sotto traccia, ma già nel 2007 venne fuori che Sempio postó su Fb a distanza di un’ora dalla sentenza di Appello che condannó Stasi l’immagine che rimandava al piccolo principe (libro preferito di Stasi) in cui sono ritratti due ragazzi a letto nudi molto somiglianti a Chiara e Alberto, con la ragazza che dice “l’essenziale è invisibile agli occhi”, e a fianco una volpe che dice “non dimenticarti del nostro segreto”.
Quando venne condannato in Cassazione invece, Sempio pubblicò dopo un paio di ore dal verdetto un antico graffito paleoloitico che rappresentava un sacrificio animale.
Vedendo quei due suoi post (Sempio pubblicava poco e aveva il profilo chiuso), io avevo già capito che c’era dentro fino al collo, e che quel DNA sulle unghie di Chiara fosse da contatto criminoso, e non da contaminazione come sostenevano.