Incredibile Di Maio:"Migranti sono la priorità".

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in agricoltura la manodopera fino agli anni 90 era quasi interamente composta da "anziani" perchè anche i giovani italiani negli anni 90 facevano già altro. Capisci? questi "anziani" sono stati sostituiti dagli immigrati. visto che sei di campagna dovresti saperlo. quanti dei tuoi amici di campagna vanno a mungere le mucche?

pochi, naturalmente. qualcuno c'è.

pochi perchè 1a cosa adesso è tutto ingegnerizzato e uno mica sta li a tirare i capezzoli a 200 mucche... poi perchè chi glielo fa fare di lavorare sodo per prendereuno stipendio da fame? la questione è che lo stipendio è troppo basso perchè c'è gente che lo accetta. è la legge della domanda e dell'offerta..

se non ci fossero gli "schiavi", i datori di lavoro sarebbero costretti ad alzare i salari. in generale, non solo in campagna.

è per questo che fanno entrare gli immigrati, cosa credi... che pensino davvero allaloro felicità? lavorano comele bestie in condizioni oscene ma quello aipolitici guardacaso non interessa

capisco che se tu sei un datore di lavoro, pensi ai tuoi comodi e ti fa comodo che sta gente lavori per te quasi gratis. non te ne faccio una colpa. ma lo dovresti riconoscere
 
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Comunque io piuttosto che vivere ancora con la mamma andrei a lavorare e a vivere con gli schiavi in campagna.
Un po' di schiena dritta non guasta.
 

Clarenzio

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ok quindi tu stai dicendo che la colpa è degli italiani sfruttatori e non degli immigrati. molto coerente

Ho scritto questo? Se cerchi di fare questo giochino con me caschi male.

edit: la mia famiglia è una famiglia di agricoltori (visto che parli dei bergamini). Ti posso assicurare che in Pianura Padana non esistono lavoratori in nero o che non prendano le paghe orarie di legge perchè ci sono controlli mensili (almeno in Emilia). La tariffa è di 7 euro netti e non 5 prima di tutto, più casa in cascina pagata. Quando ero piccolo ho vaghe memorie delle donne del Paese che venivano in campagna. Sai quanti erano gli italiani negli anni 2000? 2/3 su 40. Per la paga? no, perchè andavano a fare altri lavori. Poi in altre aree d' italia ci saranno sicuramente mercati del lavoro diversi, ma in un ricco paese emiliano senza gli immigrati si chiudevano i battenti 20 anni fa

Non sono io a scriverlo o a pensarlo, c'è una sentenza del tribunale a riguardo e le baraccopoli esistono eccome in Lombardia e Piemonte, altrimenti il mungi-vacche Sikh non avrebbe ottenuto il rimborso di 20000 euro. (fonte: PiazzaPulita)
 
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Veramente il problema è che l'Italia è un paese a bassissima innovazione, dove i giovani laureati o stanno a casa a girarsi i pollici o se ne vanno all'estero. Gli immigrati (che sono concentrati per la maggior parte al Nord) fanno lavori che in tanti non farebbero mai e anche giustamente dico. Ma secondo te questi giovani andrebbero a fare la badante, le donne della pulizia, a mungere le mucche, a raccogliere i pomodori o a lavorare in conceria? Lo definisci un falso mito di sinistroidi, secondo me vivi fuori dal mondo

Aggiungiamo a quei mestieri il muratore e accettiamo l'ipotesi che venga costruito il nuovo stadio a Milano.
La manovalanza dove la trovano?
 
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pochi, naturalmente. qualcuno c'è.

pochi perchè 1a cosa adesso è tutto ingegnerizzato e uno mica sta li a tirare i capezzoli a 200 mucche... poi perchè chi glielo fa fare di lavorare sodo per prendereuno stipendio da fame? la questione è che lo stipendio è troppo basso perchè c'è gente che lo accetta. è la legge della domanda e dell'offerta..

se non ci fossero gli "schiavi", i datori di lavoro sarebbero costretti ad alzare i salari. in generale, non solo in campagna.

è per questo che fanno entrare gli immigrati, cosa credi... che pensino davvero allaloro felicità? lavorano comele bestie in condizioni oscene ma quello aipolitici guardacaso non interessa

capisco che se tu sei un datore di lavoro, pensi ai tuoi comodi e ti fa comodo che sta gente lavori per te quasi gratis. non te ne faccio una colpa. ma lo dovresti riconoscere

Purtroppo la questione é piú complicata.

Se non hai uno che raccoglie i pomodori a 25€ al giorno, ma un onesto italiano che si accontenta anche di 60€ netti al giorno, i pomodori non li vendi piú a 0,3 €/kg, ma a 0,6€/kg.

A quel punto nessuno compra i tuoi pomodori, ma li comprano dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Tunisia, dal Marocco.

Ergo, quel lavoro o lo fanno “gli schiavi”, oppure non lo fa nessuno.

Diverso il discorso delle badanti. Ma quante italiane sono disposte a fare le badanti e a 1200€ al mese? E di fronte a badanti che chiedono 2500 €/mese, quanti potrebbero permetterselo?

Insomma, il problema é in generale i mercati aperti, la globalizzazione, che peró ha permesso alle aziende dove la gente lavora di accedere a mercati piú ampi.

