E la luna bussò, alla terza come l'anno scorso, e nessuno a Milanello ha risposto. Ma forse nella cassetta stavolta ha lasciato un biglietto con un numero di telefono. Il Milan perde il derby e il primo treno ma non perde il campionato, a patto che faccia la cosa giusta, i punti, ma non nel modo dell'Inter, giocando sotto ritmo e sotto le proprie possibilità. Il Milan oggi è Bacca, nel bene e nel male: pieno di cose da fare e da dire, energico e dinamico, ma diseguale, alterno, sfiatato perché iperventilato all'inizio dal troppo desiderio di farsi vedere e piacere, e senza forza nel momento, il solito primo terzo del secondo tempo in uno 0-0, in cui la partita deve essere piegata al proprio volere. Il Milan, paradossalmente, dovrebbe essere il Balotelli di stasera: essenziale nei colpi, misurato, pericoloso, freddo nel colpire quando serve e senza sprecare una sola goccia di sudore in più per la gioia delle telecamere. La tranquillità dei forti, il vero obiettivo che Sinisa dovrà regalare al Milan che ancora non si sente forte dentro, e magari lo è. Il contrario dell'Inter, che ha dei limiti di gioco (ha fatto una vera rivoluzione tecnica questa estate, ed ha azzeccato quasi tutto, bravo Ausilio, diesse puro) ma ha dentro di sé la consapevolezza che può superarli, anche perché la brezza la sente sulla nuca e non in faccia. Bene Montolivo nel ruolo dannato per lui, certo, vogliamo rivederlo così contro i desperados di bassa classifica che pressano e menano come se dovessero morire l'altro ieri, ma è piaciuta la sua linearità e continuità senza picchi, specie quando questi poi sono verso il basso. Male Bonaventura: Sinisa, è un tre-qua-rti-staaaaa, lo mettiamo per iscritto davanti ad un notaio o facciamo chiamare da Arcore? Abbiamo perso lì, serviva il suo fosforo quando Bacca ha chiamato il 118 prenotando la tenda ad ossigeno. Ottimo Romagnoli, giovane vecchio che di San Siro avrà presto le chiavi, soldi spesi benissimo. Luiz Adriano ha sbagliato ma è l'unico non sostituibile dal punto di vista tattico. Fa un ruolo che Bacca non può svolgere ed in cui Balotelli finirebbe a coltelli con avversari più furbi di lui. Mario continuasse così: deve mangiare lievito di birra (aiuta memoria e sviluppa l'ingegno), pregare e meditare, un asceta dall'overdose di sé stesso, e diventa un giocatore di calcio, pure ottimo diremmo. Honda no: dispiace, ma non c'entra nulla con Sinisa ed il suo calcio, e deve capirlo Sinisa. Infine De Sciglio: abbiamo ritrovato il figlio perduto, non ci scanniamo il vitello grasso per festeggiare (in tempi di magra, continuiamo a mangiare magro per non sbagliare tempi e conti), ma insomma. Dobbiamo essere non tristi, dunque, senza la gioia dei cornuti ("però non l'ha baciata sulla bocca, eh") che fa dire che siamo a posto così (a gennaio si compra: centrocampo e difesa centrale, specie se Mexes saluta), ma sapendo che dopo la terza c'è la quarta, la quinta e le altre. La Juve non c'è più, viva la Juve. Il campionato è vivo, il Milan pure, gli scorpioni sono letali e se il nostro (Luiz Adriano, ma stasera a letto senza cena) punge...
