. Nessuno mi ha mai chiesto di giocare di più o di voler essere protagonista. E non ci sono mai state lamentele. Io non ho cambiato nessun atteggiamento e non sono stato normalizzato. Quando sento certe cose mi offendo. Io sono un uomo di squadra che mette la sua personalità a disposizione della squadra e della società. Qualcuno vuole descrivermi in modo diverso e questo mi sorprende molto. Si parla tanto degli italiani e del cattivo rapporto che io avrei con loro. Che non li faccio giocare. Ma se andiamo a vedere i numeri, ci accorgiamo che hanno giocato più minuti di tutti. Montolivo è il terzo giocatore più impiegato. Perchè, invece, la stampa non riconosce i meriti di questa squadra che è venuta fuori da una situazione delicata e che sta facendo numeri dignitosi?".
"Se tornassi indietro risponderei senza dubbi alla chiamata di Berlusconi. Ho lasciato una carriera importante. Ed ho lasciato tutto perchè ho sentito la fiducia della società. Nelle parole e nei fatti. I fatti dicono che ho un contratto di due anni. Ora bisogna finire questa stagione e preparare la prossima. Avendo lasciato una carriera da un giorno all’altro credo che sia una cosa fondamentale aver capito che c’è questo supporto, non ho bisogno di una riconferma ogni settimana"