Non esistono ricette semplici per problemi complessi e in generale nessuna ricetta puó essere affrontata senza uno sforzo collettivo di un’aea Che rappresenti un mercato irrinunciabile per gli operatori mondiali.
 
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Purtroppo la questione é piú complicata.

Se non hai uno che raccoglie i pomodori a 25€ al giorno, ma un onesto italiano che si accontenta anche di 60€ netti al giorno, i pomodori non li vendi piú a 0,3 €/kg, ma a 0,6€/kg.

A quel punto nessuno compra i tuoi pomodori, ma li comprano dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Tunisia, dal Marocco.

Ergo, quel lavoro o lo fanno “gli schiavi”, oppure non lo fa nessuno.

Diverso il discorso delle badanti. Ma quante italiane sono disposte a fare le badanti e a 1200€ al mese? E di fronte a badanti che chiedono 2500 €/mese, quanti potrebbero permetterselo?

Insomma, il problema é in generale i mercati aperti, la globalizzazione, che peró ha permesso alle aziende dove la gente lavora di accedere a mercati piú ampi.

Non esistono ricette semplici per problemi complessi e in generale nessuna ricetta puó essere affrontata senza uno sforzo collettivo di un’aea Che rappresenti un mercato irrinunciabile per gli operatori mondiali.

Il guaio è che ci sono anche italiani che raccolgono i pomodori con lo stesso compenso (documentato ampiamente: buste paga da 40 euro al giorno, compenso vero 20 euro). Il caporalato, che negli anni '70 era quasi scomparso, è di nuovo un fenomeno pervasivo. Migranti o meno, va estirpato. E' solo questione di volontà politica.
 
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Purtroppo la questione é piú complicata.

Se non hai uno che raccoglie i pomodori a 25€ al giorno, ma un onesto italiano che si accontenta anche di 60€ netti al giorno, i pomodori non li vendi piú a 0,3 €/kg, ma a 0,6€/kg.

A quel punto nessuno compra i tuoi pomodori, ma li comprano dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Tunisia, dal Marocco.

Ergo, quel lavoro o lo fanno “gli schiavi”, oppure non lo fa nessuno.

Diverso il discorso delle badanti. Ma quante italiane sono disposte a fare le badanti e a 1200€ al mese? E di fronte a badanti che chiedono 2500 €/mese, quanti potrebbero permetterselo?

Insomma, il problema é in generale i mercati aperti, la globalizzazione, che peró ha permesso alle aziende dove la gente lavora di accedere a mercati piú ampi.

Non esistono ricette semplici per problemi complessi e in generale nessuna ricetta puó essere affrontata senza uno sforzo collettivo di un’aea Che rappresenti un mercato irrinunciabile per gli operatori mondiali.

non è così dappertutto... la merce la vendi quasi allo stesso prezzo e il grosso imprenditore guadagna meno. invece che cambiare il ferrari ogni 6 mesi, lo cambia una volta all'anno.... la ricchezza è sempre quella, dovrebbe essere meglio distribuita
 

Clarenzio

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Aggiungiamo a quei mestieri il muratore e accettiamo l'ipotesi che venga costruito il nuovo stadio a Milano.
La manovalanza dove la trovano?

In effetti i magut sono storicamente Arabi o Cinesi.
Si sono persi completamente dignità e rispetto del lavoro, non posso credere che ci siamo ridotti ad essere un Paese che appoggia certe idee e parlando dei diritti dei nuovi poveri, si compiace nell'affermare: "fanno lavori che in tanti non farebbero mai e anche giustamente dico. Ma secondo te questi giovani andrebbero a fare la badante, le donne della pulizia, a mungere le mucche, a raccogliere i pomodori o a lavorare in conceria?"
 
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Incredibile cambio di rotta da parte di Gigino di Maio, neo Ministro degli Esteri. Queste le dichiarazioni riportate da Repubblica:"La questione migranti sarà una delle priorità della politica estera del nuovo governo. Intendiamo lavorare per una maggiore responsabilizzazione dell'Europa e un superamento del regolamento di Dublino. L'Africa non può essere più vista solo come motivo di preoccupazione bensì come opportunità per individuare nuovi partner strategici attraverso i quali incrementare lo sviluppo e la crescita del nostro Paese".

Almeno a parole, ed é un grosso giro di parole, non vedo cambiamenti significativi nella linea del movimento circa l'immigrazione.
Pressing sull'Europa, e non scontro totale, per la ridefinizione del Dublino e redistribuzione equa delle quote migranti.
Bisognerebbe capire cosa intende per "opportunità per individuare partner strategici attraverso i quali incrementare sviluppo e crescita", mi sa molto di supercazzola, non penso Giggino intendesse quella che é l'unica cosa da fare, ovvero investire in aree strategiche in Africa, non ne ha le basi cognitive per ritenerla una mossa intelligente, a meno che non glielo abbiano suggerito.

Onestamente mi aspettavo di peggio, e tanto, dalla prima uscita di Di Maio da ministro degli esteri.
Sicuramente trovo ingiustificato scrivere nel titolo "Incredibile Di Maio", come se avesse detto chissà che.
 
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