Il mondo del calcio ruota intorno a realta' in continua evoluzione con retrocessioni, fallimenti, rinascite, scalate, anni bui, trionfi e oblii. Continue discese e risalite. Questo ho amato e questo e' sempre stato. Negli ultimi anni la cosa si sta polarizzando troppo e ora vogliono portarla all'estremo.
Immagina come in NBA, 30 squadre, fine. Nessuna meritocrazia, nessuna possibilita' di far breccia nel club a numero chiuso. E non importa quanto fai schifo, non ne esci mai. Si creerebbe una disparita' senza precedenti tra i clubs. Che fine faranno i migliaia di club professionistici del mondo che non sono in quella top 30-50?
Ha senso negli USA, assurdo nel mondo in particolare in Europa.
Esatto. L' essenza dello sport e' la competizione agonistica. Il bello e' che un Leicester o un Verona vincano contro il Golia di turno. O che una squadra come il Nottingham Forrest dall' oblio riesca a vincere per ben 2 volte la coppa campioni per ritornare in quell' anonimato da cui e' venuto.
Con il calcio che gente come Infantino propugna non si vivranno piu' le favole e non esisteranno piu' le cenerentole e per chi ama il calcio sara' la fine di ogni sogno.