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Intelligence Five Eyes: "Cina ha mentito al mondo". Le accuse.
Si stringe sempre di più la morsa attorno alla Cina.
Dopo le dichiarazioni di Pompeo sull'origine del virus ( -> http://www.milanworld.net/anche-pompeo-covid-19-arriva-da-laboratorio-di-wuhan-vt89173.html ) arriva il report dell'Intelligence Five Eyes ( Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda) che lancia pesanti accuse al comportamento tenuto dai cinesi sulla gestione Covid-19.
Il rapporto pubblicato dai media britannici:
"La Cina ha deliberatamente nascosto o distrutto prove dell'epidemia. Questo comportamento è stato un attacco alla trasparenza internazionale che è costato decine di migliaia di vite umane.
Prima del 20 gennaio la Cina avrebbe nascosto o distrutto prove, negato inizialmente la trasmissibilità da uomo a uomo, messo a tacere o addirittura fatto sparire medici che volevano avvertire del reale pericolo, negato campioni del virus agli scienziati stranieri che ne facevano richiesta e, infine, bloccato l'accesso delle organizzazioni internazionali alla provincia di Wuhan, epicentro del contagio.
Figure-chiave del laboratorio di virologia di Wuhan in passato hanno lavorato o fatto tirocinio in laboratori del governo australiano, dove hanno condotto ricerche su virus ricavati da pipistrelli, cercando per sintesi di ottenere dei coronavirus incurabili".
Si stringe sempre di più la morsa attorno alla Cina.
Dopo le dichiarazioni di Pompeo sull'origine del virus ( -> http://www.milanworld.net/anche-pompeo-covid-19-arriva-da-laboratorio-di-wuhan-vt89173.html ) arriva il report dell'Intelligence Five Eyes ( Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda) che lancia pesanti accuse al comportamento tenuto dai cinesi sulla gestione Covid-19.
Il rapporto pubblicato dai media britannici:
"La Cina ha deliberatamente nascosto o distrutto prove dell'epidemia. Questo comportamento è stato un attacco alla trasparenza internazionale che è costato decine di migliaia di vite umane.
Prima del 20 gennaio la Cina avrebbe nascosto o distrutto prove, negato inizialmente la trasmissibilità da uomo a uomo, messo a tacere o addirittura fatto sparire medici che volevano avvertire del reale pericolo, negato campioni del virus agli scienziati stranieri che ne facevano richiesta e, infine, bloccato l'accesso delle organizzazioni internazionali alla provincia di Wuhan, epicentro del contagio.
Figure-chiave del laboratorio di virologia di Wuhan in passato hanno lavorato o fatto tirocinio in laboratori del governo australiano, dove hanno condotto ricerche su virus ricavati da pipistrelli, cercando per sintesi di ottenere dei coronavirus incurabili".